Pubblicato il 13/10/15 da Neko Polpo

Sword Coast Legends: il ritorno di Faerûn, in anteprima

Con l’uscita ed il successo della quinta iterazione dell’oramai storico gioco di ruolo da tavolo che risponde al nome di Dungeons & Dragons, una sua trasposizione videoludica sembrava, per tutti gli appassionati di giochi di ruolo occidentali, un evento abbastanza prevedibile. Così è stato. Sword Coast Legends, titolo multipiattaforma sviluppato da n-Space (che possono annoverare tra le loro fila nomi altisonanti come Dan Tudge, ex dipendente BioWare ed Electronic Arts, uno dei 2 produttori esecutivi per Dragon Age: Origins) in collaborazione con Digital Extremes (anche loro con una storia illustre, possono annoverare nel curriculum delle vere e proprie pietre miliari come la saga di Unreal).
Figlio di un genere dal passato glorioso, Sword Coast Legends si propone come discendente e seguito spirituale di grandi capolavori come Baldur’s Gate, Neverwinter Nights e Planescape: Torment.
Avendo provato solo una versione ad accesso anticipato, per sua natura incompleta, non posso dare un parere meticoloso su tutti gli aspetti del gioco, né posso affermare con certezza se riesca a reggere il confronto con i suddetti titoli. Ma, dopo alcune ore di gioco, ho un’idea ben precisa di ciò che questo gioco aspira ad essere.

Screenshot del gioco.
Ah, goblin, simpatica carne da macello per avventurieri alle prime armi.

Sword Coast Legends, sin dall’annuncio, si è presentato come un progetto con un traguardo ambizioso: riuscire a traslare e trasferire in chiave videoludica l’esperienza di una partita a Dungeons & Dragons nel miglior modo possibile. Tanti giochi ci hanno provato in passato, ma hanno quasi tutti incontrato lo stesso problema: l’impossibilità nel convertire integralmente un gioco da tavolo, basato sull’interpretazione personale, in un videogioco, il quale differisce dal tabletop per definizione, essendo sia limitante a livello di trama rispetto alla variante “carta e penna”, sia più dinamico in termini di combattimento.
Sword Coast Legends ovvia al problema in diversi modi: in primis svecchia il classico sistema di combattimento dei videogiochi ispirati a D&D, proponendo un approccio più semplice e moderno, che ricorda pesantemente quello di Dragon Age: Origins (al quale tra l’altro sono ispirati sia l’interfaccia grafica che il sistema di crescita del personaggio) senza però estraniarsi completamente dalle tipiche meccaniche del gioco made in Wizards of the Coast, il tutto perfettamente immerso nella tradizionale ambientazione dei Forgotten Realms, molto cara ai videogiocatori di vecchia data, riuscendo così a far sposare il vecchio e il nuovo in un interessante risultato. Secondariamente, offre una componente multiplayer mai vista nel suo genere: ogni possessore di una copia del gioco potrà infatti creare le proprie campagne personalizzate, oppure scaricarle e giocarle, sia con i suoi amici che con sconosciuti, attraverso un browser che vi permetterà di scegliere a quale partita unirsi. Ma non è tutto: oltre all’editor di campagne viene inserito il ruolo del Game Master all’interno delle partite, in tempo reale.
Per chi non fosse avvezzo ai giochi di ruolo tabletop, il ruolo del Game Master è quello del narratore: egli infatti racconta la storia della campagna ai giocatori, gestisce i personaggi non giocanti, i nemici, e come il mondo circostante reagisce alle azioni dei personaggi. Una specie di arbitro, un deus ex machina che tesse le fila della campagna. Sword Coast Legends introduce questa meccanica, dando così l’opportunità ad uno dei partecipanti di dettare il tempo dell’azione di gioco, reagendo dinamicamente alle azioni dei giocatori. Egli infatti potrà aggiungere trappole, nemici e tesori, per dare ai suoi avventurieri la migliore esperienza di gioco possibile, anche uccidendo l’intero party, se lo ritiene necessario.

Screenshot del gioco.
Un inquietante D20 aleggia sulle vostre teste mentre attraversate il dungeon.

La natura sandbox del gioco ed il suo ispirarsi a grandi capolavori del passato (senza però perdere d’occhio alcune delle migliorie presenti nei giochi di ruolo attuali), rende Sword Coast Legends un titolo dalle enormi potenzialità, che, se ben sviluppate, potrebbero dar vita ad un potenziale must buy per tutti i fan del genere.
Il gioco non è ovviamente esente da difetti, alcuni anche parecchio evidenti e fastidiosi, come la scarsa cura dei modelli poligonali dei personaggi giocanti, alcune limitazioni presenti nell’editor di mappe e moduli, i livelli che risultano esser alla lunga ripetitivi. Ma, essendo il prodotto non completo, non mi sento di poterli far pesare sull’impressione che il gioco mi ha dato, che risulta essere estremamente positiva. Appena avrò fra le mani il titolo completo, nel quale sarà presente anche la campagna principale (affrontabile anch’essa in cooperativa fino a 4 persone), potrò scrivere qualche riga in più su questo promettente gioco di ruolo.
Fino ad allora questo Head Access (come è stato definito dagli sviluppatori stessi l’accesso anticipato che ho potuto provare) di Sword Coast Legends viene promosso con riserva.
Il titolo è pre-ordinabile sullo store di Steam al costo di 39,99€ (attualmente scontato a 34,79€). L’uscita è prevista per il 20 ottobre 2015 per PC, Mac e Linux, mentre l’utenza console dovrà aspettare il 2016, anno in cui il gioco verrà pubblicato per PlayStation 4 e Xbox One.

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