In un mondo in cui i giochi si fanno sempre più complessi, dove le trame intricate e la caratterizzazione dei personaggi hanno un ruolo predominante, Summitsphere, con Antonball Deluxe, ci riporta alle origini, dando una ventata di aria fresca al mondo degli Arcade.
Gameplay
Antonball Deluxe si pone un obbiettivo tanto semplice quanto intrigante: rinnovare un grande classico videoludico quale Breakout (per chi non lo sapesse è il videogame con la pallina e i mattoncini da rompere) unendolo ad un’esperienza Platform ( che vi assicuro regala non pochi momenti di rabbia e desolazione). Antonball Deluxe infatti contiene tre diverse modalità di gioco: Antonball (una versione di breakout in cui ci ritroveremo nel ruolo di una parodia di super Mario intenta a rompere blocchi con una con una palla, saltellando su diverse piattaforme), Punchball (una variante degli arcade di Mario bros. in cui invece di saltare sui nemici dovremmo colpirli con una palla) e Vs. Antonball ( due team si ritroveranno a combattere per distruggere il muro della squadra avversaria).
Premetto subito per chi non lo avesse intuito dal titolo, il tema principale di questo gioco sono le “palle”.
La modalità principale del gioco è sicuramente Antoball, che con la sua interessante combinazione, riesce a far divertire anche per delle ore, soprattutto se si è amanti degli arcade. Ho provato a mostrare il titolo a diverse persone a me vicine è il risultato è stato sempre lo stesso: dopo un primo momento di confusione davanti al titolo, nessuno ha voluto lasciare il controller dopo averlo provato. Se nei primi momenti l’unica sensazione è la frustrazione, soprattutto verso i comandi che, come in ogni buon arcade, richiederà al giocatore diverse partite per abituarsi e imparare come muoversi, si finisce facilmente a spendere diverse ore nel tentativo di completare i 69 livelli del gioco col punteggio più alto possibile. Detto questo, i comandi non sono privi di difetti: risulterà non poco ostico il tentativo di indirizzare la palla, o il solo capire come farlo nel tutorial.
La seconda modalità è Punchball, come detto prima una variante di Mario Bros. dove dovremo affrontare orde di nemici colpendoli con una palla. Rispetto alla prima modalità, il grado sfida di punchball è sicuramente inferiore e aumenta molto lentamente, inoltre possiede una curva di apprendimento veramente piatta. Purtroppo non riesce a regalare la stessa soddisfazione di Antonball.
Vs. Antoball è esclusivamente dedita al multiplayer, perfetta per fare una partita in compagnia con gli amici, cosa che ammetto apprezzo particolarmente in un periodo in cui sembra che il multiplayer locale non debba più essere considerato. Detto ciò comunque c’è anche l’online, non vi preoccupate.
Grafica e Sonoro
Graficamente, devo dire, ho apprezzato molto Antonball, con la sua pixelart e con la possibilità di attivare due filtri diversi che simulano l’effetto dei tubi catodici negli arcade e nella case con il Nes. Gli scenari che accompagnano il giocatore durante ogni livello richiamano, sebbene in una chiave più “dark” e dissestata, grandi classici come Super mario (ovviamente), Donkey Kong, Ice Climbers e molti altri. Allo stesso modo la colonna sonora, che così come gli scenari, amalgamandosi ad essi, citano i più svariati classici arcade e Platform da prime console casalinghe.
Conclusione
Con tutta sincerità vi dico, Antoball mi ha divertito e parecchio. Nonostante la rabbia, la frustrazione e il mio ricredermi sulle mie capacità da videogiocatore, Antonball è un bel cambio di ritmo, un giochino che mette alla prova il giocatore e lo ripaga al passaggio di ogni livello, che nel contempo gli fa rivivere un po’ la storia del videogiochi tramite le varie citazioni che si incontreranno e che si presenta come un titolo ottimo per staccare e “defaticare” dal ritmo della quotidianità.
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