Pubblicato il 27/05/24 da Cathoderay

Animal well: Gli Animali sono Meglio

Quanto è profonda la tana del neon coniglio?
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Che cos’è Animal Well? Bella domanda, me lo sono chiesto anche io dopo la prima ora di gioco, perché non me la sentivo di etichettarlo come un Metroidvania, non lo è, perlomeno non nel senso più stretto del termine; la verità è che davanti alla schermata di quello che sembrava un gioco semplice e innocuo, si nascondeva qualcosa di ben più profondo, proprio come la tana del coniglio di Alice.

una notte molto scura
una tana profonda…

La tana era piena di luci

L’approccio narrativo di Animal Well, quasi inesistente, è sicuramente uno dei suoi punti di forza; prendere il giocatore e calarlo in una schermata in pixel art poco illuminata a schermate fisse, come un gioco del commodore 64, di certo mette subito in chiaro le intenzioni del programmatore: Animal Well deve essere allo stesso tempo rassicurante e inquietante, dato che gli animali che incontreremo, per quanto sembrino carini e coccolosi nascondono spesso una identità ostile al nostro piccolo blob, eroe silenzioso che dovrà esplorare le grotte del gioco alla ricerca delle quattro fiamme da ripristinare. Una trama quasi inesistente che giustifica però la meccanica principale di Animal Well ovvero l’esplorazione! È raro lo scontro fisico nelle numerose grotte che compongono il gioco, e quando succede si risolve più nello spaventare le minacce che affrontarle; nel gioco l’esplorazione la fa da padrona e molto spesso vi ritroverete a ripercorrere strade già battute perché tirando una leva avrete modificato gran parte dell’architettura e potrete raggiungere punti fino ad ora proibiti, regalando tra puzzle ambientali e interazioni con gli animali, un piacere diverso dai soliti giochi, tutto votato all’esplorazione.

ci sono diversi spiriti nel buio…

La tana era piena di ombre

Tralasciando il fattore sensoriale di una grafica a schermate fisse in una pixel art semplice ma d’effetto, anche i suoni sono messi al servizio dell’esplorazione del gioco che non è mai fine a se stessa e fa di tutto per non essere lineare, ma per invogliare il giocatore a controllare qualsiasi pertugio, guardare ogni filo d’erba, cercare ogni pixel non colorato sulla mappa, tutto per trovare un nuovo segreto, perché i segreti fanno parte dell’esperienza, quasi sempre custoditi in scrigni che possono rivelare oggetti all’apparenza più o meno utile, ma se volete arrivare al vero finale, dovrete trovarli tutti, oppure accontentarvi di un finale parziale.

Non c’è molto altro da dire su Animal Well, se non l’ottimo lavoro svolto dal suo unico sviluppatore Billy Basso, che crea un mondo pieno di cunicoli e grotte abitati dai più svariati animali, spettrali e amichevoli allo stesso tempo, ed è proprio questo Animal Well, un viaggio di un piccolo blob in un ambiente totalmente sconosciuto che col passare del tempo diventa familiare, per lui tanto quanto per il giocatore, imparando ogni aspetto dell’ambiente e sfruttandolo a proprio vantaggio, non senza una buona dose di errori e morti repentine, ma che al netto di tutto vuole raccontare un viaggio e un esperienza diversa dai soliti Metroidvania, riuscendoci pienamente.

  • Grafica retro perfetta
  • Gameplay diverso dal solito
  • meccaniche divertenti
  • pieno di segreti

 

  • alcuni puzzle sono poco comprensibili
  • alcuni punti richiedono molti tentativi

 

 

Cathoderay - Biografia

Pare che io sia l'entropia videoludica.

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