[Attenzione: data la natura… atipica… della conferenza di Devolver, tutto questo articolo si può considerare una specie di SPOILER. Io vi ho avvisati.]
Una breve ma incisiva conferenza, quella tenuta in questo pre-E3 da Devolver Digital, primo publisher indipendente a prendere parte a un evento di questo calibro.
Vediamo, nell’ordine, quali grandi novità sono state presentate nel corso dello show.
Nina Struthers entra in scena accolta da emozionate (e verissime) grida e insistenti (e realissimi) applausi, che cerca di placare mantenendo una calma davvero esemplare, molto professionale. La nostra Chief Synergy Officer, vista l’implacabile eccitazione del pubblico, si trova costretta a sparare qualche colpo in aria per far cessare gli schiamazzi e per attirare l’attenzione della gremita platea. Con un tocco di classe, prima di iniziare a parlare, inspira a pieni polmoni il fumo dalla canna ancora fumante.
La conferenza inizia con l’appassionato ringraziamento di Nina ai fortunati presenti al Dave Lang Memorial Convention Center. Dave Lang, come è noto, è venuto tragicamente a mancare nel corso del 2015*.
Non si risparmiano i convenevoli, come in ogni conferenza degna di tal nome, ma non suonano affatto artefatti: Nina si esprime con frasi molto attente, molto sentite, molto, molto potenti e molto, molto adatte alla situazione. Credo ricordino molto, molto da vicino quanto già sentito nelle precedenti, sincere e sentite conferenze.
Sbrigate le formalità, si parte in quarta, col trailer di Ruiner di Reikon Games, che si presenta come un gioco davvero inusuale per Devolver: visuale dall’alto, armi fantascientifiche, pazzi assatanati, fuoco e sangue. Che mix curioso! Il titolo è in uscita nel 2017 su PC Windows, Mac e Linux.
Dopo questa succosa anticipazione, sale sul palco Milo Lowrie (Research and Development and More Research a Devolver) e inizia un discorso su un tema molto caro a tutto il mondo videoludico, soprattutto a quella parte che, coi videogiochi, cerca di guadagnarci qualcosa. Si parla di quanto i giocatori siano dei poveri pezzenti poco credibili quando affermano di “gettare denaro al monitor” (“throwing money at the screen“), confondendo non poco i Devolver, i quali, nonostante controllino costantemente, non trovano mai un quattrino nel proprio conto bancario. Ma questa disquisizione non è un filosofare fine a sé stesso, bensì il necessario preambolo all’introduzione del nuovo, avveniristico dispositivo creato da Devolver, ovvero il rivoluzionario Devolver Digital Screen Pay.
Uno spettatore, scelto casualmente tra il pubblico (un pubblico esistentissimo) è chiamato a testare l’apparecchio, che dimostra di funzionare splendidamente… Beh, abbastanza splendidamente. Il progresso!
Si passa quindi alla seconda grande anteprima, ovvero il trailer relativo all’imminente pubblicazione di Serious Sam’s Bogus Detour, nuovo capitolo della storica serie Croteam, sviluppato assieme a Crackshell. Anche stavolta siamo stupiti nel vedere Devolver pubblicare un gioco con visuale dall’alto, armi fantascientifiche, pazzi assatanati, fuoco e sangue. Il gioco è in uscita nell’estate 2017, su PC Windows e Linux.
Torna quindi in scena la nostra Nina, che dimostra ancora di saper come minacciare entusiasmare il pubblico. È in questo clima disteso e rilassato che Nina annuncia, non senza un pizzico di orgoglio, l’imminente arrivo di un’altra nuova, grande rivoluzione di Devolver. Sì, ancora più grande dello Screen Pay!
Il concetto alla base di questa prepotente innovazione è che, ormai, anche l’early access, dopo averci permesso di giocare per anni a titoli incompleti, è stato superato. A renderlo obsoleto, non serve specificarlo, è stato il Devolver Digital Earliest Access, un mezzo che Nina illustra con gli occhi luccicanti, definendolo come un “revolutionary way to hastily rush unfinished game content out to consumers“. Riusciranno davvero i nostri Devolver a fare arrivare in commercio i giochi mentre ancora gli sviluppatori li stanno pensando? Nonostante il linguaggio misurato e lo sguardo equilibrato di Nina mi rendano speranzoso, onestamente faccio fatica a credere che sia possibile. Ma un uomo può sognare, no?
Segue un interessante e preciso intervento di Suda51 di Grasshopper Manufacture, la cui genuinità risuona in tutti quei piccoli disguidi linguistici che gli eventi in diretta, quasi inevitabilmente, portano con sé.
Quando, viste tutte le incredibili novità presentate durante la conferenza, cominciamo a pensare che il progresso abbia raggiunto un limite, ecco che Devolver sa impressionarci ancora. Nina, sempre sorridente e solare, ci spiega come Devolver abbia a cuore gli utenti e desideri che essi si sentano liberi di lagnarsi dei giochi. Ma questo sarebbe troppo semplice e Devolver non si adagia sugli allori quando si parla di utenti: desidera che le loro lagne siano capaci di risuonare davvero, di portare un reale cambiamento.
Nuovamente, dopo aver creato questo clima di attesa, una persona viene scelta del tutto casualmente dalla (reale) platea del Convention Center. Il fortunato (dall’aria stranamente familiare) potrà testare sul posto il geniale Devolver Comment Created Content, un futuristico sistema capace di modificare in tempo reale i giochi pubblicati dall’editore, utilizzando come base ogni lamentela o critica cretina pubblicata sul forum dello sviluppatore dagli utenti infuriati.
L’entusiasmo di Nina è alle stelle, il pubblico è letteralmente in visibilio, la regia sta perdendo completamente il controllo della situazione quando la nostra, sull’onda di tutti questi sconvolgenti cambiamenti epocali, si lancia in una visionaria descrizione del futuro del gaming e… Ok, no, basta, la conferenza diventa un enorme WTF, un trip psichedelico che non si capisce più una mazza, una specie di body horror in salsa PR e Marketing che nemmeno Cronenberg.
In conclusione, credo di poter affermare di essere rimasto davvero soddisfatto dallo showcase del noto publisher indie, il quale, evitando ogni tono roboante ed esagerato, ha saputo rivelarsi quello più pacato e ricco di informazioni di tutta l’E3. Ottimo lavoro!
Nonostante il nostro curatissimo, approfondito ed essenziale riassunto renda il tutto piuttosto superfluo, pubblico qui il video dell’evento, pubblicato da Game Trailers su Youtube:
*No, ragazzi, Dave Lang non è morto.