Azure Lane, per chi non lo sapesse, nasce come gatcha su piattaforma mobile, poco più di due anni fa. Si parla del classico gatcha pieno di waifu ben disegnate, a tema navale: le protagoniste infatti sono a tutti gli effetti navi da guerra.
Con Azure Lane: Crosswave, il titolo sbarca finalmente su console e, come la sua controparte mobile, necessiterà di ore e ore e ore dedicate al gioco per ottenere ciò che il giocatore brama di più: nuove navi, nuove skin.

Storia
Azure Lane: Crosswave si concentra principalmente su Shimakaze, una novellina che inizia la sua carriera all’interno del Sakura Empire, una delle varie fazioni che difendono il mondo di Azure Lane dalla minaccia delle cosiddette Siren, misteriose entità aliene che minacciano il mondo.
La storia, come su mobile, ha i suoi alti e bassi, narrata sotto forma di classica novel del genere. Potrebbe quindi essere apprezzata dai fan della serie ma risultare particolarmente tediosa per chi non è abituato a questa categoria di giochi, nonostante la campagna principale non richieda poi questi grandi sforzi, poiché può essere completata in una decina di ore.

Gameplay
Il gameplay di base consiste nel formare team di tre navi, visibili durante le battaglie e 3 navi di supporto.
Così come nella storia, anche nelle fasi di battaglia avremo a che fare con personaggi tra i più conosciuti dai fan (riconoscibili anche a chi ha visionato l’anime ispirato al gioco uscito negli ultimi mesi in Giappone).
Le battaglie consistono nel controllare la nostra nave principale e combattere contro aerei, navi da battaglia o altre navi-waifu del mondo di Azure Lane.

Controller alla mano, il gameplay ricalca quello quello del gioco mobile. Potremo infatti equipaggiare sulle nostre navi vari armamenti d’attacco e difensivi (che potremo migliorare aumentandone le statistiche con vari materiali anche molto rari da ottenere) che ci daranno varie possibilità di azione durante le battaglie, con un sistema di cool-down diverso a seconda dell’armamento. L’unica vera differenza con la sua controparte mobile sta quindi nella grafica che in Crosswave si presenta in full 3D con visuale in terza persona, a differenza del 2D super-deformed del gioco mobile.
Purtroppo il gameplay delle battaglie risulta ripetitivo sin dalle prime ore di gioco e non offre grandi variabili proseguendo con la campagna, finendo quindi con l’annoiare in fretta il giocatore.

Altra nota negativa è la velocità con cui le battaglie vengono portate a termine: bastano infatti una manciata di minuti a completarle senza alcuno sforzo particolare. Terminate le battaglie verremo quindi rimandati ad altri 20 minuti di dialoghi tra disegni di loline e non, molto belli ma decisamente troppo statici. Sia ringraziato il dio dei gatcha, anche questi dialoghi possono essere skippati senza problema.
Una volta finita la campagna principale si sbloccheranno altre modalità come ad esempio una sezione con delle battaglie più difficili che imporranno varie regole d’ingaggio, gallerie, ma anche episodi speciali nei quali si svilupperanno altre micro-trame tra vari personaggi. Tutto materiale che alimenta il fanservice che l’utente tipico di questa tipologia di giochi apprezza tanto.
Conclusioni
Azure Lane: Crosswave è un gioco creato per i fan del titolo, questo è quanto. Un giocatore ignaro di cosa abbia davanti potrebbe ritenersi intrattenuto da Crosswave per non più di qualche ora, dopodiché sono sicuro che mollerebbe il colpo tediato dalla totale mancanza di varietà di contenuti.

Da fan del gioco mobile devo dire che personalmente mi aspettavo di più da questo titolo per console. Speravo sicuramente in un gameplay più vario, e in una cura maggiore nelle fasi di storytelling. Anche solo avere dei disegni nuovi rispetto al gioco mobile sarebbe stato grandioso. Per non parlare del fatto che le varie navi potevano avere più pose, così da rendere più scorrevole la storia e incentivarne la visione. Invece anche in quell’unico aspetto che realmente rende gradevole Azure Lane, ovvero le splendide illustrazioni delle nostre waifu da battaglia, devo dire che il lavoro di Crosswave risulta pigro e svogliato.
Mi rendo conto che stiamo parlando di un spin-off per console del famoso gatcha con le navi/waifu, e che questa è una mera operazione commerciale per “cavalcare l’onda”, ma così come è stato reso gradevole e di ottima fattura l’anime, non vedo perché non poteva essere affrontata con la stessa voglia di fare bene anche questa operazione su console.
Perciò nonostante io adori le loline che offre Azure Lane, direi che Crosswave non merita alcun tipo di attenzione, e non aggiunge niente di nuovo nemmeno al panorama comunque mediocre del genere a cui appartiene.