Pubblicato il 18/01/16 da Neko Polpo

Corso di sopravvivenza per giovani Arisen

Non potete neanche immaginare il sorrisone scemo, che va da un orecchio all’altro, stampato sulla mia faccia quando vedo più di metà della mia lista amici su Steam aprire Dragon’s Dogma: Dark Arisen. Mi piace pensare che la mia recensione abbia aiutato qualcuno nella scelta. Ho notato, però, anche molte persone confuse dalle meccaniche o indecise sull’acquisto e me ne dispiaccio un po. Siccome voglio che tutti si divertano di più, con questo splendido RPG, e dato che non riesco a stare zitto su Dragon’s Dogma, ho deciso di scrivere un breve guida di sopravvivenza, per aiutarvi a rimediare agli errori più basilari ed illustrare qualche meccanica avanzata, avendolo già finito un paio di volte. Giacché siamo in argomento di e-penis, iniziamo dal primo punto:

1. Le dimensioni contano.

Quelle del personaggio. Ma che pensavate?
Quelle del personaggio. Ma che pensavate?

A differenza di molti altri RPG, l’aspetto fisico dei personaggi ha valenza sulle statistiche, non è puramente decorativo. Altezza, peso, perfino il sesso è importante in alcune occasioni.
I personaggi più alti, ad esempio, possono camminare più velocemente, grazie alle gambe più lunghe, ed hanno una maggiore portata con le armi, ma hanno hitbox più grandi, di conseguenza possono essere colpiti più facilmente. Essere bassi aiuta anche ad attraversare passaggi molto stretti o dribblare tra le gambe dei mostri.
Il peso, invece, determina tutta una serie di fattori più avanzati. Ad esempio, essere piccoli e leggeri permette di rigenerare stamina più rapidamente e correre come il vento, ma l’obesità ha i suoi vantaggi. Un bestione di due metri e cento chili può trasportare molto più peso con se, rendendolo più adatto a classi guerriere, senza contare che la ciccia aggiunta permette di immobilizzare i mostri con più facilità e perfino farli cadere a terra, mentre un moscerino verrebbe scagliato nel sole dalla brezza mattutina.
Il sesso non solo influenza altezza, peso e lunghezza degli arti, ma può cambiare il comportamento di alcuni mostri, come vedrete nel punto 6.
In sostanza, scegliete con cura l’aspetto dei vostri personaggi, in base al ruolo che volete dargli e al vostro stile di gioco. Alla peggio, potete sempre crearne uno bilanciato nel pesoforma e adatto a qualunque classe, sebbene non eccellente in nessuna. In fondo molte delle statistiche possono essere arrotondate grazie alle classi, il che ci porta al secondo punto:

2. La classe non è acqua.

È birra. Infatti si cambia in taverna.
È birra. Infatti si cambia in taverna.

Ricordate che, sia voi che la vostra pedina, potete cambiare classe a piacimento parlando con numerosi NPC sparsi per il mondo, in particolare i locandieri. Potete accedere alle classi avanzate già dal fortino poco fuori Cassardis mentre per le classi miste vi toccherà arrivare all’ostello di Gran Soren. Sbloccare una classe costa 1000 Punti Disciplina (1500 per le classi miste), ma una volta prese restano sbloccate per sempre. A che pro cambiare vocazione, direte voi? Beh, tanto per iniziare se non vi sentite a vostro agio, o vi annoiate, sentitevi liberi di cambiare stile di gioco. In secondo luogo, le statistiche dei personaggi crescono ad ogni level up in base alla loro vocazione corrente. Le classi base hanno buoni bonus, con pochi punti deboli:

  • Guerriero: ogni livello aumenta la difesa fisica ed anche un pochino di salute.
  • Arciere: molto bilanciato, ma ha anche una discreta crescita di stamina.
  • Mago: buon attacco e difesa magica, scarso guadagno in tutto il resto.

Le vocazioni avanzate offrono stili di gioco e bonus molto specifici:

  • Distruttore: la classe giusta per chi vuole una tonnellata di HP.
  • Cacciatore: enormi guadagni in stamina, discreto in tutto il resto.
  • Stregone: scarso in ogni campo, ma imbattibile nel danno magico.

Infine, le classi miste, esclusive all’Arisen, sono le più bilanciate, ma beneficiano di qualche livello passato in altre classi:

  • Paladino: molto bilanciato, con un piccolo extra in HP. Passare qualche livello da guerriero per pompargli la difesa gli fa solo bene.
  • Assassino: enormi guadagni in danni fisici. Beneficia sia delle skill per spada e scudo, imparate da guerriero, che di quelle per pugnali e archi condivise con gli arcieri. Un ottima destinazione finale per tutte le classi corpo a corpo.
  • Arcier-Mago: perfettamente bilanciato, con una buona crescita in difesa magica. Non solo condivide parecchie skill con maghi e stregoni, ma le sue freccie magiche possono fare i buchi nei muri se si arriva dalle suddette classi.

Come potete intuire, avete moltissime opzioni per la crescita dei vostri personaggi ma, ancora più importante, potete facilmente correggere alcuni dei loro difetti. Se il vostro mago finisce la stamina troppo presto, qualche livello da arciere la aumenterà a dismisura, mentre passare un po di tempo da distruttore lo renderà decisamente più tosto. Se il vostro Arisen o la vostra pedina sembra soffrire in qualche campo, considerate la possibilità di multi-classare.
Nota bene: alcune skill di attacco hanno mosse aggiuntive extra. Leggete sempre la descrizione e sperimentate premendo il tasto assegnato a ripetizione. Ad esempio, Hundred Kisses, abilità degli arcieri, può essere prolungata premendo ripetutamente il tasto assegnato, per infliggere danni esagerati. Alcune skill possono anche essere usate quando ci si arrampica sui mostri, al posto dell’attacco normale, come la suddetta Hundred Kisses.
Nota bene: le specializzazioni, una volta sbloccate, sono permanenti ed equipaggiabili indipendentemente dalla vocazione. Ad esempio, potete passare al distruttore, comprare la sua specializzazione per la difesa maggiorata, tornare allo stregone ed equipaggiarlo comunque. Uno dei pregi del multi-classe è anche sbloccare specializzazioni da utilizzare a piacimento con altre classi.

3. Provate, testate, sperimentate.

Le combinazioni per la crescita dei personaggi sono limitate solo dalla vostra fantasia e voglia di sperimentare. Divertitevi a provare nuove classi, combinazioni e strategie, notate i vostri difetti e considerate il multi-classe per metterci una pezza. Gli spaccanumeri possono divertirsi a creare personaggi perfetti, ma basta giusto un briciolo di pianificazione per diventare inarrestabili.

4. L’unione fa la forza.

Mago, stregone, guerriero e arciere tendono ad essere una buona combinazione.
Mago, stregone, guerriero e arciere tendono ad essere una buona combinazione.

Dragon’s Dogma: Dark Arisen è un gioco di squadra ed il party va assemblato con cura. Immaginate di essere l’A-Team, se fossero tutti Faccia da Sberla non si andrebbe da nessuna parte. Non arruolate pedine a casaccio, ma date un’occhiata alle loro abilità ed equipaggiamento, soprattutto se sono maghi e stregoni. Poiché ogni nemico è sensibile a diversi elementi, arrivare davanti ad un boss con le magie sbagliate significa prendere solo un sacco di sculacciate arroganti.
Le classi, anche quelle apparentemente simili, hanno ruoli e stili di gioco molto differenti sul campo. Scegliete una pedina guerriera se vi serve un tank che attiri l’attenzione su di se, considerate un distruttore se state per affrontare nemici lenti, ma con montagne di salute. I cacciatori eccellono nel crowd-control e gli attacchi a distanza, mentre gli arcieri sono un ottimo supporto nel corpo a corpo. Maghi e stregoni possono sembrare la stessa cosa, ma è importante notare che i secondi non sono capaci di usare magie curative, neanche una. Scegliete uno stregone se necessitate di magie di alto livello, mentre un mago, specializzato in cure e buff dovrebbe essere nel vostro party praticamente sempre.

5. Una pedina non è per sempre.

Le pedine crescono e imparano, ma vanno anche cambiate.
Le pedine crescono e imparano, ma vanno anche cambiate.

Indipendentemente da quanto vi piaccia una particolare pedina, è consigliabile mandarle via e cambiarle ogni due o tre livelli, soprattutto nelle prime ore di gioco. La vostra pedina personale sale di livello, ma quella altrui no. Ricordate di mandarle via e prenderne di fresche spesso, poiché usare sempre le stesse rischia di lasciarvi in svantaggio.
Questo non significa abbandonare le vostre pedine preferite per sempre. Certo, non salgono di livello con voi, ma lo fanno con il loro creatore. Potete sempre aggiungerle ai preferiti, mandarle via e richiamarle in versione aggiornata. Il che ci porta ad un punto essenziale: aggiornate le vostre pedine. Ogni volta che riposate in ostello, la vostra pedina personale viene caricata sui server Capcom ed aggiornata per tutti, al suo livello, equipaggiamento e scelta di skill attuale. Aggiornatele ogni due o tre livelli, soprattutto se scegliete quelle create da amici, per aiutarvi a vicenda nel modo migliore possibile. Le pedine imparano col progredire del gioco, imparano la geografia, la posizione delle casse segrete, le debolezze dei mostri, le tattiche più adeguate e perfino cosa fare durante le quest. Le pedine arruolate non salgono di livello, ma imparano comunque dagli altri mondi che visitano ed è solo dopo un aggiornamento che la loro conoscenza si condensa.
In ogni taverna c’è sempre una sedia speciale che vi permetterà di parlare faccia a faccia con la vostra pedina. Fatelo spesso. Parlando con la pedina potrete modificare le sue tendenze ed il suo comportamento in battaglia. Se avete un cacciatore, ditegli di stare lontano e spazzare il campo dai nemici deboli, se avete un mago insegnategli a preferire l’incolumità dei suoi compagni di squadra, istigate gli arcieri ad arrampicarsi sui mostri ed i guerrieri ad attirare l’attenzione. Non ignorate questa meccanica, o le vostre pedine si comporteranno a casaccio e manderanno in malora anche i piani meglio pensati. È un errore molto comune. Di conseguenza:

6. Sbagliando s’impara.

Non è che serva Einstein per capire a che mirare...
Non è che serva Einstein per capire a che cosa mirare.

Come già detto, ogni mostro è sensibile a particolari elementi o ha speciali punti deboli. Non basta sventolare le spade a casaccio per tirarli giù in modo efficiente. A volte sono debolezze estremamente ovvie, come l’occhio di un ciclope o le ali di un grifone, ma spesso richiedono tattiche più avanzate. Gli ogre, ad esempio, diventano più forti e veloci se ci sono donne nel party. Questo non è necessariamente un male, in fondo, una guerriera con difesa alta è un’ottima esca. Se avete difficoltà ad affrontare un mostro in particolare, pensate bene di cambiare tattica, skill o addirittura squadra, perché quasi certamente state commettendo un errore. Se le pedine sono già avvezze al mostro in questione vi suggeriranno direttamente la strategia corretta mentre, nel caso fosse la loro prima volta, vedere la strategia giusta gliela farà imparare all’istante. Ricordatevi di arrampicarvi sui mostri e cercate punti deboli a colpi di lama. Magari se siete maghi lasciate questo sporco lavoro agli altri.
Se scalare un mostro è troppo difficile, provate ad aggrapparvici e premere il tasto del salto, per poi ri-aggrapparvici al volo, aiuta molto a raggiungere i punti più alti, senza sprecare tempo e stamina. Se un mostro è troppo alto o il vostro personaggio non è bravissimo a scalare, usate il terreno circostante. Arrampicatevi su un punto più alto, rocce, balconi, qualunque cosa, saltategli addosso e acchiappatelo al volo. Vi risparmierete una faticaccia e vi sentirete dei fighi della madonna allo stesso tempo.

7. Scappare oggi per combattere domani.

A volte anche con la tattica giusta in mano si viene polverizzati. A meno che il mostro non ci sbarri la strada e sia obbligatorio abbatterlo, non c’è vergogna nel filarsela a gambe levate. Gliela farete pagare più tardi. Capita spesso di incappare troppo presto in mostri pensati per livelli molto più alti, ma una buona ritirata strategica vi salverà da un sacco di cazzotti nei denti.

8. Non affrettatevi a completare ogni singola quest.

Stranamente, alcune quest per alti livelli sono disponibili fin da subito. Non abbiate fretta di completarle: non vi corre dietro nessuno e, soprattutto, completarle più avanti vi richiederà molto meno tempo, fatica e bestemmioni arabi. Questo vale soprattutto per le quest di scorta (un vero incubo ai bassi livelli), ma si applica anche alle altre missioni prese dalle bacheche. Uccidere 45 coniglietti, 23 scheletri, 87 gnu, collezionare 15 paperelle di gomma: lasciate tutte queste cuocere a fuoco lento queste cose, sul fondo del vostro elenco. Non affannatevi a farmare di proposito oggetti e nemici per completarle: accettatele, tenetele da parte e vedrete che finirete per completarle naturalmente col progredire del gioco.
Nel caso dell’espansione, Bitterblack Isle è stranamente accessibile fin da subito, dal molo di Cassardis, ma è bene far notare che è una zona pensata solo per livelli alti e andarci immediatamente significa prendere un sacco di bastonate. Attorno al livello 30 potreste iniziare ad esplorarne almeno i piani più bassi, per raccattare equipaggiamento niente male, ma non sentitevi incapaci se le prendete di santa ragione. Tornateci verso la fine del gioco o, ancora meglio, in New Game + per i risultati migliori.

9. Arisen fai da te? No Alpitour? Ahi ahi ahi…

Gransys è troppo grande per attraversarla solo a piedi.
Gransys è troppo grande per attraversarla solo a piedi. In questa mappa sono anche suggeriti alcuni buoni punti dove piazzare i Telecristalli.

Gransys è molto grande e viaggiare da un angolo all’altro della mappa può richiedere fin troppo tempo, ma non disperate: c’è il trucco. Tanto per iniziare, molte zone del mondo sono collegate da scorciatoie. La prima in cui potreste incappare è la cava di marmo proprio fuori da Gran Soren, che vi permette di tagliare dritto attraverso la catena montuosa in un paio di minuti. Questo è il metodo lento. Una volta arrivati a Gran Soren e completata la prima quest, sotto la Gilda delle Pedine, otterete il vostro primo Telecristallo, una sorta di warp portatile, piazzabile ovunque nel mondo. Una volta posizionato a terra, basterà usare una Pietra del Viaggiatore per teletrasportarcisi sopra in qualunque momento. Tranquilli, se lo posizionate male, potete semrpe raccoglierlo e ripiazzarlo all’infinito. Durante la quest principale ne otterrete presto un altro paio e alla fine del gioco ne avrete un bel po’. Piazzateli in modo intelligente per il mondo, agli incroci più cruciali, lontani o non serviti da scorciatoie, per tagliare drasticamente il fastidio di viaggiare nel mondo. Portatene sempre almeno uno nell’inventario, in modo da poter tornare a Gran Soren in un battibaleno, nel caso aveste oggetti da vendere o archiviare. Ricordate anche che, sempre a Gran Soren, tra gli oggetti in custodia dal locandiere c’è anche una Pietra del Viaggiatore utilizzabile all’infinito. Prendetela subito e non perdetela mai. In New Game + troverete i Telecristalli piazzati nella partita precedente esattamente dove li avete lasciati, per giunta la quest principale ve ne farà guadagnare ancora altri e si potranno perfino comprare al negozietto Gatto Nero.

10. Che combinazione!

Potenziare l'equipaggiamento è spesso un buon investimento.
Potenziare l’equipaggiamento è spesso un buon investimento.

Gli oggetti si possono combinare tra loro. Fatelo spesso, sperimentate e segnatevi le combo più utili. Alcune delle pozioni migliori si possono ottenere solo con questo metodo o pagandole fior di quattrini, senza contare che alcuni materiali rari sono ottenibili solo così. Meglio risparmiare soldi per comprare e potenziare il vostro equipaggiamento. Non siate avari: i materiali abbondano per il mondo e i soldi anche. Se siete a vostro agio con il vostro equipaggiamento, potenziatelo dal fabbro a Gran Soren almeno una volta. La prima stellina costa quasi sempre molto poco ed il guadagno in danno e difesa vale la candela. Meglio potenziare l’equipaggiamento che aspettare all’infinito di trovare loot migliore che non arriva mai. Costa poco e aiuta molto.

Questi sono i miei consigli per godervi Dragon’s Dogma: Dark Arisen nel migliore dei modi. Ovviamente, se avete suggerimenti, tattiche avanzate o vi serve aiuto per una brutta situazione, sentitevi liberi di condividerli nei commenti. Questo è un gioco enorme, complesso e affascinante e non si finisce mai di imparare.

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