È passato un anno buono dall’annuncio di Baldur’s Gate 3, annuncio che non ha fatto smettere di sbavare un minuto i fan della saga e di Dungeons & Dragons.
Se poi si pensa che ci sta lavorando lo studio Larian, che con Divinity: Original Sin direi che ha fatto il suo sporco lavoro, l’hype non può che aumentare.
Bene, l’hype train è più o meno arrivato in stazione visto che Baldur’s Gate 3 è disponibile in early access su Steam, anche se ancora in una versione abbastanza lontana da quello che sarà il prodotto completo. Lo abbiamo provato, ma capisco perfettamente chi voglia aspettare l’uscita dall’early access quindi… Ecco, si cercherà di non spoilerare troppo.
Baldur’s Gate 3 – Trama, editor e primi passi
Ok, l’incipit del titolo è abbastanza di dominio pubblico ormai, direi. Siamo bene o male stati tutti bombardati dalla cutscene iniziale negli ultimi dodici mesi.
Siamo poco dopo l’avventura cartacea “Discesa nell’Avernus“, a un secolo dalle vicende di Baldur’s Gate 2. Zariel ha lasciato il mondo uno schifo, ed effettivamente il mondo continua a fare schifo. Le Heartlands sono popolate da persone in cerca di un posto nel quale non ci si trovi in pericolo di vita ogni dieci secondi, ma non sembra così facile.
Una cosa che insomma peggio di così non potrebbe andare. E invece sì, perché un calamaroso Nautiloide (la nave dei Mind Flayer) sbuca da un portale cominciando a rapire le persone. Tipo incenerendole alla “tripode della Guerra dei Mondi”, ma rapendole. Sì, ci ho pensato subito appena visto il video la prima volta, non potevo non dirlo.
Detto ciò, tra le persone rapite, ci siamo ovviamente anche noi, ma chi siamo noi? Scopriamolo.

L’editor per il momento è limitato rispetto a quello che sarà effettivamente a gioco completo: per il momento abbiamo a disposizione otto razze (con relative sotto razze) e sei classi principali (anch’esse con relative sotto classi).
Mancano bardo, druido, barbaro, monaco, sorcerer (ve lo sparo in inglese per non confonderlo con il wizard: come sapete se siete fan di D&D, stregone e mago sono differenti) e paladino, ma siamo sicuri che verrà sistemato tutto in release.
Modelli realistici, un sacco di customizzazione e il terrore di restare un paio d’ore a costruirsi il personaggio definitivo incastrati nell’editor, come al solito. Avremo anche la possibilità di cominciare con un personaggio “prefabbricato” dallo sviluppatore, con tanto di proprio background e interazioni uniche, ma per il momento questi personaggi non sono ancora selezionabili.
Una volta costruito il personaggio, l’editor ve ne farà modellare un secondo tramite la domanda “Cos’è che trovi attraente?”.
“Perché?” vi chiedete… Chissà, la speranza è tanta, e nei gdr tendo a fare personaggi donna, quindi la finestra di yuri è spalancata (*occhiolino occhiolino*).
Niente, costruiamo la nostra ranger (vista la mancanza del druido, sigh) e facciamoci rapire.
Siamo a bordo del Nautiloide (ma va?) e uno scarnissimo tutorial ci dà il benvenuto. Verrà ampliato il tutto, a detta di Larian, ma c’è da dire che l’interfaccia e “le cose da fare” sono tutte abbastanza intuitive, ma della roba da sistemare ne parleremo a breve. Muoviamo i primi passi e ci rendiamo conto che questo gioco non fa sconti allo stomaco, facendo capire fin da subito il mood della faccenda: dieci minuti scarsi e abbiamo già infilato le mani nella testa di un tizio.

Cercare di infilare le mani nella testa del tizio senza rompere niente ci mette a conoscenza di come Baldur’s Gate 3 gestisca la meccanica dei check per le prove da superare, quella che su cartaceo è “tira un d20 su ‘inserire abilità per veder fallire il tiro’ “.
Su Baldur’s Gate 3 è un d20 che rotola a schermo, ed è magnifico. Spero seriamente venga implementata un’opzione per vederlo in azione anche durante i combattimenti: è una piccolezza, ma è davvero carino da vedere.
Qualche metro dopo faremo i nostri primi incontri e avremo i nostri primi dialoghi con altri esseri viventi, che ci daranno un primo assaggio del fatto che che ogni scelta fatta porta a conseguenze nel lungo periodo. Riuscendo infatti a estrarre il cervello senza spappolare tutto ho ottenuto lui:

L’amico cervelletto ci accompagnerà per tutta la parte a bordo del Nautiloide, insieme a un’orchessa, anch’essa rapita dal Mind Flayer.
In tutto questo scopriamo di avere impiantato nel cervello un’entità intenta a divorarci l’intelletto per trasformarci poi in calamaro. Tutto molto bello, ma toccherà trovare una soluzione, e magari trovarla in fretta visto che, mentre siamo intenti a discorrere più o meno piacevolmente con cervelli e orchi, i cavalieri a bordo dei draghi cercano di buttare giù la nave.
Nella stanza successiva si impugnano finalmente le armi e abbiamo la possibilità di testare il sistema di combattimento. Le regole sono quelle della quinta edizione di D&D: se siete giocatori del cartaceo saprete che è stata fatta abbastanza pulizia dei dettagli, soprattutto per quanto riguarda le classi magiche: grazie a piccole magie utilizzabile fuori dagli slot incantesimo è diventato molto meno frustrante ruolare un mago o uno stregone nei primi livelli, quindi se avete fatto un mago e vi meravigliate perché “Ehi, ma quanto posso sparare?”… è per quello.
Ma io sono un ranger e i miei compagni sono un cervello con le zampe e un’orchessa con lo spadone, quindi non mi sono posto il problema in questa fase iniziale.
Esplorazione in tempo reale e combattimento a turni, un’azione di combattimento, un’azione speciale (bere una pozione, ad esempio) e una barra gialla che ci indica quanto possiamo muoverci.
Parte il combattimento, scocco i primi turni di frecce e “F**A PARE XCOM”. Sì, la mia fortuna è più o meno la stessa del cartaceo, ci sta.
Il mondo
Una volta “scesi” dalla nave il mondo è la nostra ostrica.

L’esplorazione è piacevole e l’Engine Divinity 4.0 fa un lavoro magnifico. Sì, certo, è un early access e si vede, ma le premesse sono ottime. C’è anche da dire che il gioco pesa 80 giga, cosa che all’inizio mi ha intimorito, ma una volta dentro è una piuma. Già, Larian non si smentisce.
Proseguendo ci si rende conto di essere effettivamente davanti a un early access: le textures si caricano un po’ a caso, alcuni personaggi vi parleranno come se fossero dei ventriloqui (all’inizio ho pensato alla telepatia, ma no, è un bug, solo a volte è effettiva telepatia) e gli npc scivoleranno in giro per la schermata nel mezzo dei dialoghi. Devo dire che, anche se questi bug non hanno interferito con l’esperienza di gioco, sono comunque sicuramente da sistemare.
L’unica cosa che ho trovato un po’ frustrante è qualche bug che può avvenire nelle missioni, ad esempio durante l’esplorazione delle prime rovine. Personalmente ho tralasciato le rovine per proseguire un po’ avanti, raccogliendo in questo modo altre missioni tra le quali “parla con tizio che non vi voglio spoilerare”, ma prima mi sono ricordato, appunto, di non aver ancora esplorato le rovine. Torno alle rovine, e non c’è stato un dannato modo di levare dalla minimappa il segnalino della posizione di “tizio che non vi voglio spoilerare” senza poter mettere in primo piano l’esplorazione delle rovine. A una certa la cosa è diventata così fastidiosa dall’avermi portato a mollarle a metà per andare a parlarci, con la voglia di ucciderlo che “caotico malvagio spostati”.
I check, il save spamming e i salvataggi early access
Due ultime questioncine prima di chiudere e aspettare la versione completa in favore di una rece più cicciottella.
Oltre ai check fisici a schermo durante i dialoghi e le prove, i personaggi reagiranno a qualsiasi situazione particolare si presenti davanti con check continui su varie conoscenze, religioni et similia. Ottimo modo di mantenere un’esplorazione attiva senza spezzare il ritmo del gameplay, ma obbligandoci comunque a muoverci con una certa circospezione. A tal proposito, Baldur’s Gate 3 vi permette di salvare quando volete, al di là degli autosave; ecco, non approfittatene, Davvero, godetevi l’avventura come foste su carta e accettate le conseguenze di quello che vi capita senza continuare a ricaricare ad ogni trappola.
Aggiungo però una piccola obiezione capitatami a un preciso punto dell’avventura: attivo una trappola e il terreno viene completamente ricoperto di grasso. È stato un inferno. Ogni due passi mi ritrovavo tutto il party prono a terra mentre cercavo di trovare una soluzione al fuoco che attraversava la stanza, ma non è tanto quello, è il tempo perso a rialzarsi il problema, sarò rimasto incastrato lì quindici minuti buoni. Ecco, a dettagli come questo bisognerebbe trovare una soluzione, ma vedremo alla release.
E ricordate una cosa importante: purtroppo Larian ha già comunicato che i salvataggi non verranno mantenuti una volta uscito il titolo completo!