Pubblicato il 15/08/14 da Neko Polpo

Grog Jam: Indie Quilt

Pixel Flood inizia a parlare di Game Jam, per portare all’attenzione realtà troppo spesso trascurate e considerate secondarie. Il videogioco passa anche da qui, dalle sperimentazioni più o meno improvvisate (a tema e non), con regole più o meno “restrittive” poste dagli organizzatori di questi “eventi”. Il videogioco riscopre i propri limiti, e con i limiti si diverte a giocare, proponendo opere talvolta davvero minuscole, ma non per questo meno degne di considerazione.

Iniziamo da Indie Quilt (QUI per provare i giochi disponibili), una jam di beneficenza con regole precise: ogni titolo deve essere “giocabile” in 30 secondi e si deve concludere con una vittoria o una sconfitta. Anche il sistema di controllo è limitato: gli unici “strumenti” utilizzabili sono la croce direzionale, il mouse e la space bar. La fonte d’ispirazione indicata dai creatori stessi dell’evento virtuale è Wario Ware, con i vari giochi (sviluppati da autori differenti) visti come i minigiochi della serie del baffuto antieroe Nintendo.

Più di cinquanta i titoli finora presentati, tra i quali è doveroso segnalarne almeno qualcuno: Sleep ( un bellissimo gioco in pixel art in cui sincronizzare il proprio respiro con quello di un’altra persona addormentata), Numb, Simple Maze, Kill Ten to Win, Planet Boom (un interessante incontro tra Newtonica di Kenichi Nishi e Super Hexagon di Terry Cavanagh, a livello di meccaniche di gioco), I Have 28s of Gas and no Brakes, E.T.: Extra Testicle, Blopathon, Hoist, Do Not Jump (un interessante esperimento sulla costrizione videoludica, sull’interazione obbligata), Evade Laser Turtles! e Daringezkape.

La Jam è iniziata il 23 giugno e si concluderà il 30 agosto.

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Blopathon, il piccolo capolavoro di PixelSpill!

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