Pubblicato il 27/06/24 da Daniele Iacullo

Acheron Games – Intervista a Masa, il caporedattore!

Conosciamo i progetti di Acheron Games!

Abbiamo avuto modo di parlare con Masa caporedattore di Acheron Games, ormai una delle più note case editrici italiane delle ambientazioni GDR. E a proposito di GDR tra pochi giorni apriranno una campagna kickstarter per il loro nuovo manuale GDR: Helluva Town, un GDR scanzonato e originale in cui interpreteremo un cartoon anni ’30 in situazioni da gangster in un mondo fatto di inchiostro e personaggi fuori di testa.
Nella nostra chiacchierata abbiamo parlato non solo del nuovo progetto editoriale, ma anche della loro ultima uscita: Apocalisse- John’s Guide to the Armageddon, un’ambientazione per Dungeons’n Dragons 5E che ci vedrà protagonisti dell’apocalisse biblico.

Apocalisse- John’s Guide to the Armageddon possiamo considerarlo il successore spirituale di Inferno giusto? Vi va di raccontarci l’approccio creativo ad un testo biblico per renderlo un’ambientazione GDR? Ci sono temi che avete reputato off-limits?

Masa: Sì, è esatto! Sebbene i due setting siano ovviamente degli stand alone, nei nostri intenti sono sempre stati collegati dal tema biblico. Inoltre sono anche utilizzabili come parte di una singola campagna, volendo. E se l’uscita stessa degli smarriti dall’Inferno avesse rotto il paradigma divino e portato alla fine dei tempi? Come per Inferno, l’approccio all’apocalisse è stato trattato in modo filologico, tenendo conto di quanto si poteva estrarre dalle fonti e trattato nel modo più vicino possibile a quanto riportato nei testi. Certo, per Apocalisse abbiamo avuto un pizzico di spazio in più rispetto al suo predecessore. Per concludere, direi che non ci sono stati particolari temi off-limits, ma solo una cernita tra quello che poteva funzionare meglio in un GDR e quello che funzionava di meno.

All’interno del manuale di Apocalisse- John’s Guide to the Armageddon troviamo diversi archetipi inediti delle classi di DnD. Quali tra queste è la vostra preferita? E quella di cui vorreste avere le capacità durante l’apocalisse biblico?

Masa: Diciamo che scegliere tra i nostri dodici figli e figlie è abbastanza complicato. Non parlo a nome di tutta la redazione, ma di certo i miei due archetipi preferiti sono il Baluardo (ranger), un tiratore scelto con il suo fucile e armatura completa (un vero e proprio carro armato!) e il Monaco dei Sette Sigilli. Ora, se io mi trovassi in una landa desertica piena di uomini di cui non ci si può fidare e creature letali, io sette cicatrici sul petto e una fama di picchiatore leggendario le vorrei.

Passiamo al vostro ultimo lavoro Helluva Town di cui si aprirà una campagna kickstarter a breve. L’ambientazione è folle e caotica volete parlare delle vostre ispirazioni? Quale è stato il primo concetto a nascere?

Masa: Helluva Town nasce da una folgorazione del nostro CEO, Samuel Marolla. Si tratta di un quartiere segreto della New York anni 30, tra Little Italy e la Bowery, abitato solo da cartoni animati. Pensate un po’ a Cartoonia di Chi ha incastrato Roger Rabbit, con le sue dinamica gangster e quel tipo di estetica. Ciò che più ci ha ispirato comunque sono i cartoni animati di quegli anni, dalle Silly Symphonies, ai corti di Max Fleischer, Popeye, Betty Boop, per poi allargarci ai classici della Disney e ai Looney Tunes.

Helluva Town presenta un sistema di gioco inedito che lascia molto spazio ai giocatori e all’Animatore (il Master). Come mai avete voluto utilizzare un sistema a carte piuttosto che il classico sistema a dadi?

Masa: Il concetto base di Helluva Town è che doveva essere un gioco Rules Light, narrativo, che si poteva imparare in soli 5 minuti. L’idea delle carte come strumento base per superare le sfide del gioco è stata quasi naturale. Helluva Town è pensato sia per i giocatori di ruolo di vecchia data, ma anche per neofiti. Pensateci bene: è difficile che in ogni casa ci siano dei dadi, ma è molto più facile che ci sia un mazzo di carte.

State cercando autori che diano spunti per avventure da inserire all’interno del manuale di Helluva Town. Questi spunti cosa devono includere e in che modo i nostri lettori possono mandarvi le loro avventure?

Masa: Sì, siamo alla ricerca di talenti della scrittura per Helluva Town, perché vogliamo dare spazio e scoprire nuove voci che potrebbero brillare in questa ambientazione caleidoscopica. I migliori tra quelli giunti in redazione verranno inclusi nel progetto e 3 verranno selezionati per espandere il testo in un’avventura, con un contratto editoriale retribuito da 100€ e il supporto di un nostro editor. Uno spunto consiste in un testo di massimo di 550 battute, che descrive una situazione, un evento, un’apparizione, un imprevisto o un qualsiasi elemento che possa muovere la narrazione e può contenere degli interrogativi a cui giocatori e giocatrici dovranno rispondere. Si tratta, in definitiva, di elementi di trama suggeriti dal Master da cui il gruppo potrà trarre ispirazione per sviluppare un’avventura. I selezionati verranno annunciati sulla pagina del Kickstarter del progetto il giorno della partenza, previsto per i primi di luglio. (Potete trovare il regolamento e la liberatoria qui!)

Acheron Games è ormai una realtà consolidata nel panorama “ruolistico” italiano ed estero, avete trattato di tutto da Spaghetti Fantasy in Brancalonia al Cartoon Gangster in Helluva Town, c’è un genere che avete sempre voluto trattare ma non ne avete avuto ancora occasione?

Masa: In realtà abbiamo ancora tanti progetti in cantiere, l’idea è quella di pian piano andare a riempire un sacco di generi che al momento abbiamo battuto poco.
Di certo, l’Helluva System su cui gira Helluva Town è molto versatile per giochi narrativi, e partendo appunto dalla narrativa, ci sentiamo abbastanza competenti in questa direzione. Quindi…se Helluva Town andrà bene, è possibile che ne vediate delle belle!

 

Brado - Biografia

Videogiocatore classe '99 da sempre attento alle evoluzioni e le innovazioni del mondo videoludico.