Pubblicato il 09/02/19 da Neko Polpo

Competitive Pokémon for dummies: La Guida – Parte 3

Il Teambuilding

E siamo infine giunti alla terza ed ultima parte della nostra guida al VGC Pokémon. Come sempre, se ancora non l’avete fatto, potete recuperare i due episodi passati qui (dove si parla di IV e Breeding) e qui (dove troverete informazioni su EV e allenamento).

Oggi affronteremo uno degli argomenti chiave del gioco competitivo, ovvero la scelta del vostro team di Pokémon. Anche se questo processo è basilare e di sicuro il primo passaggio da fare prima di andare a breedare una squadra in-game, si tratta di un’argomento complesso e spesso slegato da tecniche precise e più incline allo studio e l’osservazione di ciò che accade nell’attuale stagione di campionato.

Rudimenti: Metagame e Metabreaker

Avrete spesso sentito, girovagando per la rete, la parola metagame: esso non è altro che la strategia dominante nel corso dell’attuale stagione; in alte parole quella tier list, quel gruppo di Pokémon che di torneo in torneo si va sempre più a consolidare. Guardando un mondiale sicuramente vi sarà capitato di notare che molti dei team che arrivano alla fase finale sono composti quasi sempre dallo stesso gruppo di Pokémon: questo non significa che il campionato attuale scoraggi la varietà, ma solo che, dato il set di regole in uso, quel determinato gruppo più o meno numeroso di mostri ha, sulla carta, probabilità più alte di vittoria, e puntare sul cavallo con maggiori possibilità di vittoria generalmente è la scelta esatta. Generalmente, ed è qui che entra in gioco il così detto Metabreaker.

Pokémon VGC
Questi sono i Pokémon che compongono il metagame attuale

Un team metabreaker è un team costruito appositamente, o che include un elemento sorpresa, in grado di rompere la strategia sicura che ormai si è consolidata. Ricordate il Pachirisu di Sejun Park al Mondiale 2014? Quello è un metabreaker. Riuscire a trovare un team in grado di rompere l’attuale metagame richiede esperienza, conoscenza del gioco e delle proprie abilità, e soprattutto conoscenza del già nominato meta recente e di cosa possa essere una minaccia per esso.

Questi due sono gli approcci più comuni al gioco competitivo, accompagnati da una terza ma non meno importante opzione: dalla “via di mezzo”, la quale combina elementi del metagame attuale con elementi meno forti ma magari più affini al giocatore in questione. È ovvio che con un bazooka è possibile far saltare in aria l’avversario, ma se vi sentite più a vostro agio con una baionetta nessuno vi vieta di usarla, soprattutto se sapete usarla bene.

Come detto nell’introduzione, la scelta del team è più una questione di studio ed allenamento, un trial and error continuo, quindi scegliete la via che più vi confà e buon divertimento.

Scelta dei Pokémon: i ruoli e strumenti tenuti

Ogni mostro, nel competitivo, ha un suo ruolo. Principalmente ne possiamo identificare tre macro-categorie: gli attaccanti, i wall e i gimmick Pokémon.

La prima categoria è sicuramente quella più autoesplicativa: si tratta di mostri con alti valori d’Attacco fisico o Speciale, tendenzialmente molto veloci o molto lenti (andremo a vedere poi l’importanza della velocità più avanti), con abilità che ne incentivano le capacità di danno o la velocità con cui attaccheranno ed una combinazione di tipi prettamente offensiva. Tendenzialmente non durano molto in battaglia se colpiti, l’investimento tipico di EV va a riversarsi totalmente nelle statistiche offensive e si prediligeranno Nature che alzano uno dei due tipi di attacco rispetto all’altro. Per la scelta degli strumenti, solitamente si punta a oggetti come stolascelta o bendascelta, assorbisfera (molto forte nel caso di Pokémon come Nidoking), Cristalli Z o Megapietre.

La seconda categoria raggruppa tutti quei Pokémon con valori di HP, Difesa o Difesa Speciale molto elevati, e quindi EV e Nature vengono scelte per supportare questa loro indole difensiva. Si suddividono in Wall Fisici o Wall Speciali in base al tipo d’attacco che riescono a sostenere meglio e servono di solito come “scambio tattico” per sostenere danni ingenti al posto di un prezioso attaccante. Anche se non è così raro trovare Wall che si comportano come attacker, con mosse che danneggiano l’avversario, è molto più comune che ricoprano un ruolo di supporto, andando a usare varie tecniche di Speed Control ed altre simpatiche amenità. Non è raro vederli equipaggiati con Avanzi, Bacche varie o Megapietre, in particolare Venusaur. Anche se sembrerà utile fare il più alto danno possibile non sottovalutate i Wall: possono rivoltare la partita in pochi turni o risultare particolarmente fastidiosi nel caso il tempo scarseggi.

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Aron è devastante anche nella storia

L’ultima categoria invece ospita Pokémon particolari, senza grandi vantaggi in attacco o difesa, ma con una peculiarità che li rende unici. Non sempre utili, molto spesso sono quel fattore sorpresa che può essere il nucleo di un team in grado di rompere il meta. Si tratta di Pokémon poco utilizzati e quindi sconosciuti alla scena competitiva (se non per i giocatori più veterani) e spesso hanno abilità particolari e gli vengono assegnati strumenti utili a far sì che la strategia funzioni, supportata da EV Spread e Nature create ad hoc.

Un esempio palese è Aron nelle lotte in singolo, usato ai tempi quando i Pokémon in torneo non venivano portati automaticamente al livello 50: era possibile, sfruttando la mossa Rimonta in combinazione con l’abilità Vigore e il supporto di una tempesta di sabbia, eliminare un Pokémon non di tipo roccia, acciaio o terra ogni turno, recuperando l’intera quantità di punti vita del Pokémon grazie allo strumento Conchinella. Un esempio in VGC è l’accoppiata Whimsicott/Terrakion, il primo grazie a Burla aveva la possibilità di settare un Ventoincoda, colpire Terrakion con Picchiaduro al secondo turno portandolo a +4 d’Attacco, lasciando poi il leggendario a completare il lavoro a suon di Frane e Terremoti.

Questi Pokémon richiedono molta abilità per essere usati, quindi attenti: potrebbero essere ottimi sulla carta, ma vi converrà allenarvi bene.

Scelta dei Pokémon comma 2: lo Speed Control

Principio cardine delle lotte Pokémon è la Velocità: potete avere il Glass Cannon più forte del gioco ma, se viene distrutto ancor prima che possa sparare, si rivelerà completamente inutile. Qui che entra in gioco lo Speed Control: con questo termine si intendono tutte le mosse, abilità, strumenti e quant’altro in grado di alterare la velocità di uno o più Pokémon, nostri o avversari, in modo da far sì che il nostro team agisca prima dell’avversario. Ventoincoda è una mossa che va ad aumentare la velocità dei nostri Pokémon per cinque turni, Ventogelato riduce la velocità dei Pokémon colpiti di un punto mentre Distortozona inverte il calcolo di iniziativa del turno per cinque turni, facendo agire prima i mostri più lenti, e così via.

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Ventoincoda, una delle mosse più utili

Non sottovalutate mai il fattore Velocità e preparatevi sempre più opzioni nel caso che la vostra strategia al riguardo vada in malora. D’altronde dovrete scegliere solo quattro mostri da mandare in campo e quindi potrete prepararvi anche mezzo team veloce per sfruttare mosse come Ventoincoda e mezzo team molto lento, magari proprio per contrastare un team avversario palesemente legato a Distortozona.

Altro metodo utile a controllare la velocità d’azione avversaria è la paralisi, spesso letale in combinazione con mosse come Frana, e mosse come Bruciapelo sono vitali dandovi modo di guadagnare un turno di vita in più.

Ricordate inoltre che ogni mossa ha una priorità, quindi ci sono mosse che agiranno sempre per prime (o ultime) a prescindere dal calcolo di iniziativa.

Conclusione: strumenti utili

E con queste nozioni in testa, siete pronti a studiare ed allenarvi. Ma dove e come, vi chiederete?

Per lo studio del metagame e dei singoli mostri posso consigliarvi il Pokémon Global Link per quanto riguarda le statistiche di utilizzo dei Pokémon, siti e forum come Nuggetbridge (per il VGC) o Smogon (per il singolo) per quanto riguarda articoli e discussioni sui vari metagame, e ASSOLUTAMENTE seguite i campionati, imparate sia dai migliori che dai peggiori, perché a volte può essere semplice capire come uno abbia vinto, ma è molto più difficile trovare il motivo per cui uno abbia perso.

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L’utilissimo calcolatore di Showdown

Per testare il vostro team, non posso che consigliarvi di andaresu Pokémon Showdown, il più famoso simulatore di lotte Pokémon della rete. Qui potrete, ma sicuramente già lo saprete, sfidare giocatori reali creandovi un team in pochi click e migliorarlo ad ogni lotta, modificandolo qua e la prima di gettarvi a pieno nel breeding.

Infine lo strumento vitale per eccellenza è Showdown Calculator, il calcolatore di danni utile a “giocare” con gli EV Spread dei vostri Pokémon, in modo da crearne di perfetti per resistere a un determinato attacco e portare a segno un colpo vincente.

Appendice: Hax e spirito del gioco

Parliamo ora di qualche piccolo argomento controverso, a partire dall’Hax, o fattore sfortuna. Pokémon nasce prima di tutto come JRPG, con tutti i suoi pregi e difetti, tra questi il suo sistema pseudo-casuale di eventi in battaglia. Colpi critici, tentennamenti, paralisi ed altre belle cose possono succedere più o meno frequentemente, e potrebbero far perdere una finale al giocatore migliore del mondo; è una cosa che può succedere, non ha senso disperarsi per questo e se lo fate, se ritenete che questo grado di casualità sia inconcepibile in un circuito competitivo, meglio che scegliate un altro gioco.

È inoltre possibile “controllare” in qualche modo l’Hax tramite strumenti, mosse, abilità o combinazioni dei tre: possono sembrare cose poco “pulite” ma il gioco permette di utilizzare un Garchomp con Sabbiavelo sotto una tempesta di sabbia mentre tiene una Luminpolvere, rendendolo più elusivo di un’anguilla ricoperta di lubrificante, quindi dovete accettarlo.

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Let the rocks slide!

Detto questo, ricordate sempre che vi state avvicinando comunque a un contesto e-sportivo e come tale la sportività la fa da padrone, rispettate il vostro avversario e i giudici e tutto andrà bene, non fatelo e incorrerete in sanzioni più o meno gravi, fino a rischiare un ban. Giocatore avvisato, mezzo salvato.

Per ultimo mi sembra obbligatorio spendere due paroline sui metodi “non ortodossi” di creazione dei team: è risaputo che esista il modo per crearsi team in poco tempo e non me la sento del tutto di condannare questi metodi. Se da un lato è vero che ormai breedare un Pokémon legittimo richiede molto meno tempo rispetto agli anni passati e i tappi di bottiglia permettono comunque di portare a 31 le IV di qualsiasi leggendario, dall’altro è anche vero che la vita si mette in mezzo e può capitare che il tempo scarseggi quindi usate qualsiasi metodo vogliate, a patto che non vi facciate belli con il fatto di aver vinto un torneo con Pokémon non legali per poi lamentarvi se vi squalificano.

Ora, andate, BECOME THE VERY BEST!

NekoPolpo - Biografia