Avete presente tutti quei rompipalle che quando gli dite: “Ehi, ma quanto è bello Hunger Games?!” loro vi rispondono “Il plagio di Battle Royale? No.”
Sì, è gente insopportabile. Bene, io sono meravigliosamente tra questi.
Eccoci qua quindi con The Culling, survival arena creato da Xaviant, che ci catapulta quasi totalmente disarmati in un’ambientazione forestosa, decorata con qualche struttura esplorabile, nella quale abbiamo un solo obiettivo: rimanere vivi per ultimi.
Questo last man standing online propone infatti un’ottima quantità di armi e attrezzi che ci permetteranno di diventare i re della giungla, ma andiamo con ordine. Prima di tutto, fortunatamente, non verremo lanciati nell’azione online a casaccio, ma saremo accolti da un tutorial diviso in stanze davvero ben fatto che ci spiegherà tutto quello che abbiamo bisogno di sapere sulle varie meccaniche e ci permetterà di provare tutte le armi, le bombe e le trappole che incontreremo nel corso dell’avventura. Impareremo il combattimento (sia a distanza che mêlée) e soprattutto prenderemo confidenza con il sistema di crafting, non vitale ma importante. Non saremo infatti obbligati a craftare attrezzi e armamenti come ci hanno abituato i vari survival disponibili su Steam come ARK: Survival Evolved o The Forest (per dirne un paio), ma il necessario si potrà anche trovare nelle varie strutture presenti sull’ isola.
Sì, certo, dovete arrivarci per primi, ovviamente, quindi beh… diciamo che non è il caso disprezzare totalmente l’olio di gomito.
Completato il tutorial (e magari qualche battaglia offline contro i bot), siete pronti a lanciarvi contro le persone vere scegliendo tra 2 modalità: free for all (dove combatterete da soli) o team (dove sarete in coppia con un vostro amico). Prima di farlo, però, sarà meglio crearsi una build tramite 3 perk presi da un buon pool di scelta che vi garantirà potenziamenti di vario tipo andando dal boost ai danni, all’aumento di difesa, a vari oggetti per partire avvantaggiati sugli avversari. È ora di passare alla ciccia però.
Lo spawn sulla mappa è totalmente casuale, anche se abbiamo deciso di giocare a coppie. La posizione e la distanza del nostro compagno saranno segnalate sulla bussola nella parte alta dello schermo, e qui andiamo a toccare il primo difetto del gioco.
Essendo lo spawn, appunto, totalmente casuale, serve già una buona dose di fortuna ancora prima di cominciare la partita: partire bene è fondamentale e farsi beccare da soli in una gara a coppie vuol dire morte quasi certa, così come spawnare nei pressi di una struttura lootabile per avere qualche buon oggetto a inizio gara può fare la differenza. Una volta ricongiunti al compagno non si hanno tantissime opzioni, tocca capire come si vuole gestire il match, si potrà decidere di dare il via a una vera e propria caccia al giocatore o scegliere di stare nascosti aspettando che gli altri si scannino allegramente tra loro, ma dopo tot minuti la mappa si chiuderà comunque in se stessa, obbligandovi a spostarvi verso l’arena centrale dove agli ultimi superstiti toccherà battersi fino all’ultimo rimasto. Ottima cosa, dato che in questo modo una partita non vi porterà mai via più di una ventina di minuti.
Bisogna dire che il contorno in cui si svolge tutto questo è fatto molto bene e trasmette quello che deve trasmettere: l’ansia.
Svolgendosi tutto come fosse un grande show televisivo, il telecronista vi tartasserà su informazioni riguardanti la partita in corso come, ad esempio, la morte di un avversario che potrete confermare nell’elenco tramite il solito tasto TAB… e invece no.
Ebbene sì, in cielo sarà costantemente proiettato l’andamento del match.
Fa molto Hunger Games (buuuh, plagio, #finoallafineBattleRoyale #teamTakami) e aiuta a far salire la sensazione di ansia descritta poco fa.
Ah, beh, quasi dimenticavo: volendo potete anche farvi mandare degli aiuti aerei tramite drone, eh, ma vi costerà un bel numero di F.U.N.C., sarà ben visibile e farà un sacco di rumore, direi che i rischi non devo stare qua ad elencarveli.
Cosa sono i F.U.N.C.? Presto detto, è la moneta del gioco. Nonostante la breve durata delle partite infatti, comincerete con un po’ di soldini che aumenteranno lentamente con l’andare della partita e vi serviranno per aprire le casse o per richiedere aiuti aerei. Attraverso apposite macchinette distribuite sull’isola (vicino alle strutture) potrete persino spendere questi F.U.N.C. per curarvi oppure barattare l’oggetto che avete in mano per una data quantità di queste monete.
Che dire per concludere il discorso? The Culling è senz’altro valido e promette davvero bene, a patto di ampliare un po’ le scelte in ottica di modalità, perchè il rischio di annoiarsi in breve tempo, soprattutto se non si ha nessuno con cui giocarlo, è abbastanza elevato, ma se ve lo comprate insieme a un amico e vi “prende bene” ci passerete le serate. Ciò non toglie che qualcosa da sistemare ancora c’è, al di là dei gusti dei giocatori, in particolar modo nei combattimenti mêlée e nella sensazione di legnoso che trasmettono.
Lo trovate su Steam a 14,99 F.U.N.C. euro.