La NES Jam, che si è appena conclusa, è ovviamente dedicata alla console casalinga di Nintendo. Agli sviluppatori partecipanti è stato “imposto” il rispetto di alcune delle limitazioni che il Nintendo Entertainment System portava con sé, per quanto riguarda il comparto grafico, quello sonoro, la risoluzione e le dimensioni dei tile (8×8 pixel). Gli organizzatori della jam hanno però preferito concedere qualche libertà agli sviluppatori per quanto riguarda, ad esempio, la dimensione degli sprite.
Molti i titoli interessanti, da Axel Dick (magnificamente focalizzato sull’idea di “inquadratura” e di parzialità dell’immagine, con livelli in continuità “frammentata” che obbligano a tentare, cadere in buchi collocati all’inizio della nuova schermata e riprovare) a Castle Mania (un platform che si ispira dichiaratamente a Castlevania) di Zombiesaurus Games, passando per lo straordinario Temper di LTPATS (un puzzle-platformer in cui si è costretti a “colpire” a intervalli regolari e a limitare i danni causati dai propri accessi d’ira) e Impact Event (una sorta di bowling in cui aumentare le dimensioni della “sfera” raccogliendone altre), senza dimenticare Tiny Plumber, Ouragan, Comfy Coffin, Gracie & Mike – Interstellar Mercenary Exterminators e Sensha (piccolo esperimento multiplayer che ricorda molto le meccaniche “balistiche” di Worms).
Una jam capace di regalare vere e proprie sorprese…