Pubblicato il 09/04/16 da Cathoderay

La difficoltà nei videogiochi: siamo scarsi noi o difficili loro?

Tralasciando il titolo volutamente provocatorio mi chiedo, alla soglia dell’uscita di Dark Souls 3 e dopo aver giocato tutti gli episodi della saga (sì, anche quel Bloodborne che continua a suonarmi strano), se i giocatori siano diventati così scarsi negli anni da etichettare Dark Souls e tutti i suoi fratelli come aggregatori di bestemmie spontanee perché i giochi di From Software sono davvero così cattivi o perché noi negli anni ci siamo abituati male?

Mi spiego meglio.

All’uscita dell’ormai storico Demon Souls la curiosità attorno al titolo era palpabile, se ne leggeva di ogni, da cose come “un gioco così difficile da non poter essere finito” a “è un gioco senza senso, mal calibrato e con una storia assurda” e poi era dello stesso team che ci aveva regalato la saga di King’s Field, una delle serie che tra i videogiocatori viene ricordata a suon di pernacchie a causa del suo sistema di gioco in balsa e del temibile doppiaggio del quarto capitolo, che potete sentire nel video qui sotto.

From Software però negli anni aveva già lasciato “tracchia” di sé con tantissimi titoli validi tra cui ricordo con affetto la serie di Armored Core e Ninja Blade (che è Ninja Gaiden con più quick time event e mascherine da zorro) e io completamente affascinato dai video su YouTube andai a comprarmi la collector’s edition, che rimase chiusa per tipo due anni, complice il pad PlayStation 3 che mi spaccava le mani.

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L’inizio.

Fast forward fino a Dark Souls, con le stesse identiche lamentele dei giocatori su quanto fosse difficile giocarci e impossibile da finire, da lì come sapete il resto è storia.

La serie dei Souls diventa uno spartiacque per i giocatori che si dividono in “pazzi suicidi” che però portano a termine il gioco e quelli che lo etichettano con epiteti poco gentili e lo lanciano nel sole, ma intanto la sua fama cresce e con il terzo capitolo in uscita a breve ormai non si può dire che questa serie non si sia fatta strada nel cuore dei giocatori di tutto il mondo! Tutta questa introduzione per arrivare a parlare di cosa? beh della difficoltà vera del gioco e di ciò che trovo veramente difficile in un videogioco; prendiamo i souls come esempio, sicuramente per un giocatore abituato ad action game di diverso tipo dove basta premere tasti a caso per andare avanti i giochi in questione risultano difficili, ma lo sono davvero? o non siamo più abituati ad un grado di sfida simile nei videogiochi? Dark souls è un gioco che pretende da chi ci si approccia della dedizione, dedizione nell’imparare i moveset di armi e nemici, dedizione su come muoversi e sopratutto quando farlo, perché se cercherete di avanzare a testa bassa cercando di falciare tutto il gioco vi punirà inesorabilmente.

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E briciole nel letto.

 

Quindi è un gioco difficile? no è un gioco come dicevo poco sopra che pretende amore totale per lui, se amerete uno qualsiasi di questi giochi li vi regalerà una soddisfazione che pochi volte negli ultimi anni mi hanno regalato, e quindi io vi sprono a lasciar perdere chi vi dice che sono tutti giochi difficilissimi e che vi portano a smadonnare santi come poche cose, se volete un idea di cosa sia un gioco difficile basti pensare ai cloni nati sulla scia di questo nuovo trend del “difficile è bello” citandovi il terrificante Titan souls massacrato prontamente dal nostro Rugerfred, questo gioco riprende la meccanica base dei titoli di From Software o meglio la meccanica del boss gigante dietro l’angolo e lo amplifica in maniera tremenda, rendendo il gioco frustrante, noioso e per nulla appagante..questo è un gioco difficile, o inutilmente frustrante perché cerca di copiare meccaniche di gioco che hanno poco a che vedere con le curve di apprendimento obbligatorie dei vari souls.

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Sembri bellissimo, e invece sei solo un idea sbagliata.

Nei gloriosi anni 90 i giochi difficili erano quelli che di solito abbattevano la vostra astronave con un colpo secco obbligandovi a rifare lo stage dall’inizio senza potenziamenti della suddetta nave, eppure c’era gente che nonostante il gioco portasse all’evocazione di dei e semidei di ogni razza e classe puntavano a completarlo, forse proprio perché cosi pretenzioso di sforzi, oggi siamo davanti a un fenomeno opposto, i giochi sono tutti molto semplici e tendono a portare il giocatore per mano fino al completamento del titolo quindi quando appare qualcosa di diverso che spezza questo schema, si rimane spaventati e spaesati a tal punto dal rifiutare una sfida più intensa bollando il tutto come ingiocabile e difficilissimo, ma non è che siamo noi ormai troppo abituati a non impegnarci nel assimilare totalmente le meccaniche di gioco ? vi è mai capitato di arrivare al proverbiale lancio della copia del gioco solo perché non capivate come mai schiacciando i tasti giusti non proseguivate come mietitrebbie? pensate bene a queste mie parole, sono i giochi ad essere difficili o siamo non che non siamo più in grado di impegnarci nel giocare?

 

 

Cathoderay - Biografia

Pare che io sia l'entropia videoludica.