Il 2024 segna il ritorno in grande stile di uno dei franchise più iconici della storia videoludica: Castlevania. La Dominus Collection, rilasciata da Konami, non è solo un omaggio ai fan della saga, ma anche un audace tentativo di riposizionare il brand in un panorama videoludico che, a tratti, sembra essersi dimenticato delle sue radici. Tuttavia, questo non è un semplice remastered, ma un vero e proprio viaggio nelle viscere di Castlevania, una dichiarazione d’amore per gli appassionati e un’apertura coraggiosa verso le nuove generazioni.
Nuovo sangue sulle mura del castello
Il cuore della Dominus Collection è la ricerca di un equilibrio tra passato e presente: più di una volta mi sono domandato se i titoli di questa saga approdati su Nintendo DS avrebbero mai trovato una nuova casa, dato che una delle specifiche che Nintendo imponeva in quegli anni era introdurre meccaniche apposite per il doppio schermo e il pennino, questa linea di pensiero in molti casi ha fatto la fortuna dei giochi sul portatile Nintendo, ma ha creato anche una barriera che impediva ai titoli di essere giocati nella loro interezza, se non ripensati nelle meccaniche, e fortunatamente Konami ha pensato anche a questo, senza tradire l’essenza degli originali. I titoli inclusi – Order of Ecclesia, Dawn of Sorrow e Portrait of Ruin – vengono proposti con un ottima pulizia generale della pixel art destinata a schermi decisamente piccoli e un sistema di controllo ottimizzato per le piattaforme moderne, che permette di simulare il pennino sia con il touch di Switch che con tasti specifici su Playstation: il risultato è decisamente buono, certo, tracciare dei pentacoli con il pennino del Ds era un interazione in più con il giocatore, ma se serve a preservare giochi di questo calibro, accetto volentieri il compromesso, stranamente non sono presenti filtri applicabili, probabilmente perché gli schermi del DS erano Lcd e quindi metterci delle scanlines sarebbe stato strano? chi lo sa.
Chiude la parata la presenza di Haunted Castle, un capitolo atipico uscito in sala giochi che non era particolarmente giocabile e che ritroviamo nella sua forma originale e in un remake pazzesco chiamato Revisited fatto dal talentuoso team M2 che oltre a dargli un look decisamente più azzeccato lo rende finalmente giocabile e davvero divertente, insomma questa collection contiene un nuovo Castlevania, in un modo o nell’altro.
La colonna sonora della Castlevania Dominus Collection è come sempre una certezza: Michiru Yamane, compositrice storica della serie, torna con una suite musicale che mescola tracce classiche riarrangiate con nuove composizioni originali, ritroviamo le classicissime “Vampire Killer” e “Bloody Tears”, reinterpretate con una nuova ricchezza orchestrale ma mantenendo intatta quella tensione melodica che da sempre contraddistingue il franchise; oltre a poterle ascoltare nei giochi troverete tutto nel menù apposito, da cui potrete anche godere di una sezione Museo con illustrazioni varie. Chiude il pacchetto la possibilità di scegliere le versioni dei giochi tra Europei, Usa e Jap, ma che in questo caso hanno davvero minuscole differenze.
Conclusioni: Un Patto di Sangue con il Passato
La Castlevania Dominus Collection è molto più di una semplice operazione nostalgia ma una collection fatta con l’idea di poter rendere nuovamente disponibili tre titoli incredibili sia per gli affezionati che per i nuovi giocatori, che si trovano davanti quattro giochi decisamente degni del nome che portano. A conti fatti Konami con tre collezioni ha riunito la stragrande maggioranza dei titoli di Castlevania, dando a pensare che finalmente ci sia la voglia di preservare la grande storia videoludica che questa grande software house sembrava aver dimenticato, se amate il genere dei Metroidvania non potete farvela scappare!
La notte è giovane, e il castello ci attende.
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