Dopo aver parlato dell’arte del Game Boy, si passa al Neo Geo con Neo Geo: A Visual History.
Il Neo Geo, la macchina delle meraviglie degli anni novanta, possederne una era una un vero e proprio tesoro, un po’ perché i costi di cartucce e Console da casa era proibitivo per tanti, un po’ perché poter godere a casa della bellezza dei cabinati Neo Geo era qualcosa di unico, con tutti quei colori e la giocabilità alle stelle; ma non solo giocabilità è una delle caratteristiche più ricordate dai fan di SNK e Neo geo, quanto la bellezza dell’estetica dei suoi giochi, una pixel art senza precedenti che ha dettato legge graficamente per tanti anni, rimanendo nel cuore dei giocatori per sempre.
Neo Geo: A Visual History, non è un libro qualunque, 400 patinatissime pagine create da Bitmap Books, la casa editrice dei sogni per quello che mi riguarda, e credetemi le loro edizioni sono pazzesche; il team di Bitmap Books ha collaborato direttamente con SNK per mandare alle stampe un gioellino di rara bellezza, che in un qualche modo ricorda le enormi cartucce su cui giravano questi giochi, dalla bellezza sconfinata e quasi mitologica, per chi non poteva permettersele, e credetemi, erano davvero in pochi quelli che potevano.
Neo Geo: A Visual History – Contenuto
Il volume curato da Sam Dyer e Frazer Rhodes si prende del tempo per raccontare la storia di Neo Geo e SNK -niente di complesso se si mastica un minimo di inglese- dagli inizi fino alle versioni portatili di Neo Geo, rivelando una bellezza estetica per delle console semi sconosciute fuori dal giappone, con foto e dettagli in tutto lo spettacolo delle macro utilizzate, il tutto in una qualità di stampa che solitamente trovate in libri di fotografia molto più ricercati.
Un viaggio sulla scia dei ricordi per chi ha vissuto tra le sale giochi e i negozi di videogiochi, sempre incollati a qualche rivista o ad un cabinato, rimirando la potenza grafica che solo Neo geo poteva offrire un viaggio tra il 1990 e il 2004 fatto di schede arcade, console portatili e non, e che ora è quasi solo una eco della gloria passata, racchiusa in raccolte di titoli spesso mancanti di quella potenza che accompagnava questi titoli.
Impossibile rimanere impassibili davanti alla grafica di giochi del calibro di Metal Slug, King of Fighters, o Super Side Kicks, più di cento pagine di pixel art che hanno dell’incredibile che ancora una volta sottolineano la potenza visiva a due dimensioni di quello che è stato per tantissimi anni il vero Re della produzione arcade; a seguire troviamo una nutrita fetta di bozzetti illustrativi, pubblicità, merchandise, tutto quello che era legato a NeoGeo in quegli anni è presente nel libro, e vi strapperà più di una faccia stupida, credetemi.
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Neo Geo: A Visual History – Gli ultimi anni
La seconda sezione di NeoGeo: A Visual History si concentra invece molto brevemente sugli ultimi anni (con una fulminea presentazione di quanto accaduto tra il 2005 e il 2017) e poi dà spazio a una manciata di interviste: Tatsuhiko Kanaoka (l’artista conosciuto come Falcoon), Yasuyuki Oda (al lavoro su Real Bout 2 e Mark of the Wolves, tra gli altri) e il “musicante” Hideki Asanaka (soprannome ufficiale: Sha-V), oltre a quella rivolta a una serie di collezionisti.
Nella seconda parte del libro troviamo invece il declino dell’azienda dal 2005 al 2017, anche se con qualche colpo di coda che ricorda ancora una volta la gloria passata, aggiungiamo qualche intervista a qualche collezionista e a 3 big della storia arcade nipponica, Tatsuhiko Kanaoka in arte Falcoon, Yasuyuki Oda, papà di Real Bout 2 e Mark of the Wolves e Hideki Asanaka autore di gran parte della musica presente nei fighting games di Neo Geo.
NeoGeo: A Visual History è un libro non solo storicamente importante per gli amanti degli arcade ma anche un pezzo da collezione ricercato, che fa dell’estetica e della cura la sua punta di diamante, da avere, come praticamente ogni libro di Bitmap Books.