Abbiamo avuto la possibilità di scambiare due chiacchiere con Lizardry, il solo-dev dietro Refind Self: A Personality Test Game, l’interessantissimo titolo uscito solo qualche settimana fa!
Potete trovare la nostra recensione qui, ma non indugiamo oltre e arriviamo alle nostre domande per Lizardry!
English Version
Q: First and foremost, we’d like to thank you for taking the time to answer our questions today!
A:Thank you very much as well!
Q: Let’s start by talking about your title! Is there any specific reason why you decided to tell this story? Where did the inspiration come from?
A: Actually the story of this game is not inspired by anything specific. It is based on every piece of entertainment and experience I have received.
Q: How long did the production of the game take?
A: It took me one year to prove that the gameplay is fascinating, etc. And six months to complete it all. So in total, it’s one year and six months.
Q: As far as I can tell from the credits, you did pretty much all of the work by yourself except for the music. Is there any specific reason why you decided to work as a solo developer? And how did this impact the production of the game?
A: The main reason is that solo development is more suited to me. Many of the materials produced, the prototypes, and the stories were discarded. Over 50% of the materials produced were not used in the final production. I incorporated them, saw them in action, and made decisions. I believe that creating games solo can reflect the person’s taste to a large extent. The personal direction will be much more useful if you want your work to be much sharper.
Q: I guess you tried the game yourself after completing it. Which personalities did you get in the end? Would you say they reflect you as a person?
A: I played it, but it’s not accurate. Because I already know everything about the game. Actually, you can look up my test result in the game, so I will refrain from doing so here. (Laugh)
Q: I noticed a little cameo from your previous game, 7 Days to End With You. Are the two games set in the same universe, or was this just a non-canon Easter egg?
A: It’s a little Easter Egg! I made this appearance as a thank-you to those who have played 7 Days to End with You before.
Q: Let’s discuss the final choice… but let’s keep it spoiler-free! If you were the Doctor in the same situation she was in, would you have done what she proposed at the end of the game?
A: This is a difficult question, but very interesting. I would say YES.
Q:This may not be part of the interview per se, but I wanted to say that I really appreciated your decision to tell the player at the beginning that, no matter their actions, the ending would always be the same. I thought it was a brilliant move, and as a player who often overthinks the “what ifs” of their choices, it really helped me accept the endings as they were.
A: That was good! In fact, I was concerned about that point in the production. Because if I don’t tell the players that the endings are the same, there would be a big difference in the test results. Besides, the ending, the way the story ended, and the relationship would have been the same from different view angles.
Q: Once again, thank you for your time, we really appreciated your answers and we can’t wait to play your next game!
A: Thank you, too, for this great opportunity. And also thank you for playing my game!
Versione Italiana
Q: Prima di tutto, vorremmo ringraziarti per averci concesso il tuo tempo per quest’intervista, oggi!
A: Grazie a voi!
Q: Iniziamo con due chiacchiere sul tuo titolo! C’è un motivo specifico per cui hai deciso di raccontare questa storia? Da dove deriva l’ispirazione per questo gioco?
A: In realtà non c’è una vera ispirazione. È basato su qualsiasi forma di intrattenimento ed esperienza che ho vissuto.
Q: Quanto è durata la produzione del gioco?
A: Mi ci è voluto circa un anno per convincermi del fatto che il gameplay fosse affascinante, e sei mesi per completare tutto. Quindi in totale un anno e mezzo.
Q: Da quello che leggo nei credits, hai fatto buona parte del lavoro tutto da solo eccetto la musica. C’è un motivo specifico per cui hai deciso di lavorare come solo-dev? E come ha impattato, questo, la produzione del gioco?
A: La ragione principale è che lavorare da solo funziona meglio per me. La maggior parte dei materiali prodotti, i prototipi e le storie sono stati scartati. Oltre il 50% dei materiali prodotti non sono stati usati nel prodotto finale. Li ho incorporati, li ho visti in azione e ho preso decisioni da solo. Penso che creare giochi da solo possa riflettere molto il gusto di una persona. Farsi da direttore è molto più comodo se vuoi che il flusso di lavoro sia più efficiente.
Q: Immagino che tu abbia giocato il gioco dopo averlo completato. Quali personalità hai ottenuto, alla fine? Diresti che ti descrivono come persona?
A: L’ho giocato, sì, ma non è molto accurato, perché conoscevo già tutto del gioco. In realtà i miei risultati sono visibili in gioco, quindi evito di parlarne qui (risata)
Q: Ho notato un piccolo cameo da un tuo precedente gioco, “7 Days To End With You”. I due giochi sono ambientati nello stesso universo narrativo o era solo un piccolo Easter-Egg?
A: È solo un piccolo Easter Egg! Ho fatto fare questa comparsata come ringraziamento per coloro che in passato hanno giocato a 7 Days to End with You.
Q: Parliamo della scelta finale… Ma evitiamo gli spoiler! Se ti fossi ritrovato nei panni della Professoressa, nella sua stessa situazione, avresti fatto ciò che lei ha proposto alla fine del gioco?
A: È una domanda difficile, ma molto interessante. Probabilmente avrei detto SÌ.
Q: Non è esattamente una domanda in sé per sé, ma volevo dirti che ho apprezzato molto la tua scelta di dire al giocatore sin dall’inizio che, a prescindere dalle sue azioni, il finale sarebbe stato sempre lo stesso. Penso sia stata una scelta molto intelligente, e come giocatore che molto spesso ripensa al “cosa sarebbe successo se…” delle sue scelte mi ha aiutato molto ad accettare il finale.
A: Mi fa piacere! In realtà, ero molto preoccupato riguardo questo punto, in produzione. Perché se non avessi detto ai giocatori che i finali erano gli stessi, ci sarebbe stata una netta differenza fra i risultati del test. In più i finali, il modo in cui la storia si conclude e le relazioni sarebbero state uguali da diversi punti di vista.
Q: Di nuovo, grazie mille per il tuo tempo, abbiamo apprezzato molto le tue risposte e non vediamo l’ora di provare il tuo prossimo gioco!
A: Grazie a voi per questa meravigliosa opportunità. E soprattutto, grazie a voi per aver giocato il mio gioco!
