Se dovessi trovare una similitudine tra Mullet Mad Jack e un film, probabilmente sarebbe Crank, un film del 2016 dove il protagonista, per colpa di una miscela di droghe somministrategli mentre dormiva, deve rimanere sempre in movimento, tenendo i livelli di adrenalina sempre alti, pena l’arresto cardiaco; ecco Mullet Mad Jack fa più o meno la stessa cosa, perché il nostro protagonista deve ricevere una dose di dopamina ogni 10 secondi, per poter rimanere in vita, e cosa c’è di meglio di una strage di robot ricchi sfondati per dare libero sfogo a questo bisogno? ve lo dico io, niente.

Live Fast, Kill Fast!
In un futuro allucinogeno dove l’umanità e internet formano una cosa sola, governato da una casta di robot ricchi sfondati chiamati Robillionari, solo un uomo può fermarli e salvare l’influencer più famosa del mondo, il tutto ovviamente in streaming seguito da milioni di follower affamati di violenza e azione e quell’uomo si chiama Mullet Mad Jack!
Jack è un Moderatore, e i moderatori mettono la loro vita in gioco per combattere i malvagi robot, ma tutto ha un prezzo, e quello che deve pagare il nostro eroe è la continua fame di dopamina, infatti, se ogni 10 secondi il suo corpo non viene invaso da una dose di dopamina, Jack muore; ovviamente recuperare un così prezioso ostaggio e farlo in mondovisione ha i suoi bonus: per ogni uccisione che Mullet Mad Jack porta su schermo, ottiene preziosissimi secondi bonus, che andando a sommarsi a quelli della dopamina gli allungano decisamente la vita, quindi qual è il modo migliore per ottenere tutto questo? semplice, ci infiltriamo nelle twin towers del Nakamura Plaza, e falciamo il più rapidamente possibile ogni robot che ci si para contro, fino a raggiungere la cima! Il gameplay di Mullet Mad Jack è estremamente adrenalinico e psichedelico, e costringe letteralmente il giocatore a correre come un disperato falciando tutto quello che gli si para davanti guadagnando secondi preziosi e divertendo il pubblico a casa, il tutto senza perdere mai di vista l’obbiettivo, ovvero arrivare il più in alto possibile; alla fine di ogni piano ci verrà chiesto che tipo di potenziamento temporaneo vogliamo adottare, diventando kill dopo kill sempre più letali, ma perdendo tutto alla prima morte del personaggio. Solo sconfitto il boss di ogni capitolo guadagneremo la possibilità di un bonus permanente e un possibile check point, perché la morte non ci ruberà solo i bonus ma anche i piani affrontanti, riportandoci al primo di ogni stage. Scegliete pure la build che preferite, ma l’importante in Mullet Mad jack è affrontare tutto con l’acceleratore ben piantato massacrando chiunque si pari davanti a noi tra una scivolata e una scarica di proiettili; Il tutto condito da una grafica ultra satura e fortemente ispirata agli anime anni 90 tanto cari ai ragazzi di Hammer95, che è praticamente perfetta su un gioco del genere!

You just did it for the dopamine!
Sul Parabrezza dell’auto di Hammer95 purtroppo però c’è qualche macchia, il gunplay è davvero divertente ma potrebbe risultare alla lunga un po’ ripetitivo, mentre i livelli, per quanto procedurali a volte si assomigliano davvero troppo, nonostante i nemici siano vari e ad ogni piano ne compaiano di nuovi tipi; insomma, se decidete di giocare Mullet Mad Jack dovete mettere in conto che il bel gioco di Hammer95 è una produzione Indie per cui qualche sbavatura dovuta al budget è presente; nonostante questo Mullet Mad Jack è un ottimo esperimento che fonde perfettamente follia visiva, velocità e dipendenza da partite ripetute quasi fosse un arcade, bloccando il giocatore in un loop infinito di ” un ultima partita e poi stacco” detto a denti stretti con un fucile a pompa tra le mani e l’alba che filtra dalle finestre; il cocktail di roguelite, anni 80 e 90 e l’estrema velocità fa di Mullet Mad Jack davvero un Fps fresco e divertente, da provare, anche solo per qualcosa di diverso dal solito!
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