Pubblicato il 30/08/14 da Neko Polpo

Blade Symphony: recensione

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In occidente, i picchiaduro non sono mai stati un genere di punta su computer. Certo, ci sono arrivati dall’oriente molti titoli ora disponibili anche su Steam, ma restano un genere visto dai più come “da console“. All’interno del genere in passato sono spuntati alcuni esperimenti più simili a “simulatori di combattimento” che veri e propri picchiaduro: Bushido Blade, uscito nel 1997, ne era un ottimo esempio. CLANG, è un tentativo tutt’ora in corso di realizzare un “simulatore di duello uno contro uno“. In questo clima non privo di tentativi, ma povero di titoli, troviamo Blade Symphony.

Blade Symphony si presenta come un Tactical Sword Fighting, definito dagli sviluppatori uno “slash-em-up“. Il gioco si basa infatti sul combattimento tramite armi bianche, di diverse tipologie e con differenti caratteristiche: ogni arma avrà i propri lati positivi e negativi che andranno ad influenzare le diverse movenze del personaggio scelto. Possiamo infatti scegliere uno dei quattro combattenti disponibili, ognuno dei quali avrà pro e contro, come ad esempio un agilità maggiore a discapito di una minor potenza o una portata maggiore dei colpi frontali a discapito di quelli laterali. La combinazione di arma e personaggio scelto si rivelerà infatti molto varia e, unita ai 3 tier possibili in gioco (Fast, Balanced ed Heavy), le combo e gli attacchi saranno sempre vari, rendendo il combattimento dinamico e “fresco”, risultando molto più rapido rispetto al precedentemente citato Bushido Blade, ma non per questo meno letale.

Blade Symphony
In basso a sinistra avremo i 3 tier ad è possibile cambiarli durante la combo

Le modalità in gioco sono tre: possiamo infatti sfidare avversari in duelli testa a testa, due contro due oppure all’interno di un Sandbox Free For All. Purtroppo, la community di gioco non è grandissima e spesso ci ritroveremo a combattere contro giocatori navigati, che lasceranno poco spazio e ancor meno speranze alle nostre mosse: manca infatti un matchmaking equilibrato che permette a giocatori dello stesso calibro di incontrarsi. Non di rado mi è capitato infatti di scontrarmi contro giocatori jappokoreani che mi hanno massacrato senza pensarci due volte. Un problema che si presentava in altri titoli già noti, come Gunz: The Duel.

Blade Symphony
Notte e neon: verrete comunque massacrati all’interno di location molto evocative e ispirate

Dal punto di vista tecnico e visivo, Blade Symphony è sicuramente ispirato. Le arene, il character design e la varietà di armi lo rendono un titolo particolarissimo e visivamente affascinante. I combattenti si comportano in maniera piuttosto diversa e trovare la personale combinazione di arma e personaggio richiederà tempo e tentativi, ma la soddisfazione non tarderà ad arrivare una volta trovato il vostro stile personale. Una nota dolente sulla personalizzazione riguarda invece lo sbloccare equipaggiamenit più avanzati, che non cambieranno nulla nelle statistiche, ma visivamente sono una goduria per gli occhi. È possibile infatti ottenere nuove armi e parti di costume comprandoli tramite “note” ottenute duellando: la quantità necessaria per comprarli sarà tuttavia proibitiva e il giocatore dovrà faticare parecchio per riuscire ad acquistarli. Basti pensare che per alcune armi serviranno minimo duemila duelli: uno scenario frustrante all’interno di una community che difficilmente conta più di un centinaio di utenti connessi contemporaneamente. A questo per fortuna rimedia parzialmente una community attiva sullo Steam Workshop, che garantisce agli utenti numerose armi e skin gratuite, in aggiunta a quelle incluse nel gioco.

Blade Symphony
Spade ed equipaggiamenti non mancheranno nella personalizzazione del personaggio

Concludendo con un parere personale, l’esperienza di Blade Symphony è stata per me piuttosto confusa. Mi sono trovato davanti ad un sistema tecnico, dinamico e molto vario che è andato però a cozzare con una community poco presente e molto specializzata. Il tutorial spiega bene o male le basi del combattimento ed è giusto che sia il giocatore a trovarsi poi il proprio stile di gioco, ostacolato però dalla mancanza di un trial & error costruttivo e gettato in pasto a giocatori con molta più esperienza che giocano un livello totalmente differente. Un matchmaking intelligente avrebbe potuto risolvere questo problema (e magari in futuro verrà risolto) ma per ora è un ambiente ostile all’interno del quale solo i giocatori più tenaci disposti a versare sangue e sudore possono ambire in alto. Se vi sentite temerari, potete acquistarlo su Steam per 14,99€ singolarmente oppure 22,99€ in doppia copia, che potrete regalare ad un amico. Quest’ultima opzione è consigliata se volete essere sicuri di trovarvi almeno un avversario al vostro livello.

Premi Blade Symphony

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