Pubblicato il 15/09/25 da Cathoderay

Super Robot Wars Y

Il grande classico dei robottoni giganti
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Super Robot Wars non ha mai preteso di reinventarsi. Ogni capitolo è una celebrazione, un’enciclopedia animata di ciò che il genere mecha ha prodotto in decenni di televisione giapponese. Con Super Robot Wars Y, la formula non cambia: nuovo mosaico di serie, nuova trama-collage che cuce insieme universi incompatibili, nuova valanga di citazioni e urla roboanti; è un titolo che non nasconde la sua natura: è fatto da fan, per i fan, e chi arriva senza aver mai vissuto le notti davanti a Mazinger Z, Gundam o Getter Robot rischia di guardare il tutto con la stessa espressione con cui si sfoglia un manuale in lingua sconosciuta.

Cuore e acciaio

Le fondamenta sono sempre quelle: mappe a griglia, turni alternati, movimenti e attacchi. Ma definirlo “gioco di strategia” è quasi fuorviante. Non siamo davanti a un Fire Emblem che ti punisce per ogni errore, né a un XCOM che ti costringe a sudare sul posizionamento. Super Robot Wars Y è più indulgente: ti lascia il tempo di giocare, ti permette di sbagliare senza drammi, e concentra tutta l’esperienza sulla progressione narrativa.
Il sistema “Spirit”, con le abilità speciali dei piloti, resta il vero grimaldello per superare qualsiasi ostacolo. Vuoi schivare? C’è l’opzione. Vuoi colpire con precisione chirurgica? Ancora lì. Vuoi ribaltare un combattimento con un boost temporaneo? Sempre disponibile. La sfida, insomma, non è mai il focus: il piacere sta nel vedere i tuoi robot preferiti schiantarsi addosso ai nemici con l’attacco più iconico della serie di riferimento.
E qui entra in gioco il roster: dai classici intramontabili come Amuro Ray con su diversi Mobile suite iconici, a Combatter che lancia i suoi yo-yo super elettro magnetici assurdi e letali, fino alle presenze più recenti come Getter Robot Arc che urla contro il cielo tutta la sua furia. L’effetto è quello di un gigantesco crossover che non deve avere senso, ma solo funzionare come macchina di fanservice, e che funziona benissimo, i filmati sono incredibili e come sempre per chi ha passione per i robottoni e gli strategici la formula risulta

Il Rito dei Giganti

La dicotomia visiva è ormai marchio di fabbrica: mappe piatte, interfacce spartane, sprite che non colpiscono per dettagli… e poi l’esplosione; quando parte un attacco speciale, il gioco mostra il suo vero volto: animazioni curate al millimetro, movimenti fluidi, un montaggio che sembra preso da un episodio animato inedito: Il Getter Ark che si scaglia con il Tomahawk, Mazinkaiser che scioglie un nemico con il Rust Tornado, il Wing Gundam che si libra in aria prima di liberare il suo raggio devastante! È lì che il gioco vive davvero: il resto è solo un passaggio obbligato per arrivare allo spettacolo, che però paghiamo volentieri, c’è della tattica nelle scelte che facciamo, e la rincorsa alla missione perfetta è un ottimo motivo.

Con o Senza Orchestra?

La colonna sonora è il cuore pulsante di Super Robot Wars Y, e con il pacchetto musicale completo batte molto più forte; immagina di lanciare il  Combattler V con il tema originale in sottofondo, o di vedere L-Gaim fare a pezzi i nemici con la sua sigla anni ’80 che vibra in cuffia: la scena cambia peso, diventa pura celebrazione. Il debutto di Gundam Witch from Mercury porta tracce nuove che spiccano per intensità, mentre i brani di Char’s Counterattack e Gundam Seed Destiny riaccendono il romanticismo bellico tipico della saga.
La sezione Macross regala un momento di pura gioia: le canzoni delle Walküre di Macross Delta trasformano ogni battaglia in un concerto spaziale. E c’è spazio persino per il caos sonoro di Godzilla Singular Point o per le atmosfere elettriche di SSSS.Dynazenon, che aggiungono un tocco più moderno.
Senza questo pacchetto, il gioco funziona ma perde buona parte della sua carica emotiva: i temi originali sono sostituiti da brani generici che non riescono a evocare lo stesso impatto. Restano comunque le performance dei doppiatori, che sono eccezionali: ogni urlo di attacco, ogni monologo drammatico, ogni “final move” urlato a pieni polmoni aggiunge un livello di energia che tiene viva l’esperienza.

Fanservice allo Stato Puro

Super Robot Wars Y è un atto di amore sfacciato verso il genere. Non ha ambizioni di cambiare le regole, ma di ricordarti perché ami i robot giganti. È un gioco per chi vuole emozionarsi di nuovo, non per chi cerca la prossima rivoluzione. E in fondo, va bene così: la magia funziona ancora, e il resto è un dettaglio.

  • semplice e complesso allo stesso tempo
  • animazioni da Anime
  • Tanti robottoni
  • Ideale per chi vuole approcciare la saga

 

  • forse troppo facile per i veterani
  • i dlc con le sigle cantate sono croce e delizia

Cathoderay - Biografia

Pare che io sia l'entropia videoludica.

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