Se già conoscete Pixel Dungeon e non lo avete mai giocato siete solo dei codardi e ora vi spiego perché. Sviluppato da Watabou, Pixel Dungeon è un gioco multipiattaforma che potrete recuperare sia per mobile, Android e iOS, che su Steam, Windows, Mac OS X e Linux, un roguelike dove un singolo errore, una scelta infelice o la minima disattenzione hanno conseguenze letali. In poche parole, è un incubo di labirinti procedurali in pixel art!
Siamo in un mondo fantasy, siete un eroe che decide di avventurarsi in un pericolosissimo viaggio nelle viscere della terra, e vi troverete ad affrontare ratti fetidi, golem di pietra, nani impazziti, elementali del fuoco, divinità dimenticate e quant’altro, al nobile scopo di ottenere il leggendario Amuleto di Yendor, un artefatto in grado di donarvi un potere senza limiti. Ovviamente farete tutto questo in pigiama, con un panino e un coltellino da burro e senza un vero e proprio piano: sarà il dungeon a vestirvi e armarvi.
Ma cosa rende tanto bello quanto difficile questo titolo? Il sistema di gioco è facile e intuitivo, è il dungeon a non esserlo: il touch screen sembra essere perfetto per questo roguelike. La morte del vostro personaggio porterà alla fine della partita e alla perdita di quasi tutti i progressi, il dungeon muterà e non esistono checkpoint: in questo gioco, ogni scelta sarà un fardello bello pesante. Fortunatamente avrete un’ampia scelta di classi e specializzazioni che si sbloccheranno con l’avanzare del gioco, ognuna con vantaggi diversi che vi aiuteranno a trovare il vostro stile.
Dopo centinaia di partite è sempre emozionante esplorare le stanze e i corridoi di questo mondo infernale, pieni di trappole, porte nascoste, enigmi, nemici e misteriosi tesori. Non a caso dico “misteriosi”, immedesimiamoci in un avventuriero che trova una spada, non saprà se è veramente sicuro utilizzarla, magari è maledetta e vi ostacolerà, o magari è incantata e mieterà più vittime della stessa falce del tristo mietitore.
In Pixel Dungeon tutto ciò succede e anche solo l’indossare un’armatura o leggere una pergamena può rivelarsi una sfida impegnativa: non poche volte mi è capitato di bere un’innocua pozione in un momento di crisi, credendola curativa e trovarmi invece in fiamme… letteralmente dalla padella alla brace.
Insomma, prima di capire come funziona un artefatto dovrete provarlo.
Durante la discesa verso l’abisso del pixelloso dungeon, come se non bastasse, incontrerete temibili boss e sconfiggerli non è semplice, non basta usare la pura forza bruta, spesso dovrete ricorrere a infidi trucchi come trappole, colpi furtivi, gas letali, incantesimi pericolosi, una buona capacità di osservazione dell’ambiente e anche, a dire il vero, massicce dosi di fortuna. Certo, morirete molte volte prima di riuscire almeno ad arrivare al sesto piano ma, dato che vi state interessando, credo che vi meritiate qualche consiglio, da avventuriero ad avventuriero:
- Non preoccupatevi di morire così tante volte nei primi piani. La mancanza di equipaggiamenti, esperienza, conoscenza e attenzione li rende spesso i piani più ostici del gioco.
- Tenete d’occhio la fame: non sprecate il cibo e non usatelo appena state morendo di fame. Accettate la mancata rigenerazione dei punti vita e il subire un lieve danno dopo alcuni passi fino a che non vi sentite in pericolo. Razionate con moderazione: morire di fame contro un boss (o peggio un topolino) non è divertente.
- Non sapete cosa sono quelle pergamene e pozioni che avete raccolto? Usate la testa, troverete sempre delle pozioni legate al piano in cui vi trovate. C’è una barricata di legno secco che vi sbarra un passaggio? Troverete certamente una pozione del fuoco liquido o una bomba. C’è una stanza piena di trappole sul pavimento impossibili da evitare? Da qualche parte troverete una pozione della levitazione. Le pozioni della vita sono le più frequenti quindi se al Goo, il primo boss, avrete nell’inventario un abbondante numero di pozioni sconosciute, potrebbero essere curative.
- Se ottenete pergamene dell’upgrade, utilizzatele intelligentemente: ogni tanto è meglio aspettare un oggetto migliore da potenziare rispetto ad uno scadente o uno in perfette condizioni (potenziare un oggetto significa anche ritardare la sua rottura, tenetela sempre d’occhio). Se avete spade corte o bacchette dei dardi incantati date loro il primo potenziamento, piuttosto che sprecarlo: possono essere distrutti per dare quel +1 ad un’altra arma o bacchetta.
- I pozzi della trasmutazione (quelli con le farfalline) possono darvi oggetti introvabili: provate a gettare al loro interno una pozione della forza.
- Troverete una boccetta porta rugiada: riempiendola con le gocce che troverete nell’erba alta avrete sempre una piccola fonte di vita. Se riuscite a raggiungere le 10 gocce, l’oggetto sarà in grado di darvi una seconda possibilità in caso di morte.
- I Piranha sono nemici formidabili che andrebbero sempre evitati: affrontateli solo se avete poderosi attacchi a distanza o una bacchetta del teletrasporto (lasciano cadere sempre del cibo alla loro morte). Nel livello in cui li incontrate troverete sicuramente una pozione dell’invisibilità, da usare per aggirarli e prendere l’oggetto che custodiscono.
- Alcune stanze spoglie contengono baratri alquanto sospetti, se avete abbastanza fegato (e punti vita) vi consiglierei un bel salto della fede. Potreste trovare qualcosa di interessante.
- Parliamo della carne cruda: a me non piace, cotta è accettabile, ma congelata… Yum! Avventuriero avvisato, mezzo salvato.
- Aguzzate la vostra fantasia con le bacchette e i semi dai poteri stravaganti. Trascinate i vostri nemici nei baratri, bloccateli con delle liane e abbatteteli con fiamme torreggianti, oppure proteggetevi con la forza della natura e richiamate a voi tutti i nemici. Perfino la rara e apparentemente inutile bacchetta dell’evocazione delle pecore può dare grandi soddisfazioni in combinazione ad altre come quella della disintegrazione.
- Gli attacchi furtivi vi permettono di colpire con assoluta certezza ogni nemico: sfruttate le porte chiuse, la paralisi dei nemici o i cespugli per cogliere impreparati perfino i fantasmi, vulnerabili solo così o con la magia.
- Le pergamene possono andare a fuoco anche quando le avete nello zaino. Se per un qualunque motivo verrete avvolti dalle fiamme, gettatevi in acqua o camminate su un seme di ghiaccio.
- Tenere premuto il tasto di attesa vi permette di dormire consumando fame ma rigenerando rapidamente i punti vita, soprattutto se vi trovate su un seme verde.
- Provate a cercare porte segrete nella stanza del Goo, non ve ne pentirete.
- L’ultima missione secondaria è più utile di quanto sembri, fatela e quell’Imp si rivelerà più utile del previsto. Anche se, a dire il vero, vi consiglio di farle tutte o siete dei mostri senza cuore.
- Potrebbero capitarvi degli anelli che nell’inventario appaiono già maledetti anche se non li conoscete. Non preoccupatevi: indossateli e anche se non potrete toglierveli senza purificarli, vi daranno sicuramente dei bonus.
- Sfruttate gli altari del sacrificio attirando i nemici sulle loro fiamme blu: la pergamena che vi verrà consegnata può essere usata per sconfiggere tutti i nemici di un piano (tranne i boss) o per far scappare i mercanti lasciando per voi tutto il loro ricco inventario.
- Un ultimo consiglio: quando la situazione sembra volgere al peggio non arrendetevi e giocate fino all’ultimo. Spesso la sorte sarà contro di voi e vi farete solo il sangue amaro se resetterete ogni partita sfortunata. Ricordate: non siete voi a vincere Pixel Dungeon, è Pixel Dungeon a rendervi degli eroi.
Se la sfida non bastasse potete fare delle partite con dei malus (cliccando sulla coppa nella schermata di selezione personaggio). Inoltre, dato che il codice sorgente è stato pubblicato gratuitamente, sono nate altre versioni di questo meraviglioso gioco. Se invece giocate alle versioni facilitate, beh, siete solo dei ratti fetidi. Che altro dirvi, vi auguro buona fortuna e buona esplorazione! Ah, vi ho già detto che questo capolavoro, mentre su Steam viene venduto al modico prezzo di 4,99 €, per Android è completamente gratis?