Pubblicato il 18/07/24 da Barbarossa

Anger Foot – Recensione

Piedi, piedi ovunque.
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Anger Foot – Un gioco fatto di piedi, ma non con i piedi

Credo che ormai sia chiaro cosa ci si può aspettare da Devolver Digital, quando pubblica qualcosa di nuovo: qualcosa di unico, con qualche meccanica dal twist particolare oppure con una direzione artistica visionaria o tutti i fattori precedenti. A questo giro Devolver Digital bussa alla nostra immaginaria porta di casa portandoci l’ultimo arrivo di Free Lives (già famosi, per motivi molto diversi, per titoli come Broforce e Genital Jousting): Anger Foot. Il titolo è un FPS completamente fuori di testa, dove il protagonista, Anger Foot, sarà chiamato a rientrare in possesso delle sue quattro paia di snickers, divise tra le 4 gangs criminali di Shit City.
Anger Foot è un gioco fatto di piedi, ma non con i piedi… e ora vi spiego il perché.

Chi ha fatto il design di questi nemici ha un posto speciale nel mio inferno personale…

Gameplay e comparto tecnico – Il giusto mix, senza strafare

Anger Foot punta molto sull’immediatezza dell’azione, trovando un giusto mix di tanti fattori, senza mai strafare. Partiamo, ad esempio, dal gameplay. Il gioco introduce come meccanica principale, quella del calcio: Anger Foot, ovviamente, sferra dei calci che sono in grado di uccidere qualsiasi nemico con un colpo, così come abbattere le porte che voleranno via divelte dai loro cardini, schiantando anche i nemici nel loro passaggio. È sicuramente il modo più efficace e divertente con cui sbarazzarsi dei malviventi, ed è anche quello intorno a cui gira attorno molto del gioco, ma non tutto, sicuramente.
Le armi, in totale 10, vengono introdotte gradualmente al giocatore, ed ognuna con delle peculiarità uniche, ma rimangono comunque un accessorio rispetto al “rotocalciare” nel sole i nostri nemici, stanza dopo stanza.

Il level design, invece, riesce a mescolare con maestria il livello di sfida con la necessità di rendere ogni schema facilmente memorizzabile, in modo da poter ottimizzare ogni mossa, ogni apertura di porta, ogni salto, ogni colpo di arma da fuoco.
Perché ottimizzare?” vi starete chiedendo. Perché morirete, oh se morirete. Morirete così tante volte da perdere il conto, facili a dimenticare anche per via del fatto che verrete puntualmente distratti dal fatto che i vostri nemici danzeranno in maniere diverse sul vostro cadavere. La morte vi farà da maestra anche perché, a differenza dei classici FPS, non potrete incassare proiettili come foste una spugna: in alcuni casi infatti, si muore anche solo dopo un singolo colpo ricevuto.

Pian piano che vi dettaglio perché si tratta di un titolo che merita il vostro tempo, potreste notare varie similitudini con un gioco che ha ormai qualche anno sulle spalle, sempre pubblicato da Devolver Digital, con colonna sonora che pompa nelle casse, esattamente come accade in Anger Foot, molto violento, esattamente come Anger Foot, in cui morire è all’ordine del giorno, come Anger Foot. Sto parlando di Hotline Miami. Sì, perché è indubbio che Hotline Miami abbia influenzato Anger Foot in molte delle scelte che ha compiuto, sicuramente rendendolo un gioco incredibilmente divertente e che sarà in grado di sfidarvi per parecchie ore.

Balla, balla… che tanto torno…

Tornando ad altre meccaniche peculiari, abbiamo quella relativa ai poteri variabili a seconda delle scarpe che si indossano: durante il gioco, infatti, completando i vari livelli delle varie zone della città, accumuleremo delle stelle per poter indossare scarpe diverse, che ci offriranno poteri diversi, in grado di modificare anche in maniera sostanziale il nostro modo di giocare. Anche in questo caso non stiamo parlando di una rivoluzione, infatti anche Hotline Miami aveva lo stesso sistema, però traslato sulle maschere da animale da indossare, ma che comunque ben si mescola con tutti gli altri ingredienti che il titolo ci offre.
Se proprio dovessi trovare un difetto in questo gioco, sono le missioni secondarie, che vi permetteranno di acquisire le stelle più velocemente, accumulandone fino ad un massimo di 3 per ogni livello giocato: queste sfide aggiuntive sono così difficili che di sicuro vi sarà quasi impossibile farne la maggior parte al primo giro di giostra, cosa che, se vorrete, dovrete quindi delegare ad una seconda passata di tutti i livelli. Da un lato posso capire la volontà di proporre delle sfide con obiettivi difficili in modo da dare ai giocatori un obiettivo a lungo termine, dall’altro, però, alcune sono così assurde che uno si potrebbe anche chiedere se il gioco valga la candela.

Dal punto di vista della direzione artistica, questo gioco è istantaneamente riconoscibile a schermo per la sua grafica graffiata e il suo spirito urban/city gang. Il comparto audio è estremamente forte per quanto riguarda la colonna sonora, mentre sulla parte degli SFX, è nella media.

Anger Foot – Un gioco che non vi lascerà “a piedi”

In definitiva, Anger Foot è un ottimo FPS indie che sa mescolare in maniera efficace e divertente degli ingredienti in realtà già visti e proposti, ma che, in questo contesto, risultano freschi, divertenti e sicuramente rigiocabili per lungo tempo. Non è quindi un gioco che vi lascerà “a piedi” anche perché, in Anger Foot, i piedi siete voi!

See you, Game Cowboys!

  • Adrenalinico
  • Immediato
  • Psichedelico

 

  • Secondarie un po' assurde

Barbarossa - Biografia

Game designer, ha un pallino per il gaming in tutte le sue forme: analogica e digitale. Non volendosi permettere di prediligere una tipologia sull'altra, accumula board games sugli scaffali di casa e video games negli hard disk.

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