Pubblicato il 29/11/22 da Ciro Muso Acanfora

Milan Games Week 2022 – Il Nostro Resoconto!

Gadget, spettacolo e numerose anteprime!

La Milano Games Week è appena giunta al termine e fra ospiti, eventi, musica e negozi abbiamo avuto modo la fortuna di provare diversi titoli, sia alcuni dei più attesi nei prossimi mesi sia titoli che hanno già raggiunto i negozi di tutto il mondo.

Le Demo più interessanti

Crisis Core – Final Fantasy VII Reunion

La demo della durata di circa 10 minuti è stata abbastanza lineare e si è svolta nella parte iniziale del gioco, all’incirca nella prima ora.

Dal punto di vista grafico si è dimostrata abbastanza curata, un livello qualitativo simile a quello di Final Fantasy VII Remake al netto di un’espressività facciale non altrettanto apprezzabile. Un altro punto decisamente debole è la regia delle cutscenes, che a prima vista mi ha dato l’idea di essere esattamente identica all’originale (con tutti i limiti che ne conseguono, purtroppo). 

Lato gameplay il gioco è abbastanza simile al nuovo Final Fantasy VII pubblicato nell’aprile del 2020, ma l’assenza del sistema ATB (sostituito dall’aggiunta dell’iconico sistema a “slot machine” del capitolo originale) associata alla mancanza di altri membri nel party ha reso l’esperienza forse un po’ più statica e lenta di quanto mi aspettassi (o forse di quanto sperassi).

Forspoken

Dalla parte opposta dello spettro invece si trova Forspoken, la cui demo si è dimostrata inaspettatamente interessante: il titolo infatti conferma il suo voler puntare tutto sulla spettacolarità sia nel sistema di movimento che nel combattimento.

Il sistema di movimento è stato limitato all’interno della demo, consentendo solo di correre e in un secondo momento di usare il rampino magico. La corsa (eseguita tenendo premuto O) porta il giocatore a ripremere il tasto a ritmo per poter ricaricare la stamina, tenendo quindi alta l’attenzione del giocatore e allo stesso tempo non costringendolo a dover attendere che la stamina si ricarichi dopo aver corso per un tempo limitato.

Passando invece al sistema di combattimento, all’interno della demo è stato possibile utilizzare un numero considerevole di abilità sia di attacco (ravvicinati e a gittata) che di supporto (piante che attaccano i nemici dalla distanza, muri di fuoco che danneggiano i nemici che passano attraverso, attacchi curativi…) che si sono dimostrate un po’ complessi da imparare e gestire nell’arco dei 10 minuti disponibili per la demo ma che potrebbero essere davvero soddisfacenti da padroneggiare nella versione finale del gioco.

Street Fighter 6

Il prossimo capitolo della storica serie picchiaduro di casa Capcom si è mostrato in tutto il suo stile con una demo della durata di 2 incontri da 2 round ciascuno.

Dire che il gioco punta molto all’estetica e alla grafica è un eufemismo, ogni volta che viene eseguito un qualunque attacco si può vedere un tripudio di colori e movenze molto fluide che però non inficiano in alcun modo la giocabilità del titolo, che ora può vantare di due configurazioni di comandi in modo tale da accontentare sia i veterani dell’era degli arcade che i novizi che vogliono mettersi alla prova per la prima volta con un picchiaduro.

I personaggi sono tutti quanti caratterizzati, sia nelle movenze che nei dialoghi, in maniera quasi maniacale: dalla schermata di selezione del personaggio fino alla fine del combattimento potrete vedere ognuno dei lottatori selezionabili con animazioni uniche e ricche di dettagli. In pratica anche per gli spettatori e non solo i giocatori c’è la possibilità di godere a pieno del lavoro svolto per questo titolo.


Giochi già usciti da provare

Infine è stato possibile provare anche qualche gioco già disponibile nei negozi ma che magari valeva la pena giocare un po’ prima di confermare (o negare) il proprio acquisto.

Sony ha mostrato con orgoglio God of War: Ragnarok, Horizon Forbidden West, Gotham Knights e vari giochi sportivi, mentre dalla parte Nintendo non sono mancati Bayonetta 3, Pokémon Scarlatto e Violetto, Xenoblade 3, Splatoon 3 e i sempreverdi Super Mario Odyssey e The Legend of Zelda: Breath of The Wild, nonché la possibilità di provare con mano la Switch OLED insieme a moltissimi altri titoli. C’è stata dunque la possibilità di provare con mano diversi giochi che, purtroppo, data la mancanza di vere e proprie demo, sì sono rivelati un po’ complessi da comprendere per i giocatori. Per esempio in God of War Ragnarok è stato possibile giocare solamente 10 minuti della fase iniziale del gioco, che consiste semplicemente in qualche dialogo, camminate e un semplice combattimento con qualche nemico minore.

Insomma, non una bellissima finestra per convincere i giocatori a comprare un titolo, a meno che non si tratti di Pokémon: in quel caso basta e avanza passare di fianco agli schermi per farsi venire il mal di male a causa delle sue prestazioni.

Muso - Biografia

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