Sesto episodio della serie Mario vs. Donkey Kong, inaugurata con l’omonimo titolo rilasciato su Game Boy Advance nel 2004, Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars porta la marcia dei Mini anche su Wii U e 3DS, proseguendo la carrellata d’ottime uscite che sfruttano l’immaginario della mascotte Nintendo per esplorare e sperimentare svariati generi videoludici, come la tradizione della casa di Kyoto impone. Sviluppato dalla Nintendo Software Technology (team first-party con sede a Redmond a cui si deve, tra i tanti, il riuscito 1080° Avalanche per Game Cube) e diretto da Stephen Mortimer (coinvolto nella serie quasi dagli esordi), Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars viene rilasciato sul suolo europeo il 20 Marzo 2015 sia in formato scaricabile che in versione pacchettizzata (priva del supporto fisico e contenente un codice per effettuare il download del titolo tramite eShop). Con 19,99 € si avrà diritto alla duplice versione Wii U/3DS, inaugurando l’apertura di Nintendo al vero cross-buy tra le proprie piattaforme da gioco.
Tutta la struttura ludica del titolo si basa su tre semplici elementi: l’avanzamento automatico dei Mini, l’uscita/e da raggiungere ed il tempo impiegato nel farlo. Spetta al giocatore trovare il percorso migliore per scampare ai pericoli e portare indenni al traguardo i simpatici robottini “marieschi” sfruttando l’ingegno, la velocità d’esecuzione e le (poche) risorse messe a disposizione per superare i livelli congegnati dai game designers americani. L’azione di gioco si svolge interamente sul gamepad (schermo inferiore nel caso del 3DS) mediante l’utilizzo del pennino, mentre al televisore (schermo superiore) spetta il compito di visualizzare una comoda mappa dell’intero livello. Se nei primi mondi la sfida resta accessibile e di facile risoluzione, la situazione generale tende a complicarsi in fretta, grazie all’inserimento progressivo di nuovi elementi che arricchiscono notevolmente il gameplay. Ben presto bisognerà barcamenarsi tra nastri trasportatori, pedane magnetiche e massicci Donkey Kong “lanciatori”, cercando soluzioni al volo a problemi impellenti, con il benefico incremento di ritmo che ciò comporta. Ogni aggiunta ludica viene introdotta con perizia e meticolosità mediante una curva d’apprendimento ben bilanciata e priva di guizzi di difficoltà improvvisa, che permette a chiunque d’approcciare il gioco con il grado di profondità ed impegno che più desidera.
La ricerca della strategia ottimale permette al giocatore di raggiungere le tre soglie di punteggio dichiarate ad inizio livello, ottenendo così la relativa ricompensa in numero di Stelle, moneta indispensabile nel comparto multiplayer. Conquistare la valutazione massima in ogni stage permette l’accesso ai numerosissimi contenuti bonus presenti nel titolo, vera palestra in cui testare il proprio grado d’abilità. Diabolici e genialmente bastardi, rappresentano il cuore hardcore di Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars e non potranno che fare la felicità di chi desidera spremere al massimo il titolo Nintendo.
Denominato Cantiere, l’editor di livelli risulta intuitivo ed ordinato, grazie ad un’interfaccia estremamente snella che facilita le operazioni degli aspiranti creatori, i quali potranno spendere le Stelle, accumulate durante il gioco in singolo, nell’acquisto compulsivo di nuovi elementi con cui arricchire le proprie opere d’ingegno, condividendole con il resto del mondo tramite Miiverse. L’importanza della sezione online è ribadita con forza dalle precise scelte di game design applicate alla suddetta: giocare ai livelli creati dalla community elargisce Stelle preziose, commentare e regalare Stelle agli autori sblocca timbri da utilizzare nei post, condividere e veder crescere l’apprezzamento verso i propri sussulti intellettivi aumenta ulteriormente il bottino spendibile all’interno del Cantiere. A pochi giorni dal lancio si nota un certo fermento nella comunità giocante (Mortimer stesso sforna piccoli capolavori che nulla hanno da invidiare a quelli presenti nel modalità principale), ma solo il futuro potrà confermare l’effettiva bontà del multiplayer. Lascia veramente l’amaro in bocca l’assenza, inspiegabile ed ingiustificata, di un salvataggio in cloud condiviso tra le due versioni, vista la larga diffusione di tale funzionalità anche tra le più infime applicazioni gratuite per smartphone.
Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars si presenta spensierato ed accogliente come il più umile dei contadini, sfoggiando la propria essenza nascosta, sadica e spietata, nel momento di maggior sicurezza del giocatore: poco dopo i presunti titoli di coda. Solo allora sarà necessario padroneggiare ogni meccanica, ogni tecnica affinata nel tempo, ogni singolo istante di “quiete logica” precedentemente concesso per affrontare ed uscire vittoriosi dall’Inferno Mariesco imbastito dal team statunitense e godere di una pregevole esperienza puzzle.