Pubblicato il 08/06/19 da Neko Polpo

Granblue Fantasy: Versus

Da mobage a picchiaduro il passo è breve

Introduzione – Arc colpisce ancora

Quello di Granblue Fantasy è un marchio da noi non esattamente diffuso, ma che in Asia ha saputo conquistare una spropositata fetta di pubblico partendo da umili origini quali possono essere quelle di un gioco per smartphone: non c’è quindi da chiedersi come, al giorno d’oggi, Cygames possa permettersi di investire in pregiate trasposizioni del proprio titolo di punta.
Se infatti da un lato possiamo annoverare Relink, action rpg forgiato nientepopodimeno che dai talentuosi Platinum Games, dall’altro le risse si spostano su un piano bidimensionale tramite le sapienti mani di Arc System Works, uno dei leader nell’industria videoludica dedicata ai picchiaduro.
Ed è proprio di Granblue Fantasy: Versus che vi parleremo in quest’anteprima, mettetevi comodi e gustatevi queste impressioni di una closed beta piuttosto generosa.

Ferry picchia Lancelot
Ferry è stato il personaggio che più mi ha divertito.

Gameplay – Neutral: the Game

Il titolo si classifica come un picchiaduro 2D di stampo tecnico, presentando tuttavia una formula di gameplay inusuale per gli standard della software house nipponica: allontanandosi dai canoni di Guilty Gear o Dragon Ball FighterZ, l’ultima creatura Arc System si muove a un ritmo più lento e ragionato, basando le proprie fondamenta sul neutral game più puro e per questo molto più vicina a pietre miliari come Samurai Showdown di SNK o Street Fighter 2 della rivale Capcom.
A un sistema quindi meno “combo-centrico” che predilige un’accurata gestione dello spazio, va a sommarsi un fattore inconsueto per il genere, ovvero i cooldown sulle mosse: ogni special o super a disposizione dei personaggi potrà essere eseguita attraverso due tipologie di input, classici o semplificati, potendo quindi ottenere un hadouken tramite la solita mezzaluna in avanti combinata con un tasto o premendo il dorsale destro del pad assieme a una freccia direzionale. Sebbene l’output sia identico, ciò che cambierà sarà la durata del cooldown annesso, ben più severa nel caso si decida di puntare alla semplicità di esecuzione.
Inutile dire che il sistema funziona egregiamente, essendo studiato per permettere ai neofiti di divertirsi pur non masticando il genere, ma spronandoli comunque a imparare per non incappare in tale penalità e relegando le mosse EX agli input classici, assolutamente necessarie per devastanti combo all’angolo.
Discorso leggermente diverso per le super che, indipendentemente dal modo di esecuzione, manderanno in cooldown tutte le special, obbligando il giocatore a farne un uso oculato qualora non volesse trovarsi in campo con metà del kit inutilizzabile.

Cinque i personaggi di questa closed beta, tutti divertenti.

Il roster – Ce n’è per tutti i gusti

Il roster della beta ci ha fatto giocare con cinque dei sette personaggi finora annunciati, dimostrando sin da subito come Arc sia maestra nel differenziarli, senza purtroppo rinunciare a qualche sbilanciamento: si parte con Gran e Katalina che fanno un po’ le veci dei Ken e Ryu della situazione, rispettivamente incentrati sul mantenere una pressione offensiva o dominare lo schermo attraverso l’impiego di poke e tool difensivi; Charlotta è una piccola e agile rushdown pensata per i poco pazienti che vogliono tempestare di attacchi l’avversario; Lancelot è il cavaliere senza macchia e senza paura che compensa il corto raggio con un’agilità senza rivali utile a superare le difese nemiche; infine Ferry è una potente zoner in grado di tenere i malcapitati a distanza tramite la sua frusta e i suoi animaletti.
Pad alla mano, ogni personaggio si è rivelato divertente da utilizzare e nonostante emerga qualche dubbio relativo al combo system, non fatichiamo a credere di aver soltanto scalfito la superficie di un sistema di gioco profondo e sfaccettato.

Le lobby ricordano molto quelle di Guilty Gear e Blazblue.

Conclusioni

Granblue Fantasy: Versus si prepara a lasciare un segno indelebile nel panorama dei picchiaduro moderni: tra un impianto di gioco solido e un comparto tecnico di altissimo livello, non possiamo che ben sperare nella buona riuscita del prodotto.
Le uniche vere incertezze nascono da un netcode a volte singhiozzante, che non sempre ci ha permesso di divertirci come invece avrebbe dovuto, ma siccome manca ancora parecchio alla release effettiva non possiamo fare altro che attendere ulteriori info nella speranza di poter menare nuovamente le mani  sull’ennesimo gioiellino targato Arc System Works.

E nel caso quest’anteprima non vi fosse bastata, vi invitiamo a buttare un occhio sulla videoanteprima!

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