Un paio di mesi fa mi sono spostato a Stoccolma per motivi di studio, e da buon italiano che cerca di farsi sempre degli amici, tramite Facebook (che a quanto pare serve anche a qualcosa di buono) ho conosciuto gli organizzatori e diversi adepti della scena demoscene di Stoccolma, che è la più grande, se non una delle uniche, di tutta la Svezia.
Gli irriducibili della scena si ritrovano ogni Lunedì in una Wok House nel centro di Stoccolma per il Monday Club, che dalle 18 permette a chiunque di partecipare a giochi da tavolo, mangiare qualcosa e bere una buona birra per un prezzo decisamente onesto (e credetemi, qua i prezzi sono decisamente illegali). Quando poi si fanno le 21, si attacca il megaproiettore e si partecipa a squadre a dei quiz dove l’obiettivo è indovinare il retrogame da cui è presa una canzone o l’internet meme da cui proviene la clip video mostrata. Alla fine dei quiz, si passa a della buona chiptune con video psichedelici nel proiettore fino alle 23, dopodiché tutti a casa.
Questo succede tutti i lunedì di fianco alla stazione centrale di Stoccolma, un evento estremamente diverso da quello che si trova in città e sicuramente da provare. Ma se il Monday Club ha una media di una ventina di partecipanti a settimana, l’evento che tutti aspettano, organizzato sempre dai vertici del Monday club, si chiama Syntax Error, e ahimè non è a cadenza settimanale. Ma qui parliamo di diverse centinaia di partecipanti. Il Syntax Error è una serie di eventi che un po’ mi ricordano le serate di retrogaming in Italia, le quali – credetemi – non hanno niente a che vedere con quello che succede qui a Stoccolma. Anzitutto, la location è a Södermalm, senza dubbio la zona migliore della città (avete presente Millennium? Ecco la location è proprio la stessa) in un basement che fa fatica a ospitare tutti i pazzi interessati all’evento. Qui si parte per le 20, e il posto è completamente ricoperto di console vecchie e nuove con cui poter giocare davvero a qualsiasi cosa. Partita a Quake? Minecraft? SNES? Wii-U? N64?
C’è davvero l’imbarazzo della scelta, persino se vi dovesse passare per la testa di giocare al vecchio DDR o se volete provare il fenomeno VR. Si inizia con una partita dietro l’altra, si conosce qualche pazzo nerd con le vostre stesse passioni e poi quando si fa una certa ora si passa al dj set fino alla mattina. Musica? Chiptune ovviamente, sabrepulse, ultrasyd e la maggior parte delle volte invitano qualcuno a suonare dal vivo.
Vi posso assicurare che non ho mai visto della gente così presa bene, per la musica, per i videogiochi, e per l’atmosfera che la serie di eventi trasmette (ad ogni serata regalano centinaia di adesivi e tatuaggi a tema Syntax Error). Quando ho incontrato Nordloef, un famosissimo chiptuner di Malmö che ha avuto modo, nella sua carriera ormai decennale, di stare in tour con Fighter X e USK, abbiamo cercato di dare un senso a come mai gli svedesi – compreso lui – fossero così presi bene con il gaming e tutto quello che lo circonda, e l’unica ipotesi che abbiamo azzardato è che per via dell’inverno freddo e decisamente buio della Svezia, la gente tende a passare – forse anche troppo – tempo chiuso a casa a giocare ai videogiochi o comunque dedicandosi ad attività ludiche, da soli o in compagnia. Alla fine prima di andare a suonare – era l’headliner quella sera – mi ha messo in guardia su come cambierà il clima e la luce nei prossimi mesi.
A quanto pare l’inverno sta arrivando, ma io, grazie a Syntax Error, sentirò meno freddo, perché dopotutto, in certi posti, è un po’ come sentirsi a casa.