Pubblicato il 02/03/16 da Samuel Castagnetti

Interstellar Marines – Il buio arrogante

Interstellar Marines, gioco in sviluppo e pubblicazione da Zero Point Software, e ancora in Early Access, merita due parole spese a riguardo, sia su aspetti largamente positivi che su aspetti largamente negativi allo stato attuale delle cose.
Interstellar Marines è innanzitutto un FPS molto tecnico, che chiede al giocatore sia attenzione ambientale che riflessi pronti. Il gioco comprende sia una modalità multigiocatore competitiva che una modalità coop inserita durante lo sviluppo.
È importante definire due cose prima di partire con l’analisi, ovvero due periodi storici che il gioco ha vissuto, il primo che arriva fino all’introduzione della modalità cooperativa, e il secondo che è iniziato a grandi linee dopo l’inserimento della coop. Io ad oggi ho molto da dire del primo dei due periodi e molto poco del secondo, le spiegazioni vengono da sé.

Squali di Interstellar.
“Squani” che abbaiano nei cunicoli bui.

L’età dell’oro dell’Early Access di Interstellar Marines è posta paradossalmente vicino al suo lancio su Steam, piuttosto che in un periodo più recente, tutto questo per diverse ragioni. Il gioco era tecnicamente impegnativo, come preannunciato, richiedendo sia skill del giocatore sia mettendo il giocatore appunto in situazioni ambientali molto interessanti. Nasce così il buio arrogante, ovvero il periodo di tempo durante il quale, su buona parte della mappe di gioco multigiocatore, calava l’oscurità. Il buio faceva partire una meccanica molto interessante: o si brancolava nel buio aspettando che il nemico accendesse la torcia, oppure si accendeva la torcia per muoversi più agilmente e spottare un nemico ignaro. Tutto questo, unito ad armi tecnicamente interessanti e ad una health bar molto ridotta, rendeva le sessioni multiplayer molto dinamiche e interessanti.

Interstellar Ruger.
Questo era Ruger con la visiera del casco alzata…

Unico neo, grande come il Monte Bianco, sono, rimangono e probabilmente rimarranno i tempi di respawn, roba che aspettare 1 minuto o più per rientrare in partita è folle, impensabile e criminale, proprio perché come detto poc’anzi la salute a nostra disposizione non è ridotta ma di più. Per quanto riguarda la modalità cooperativa, ecco, è assolutamente inutile e noiosa, non offrendo una sfida interessante, e nemmeno una storyline di spessore, finendo per strisciare per cunicoli combattendo solitamente con manichini di Zara.

I manichini di Zara che si son sgarbati.
I manichini di Zara che si son sgarbati.

Tutto ciò che viene dopo l’introduzione della coop, anche in ambito multigiocatore competitivo, è una serie di errori che hanno reso il gioco poco interessante anche se con potenziale inespresso, come il buio arrogante, portando quindi ad avere server vuoti e una coop boriosa. È come stare ad aspettare fuori da un negozio di vestiti al centro commerciale, ancora una volta i manichini ci sono in entrambe le occasioni, e ho di meglio da fare, tipo giocare ad altro, almeno fino a quando il gioco non mi dimostrerà di essere nuovamente meritevole del mio tempo.

Rednek - Biografia

C'e' poco da dire, chi non sceglie Charmander come starter chiede arroganza, chi fa l'ingegnere su Guns of Icarus chiede arroganza, i programmatori di Asmandez pretendono che l'arroganza si abbatta su di loro. Non ho detto nulla di me stesso o forse, perche' mi arrogo il diritto di non farlo.