Quella dei cosiddetti “audiogame” è una categoria che va espandendosi con il passare del tempo. I videogiochi per non vedenti hanno una “tradizione”, non sono certo un’invenzione recente, se è vero che già Kenji Eno nel 1997 si era cimentato nello sviluppo di un videogioco per ciechi (Real Sound: Kaze no Regret, per Saturn e Dreamcast). Negli ultimi tempi, tuttavia, alcuni team indipendenti hanno avviato una campagna di recupero del concetto di “gioco al buio”, proponendo titoli che non sono semplici trasposizioni per non vedenti di giochi per vedenti (come nel caso della versione audio dell’italiano Nicolas Eymerich, di TiconBlu), ma fondano le proprie meccaniche ludiche sulla privazione della vista per qualsiasi tipo di giocatore, a prescindere dagli handicap fisici. Non si tratta quindi di adattamenti, ma di opere che nascono con l’intento di mettere vedente e non vedente sullo stesso piano: a tal proposito si veda questa intervista ai ragazzi Rising Pixel, autori di I Am Fear e del recentissimo Inquisitor’s Heartbeat (“un rogue-like dove non si vede una mazza”, secondo le parole degli intervistati).
Anche A Blind Legend, progetto in fase “embrionale” dei francesi DOWiNO, promette di seguire questa strada, costringendo il giocatore ad ambientarsi in un mondo medievale con elementi fantasy e meccaniche da “hack&slash”, come sottolineano gli stessi sviluppatori. Sul sito ufficiale del gioco è possibile reperire una piccola demo che permette di vestire i panni di un padre intento ad inseguire il figlio: tutto ciò per mascherare un ottimo tutorial, capace di illustrare senza spiegazioni didascaliche il sistema di controllo e la diffusione del suono, fondamentale per orientarsi.
Il gioco sarà pubblicato gratuitamente sui dispositivi mobili.