Pubblicato il 22/03/24 da Cathoderay

Final Fantasy 7 Rebirth

Remake e Rinascita
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Parlare di Final Fantasy è sempre difficile, con le persone, con i fan, con chi ama la saga, con chi odia la saga, con chi parla tanto per parlare…la verità è che Final Fantasy ha cambiato la storia dei videogiochi ed il mercato, ed è impossibile parlarne senza che qualcuno là fuori si inalberi e alzi il ditino puntigliosamente su quanto è bello Final Fantasy 10 o su quanto faccia schifo Final Fantasy 10 (spoiler, fa schifo); ecco cambiate il numero e avrete più o meno idea di come è percepita la saga dal “Fanboy” medio lì fuori.

Perché questa introduzione? Perché ad una settimana dall’uscita del gioco né ho sentite di ogni su Rebirth; c’è chi si lamenta che non sia più a turni come nel mesozoico, c’è che si è svegliato ora dalla sua bara da vampiro dicendo che questo Remake “non è uguale all’originale”, e c’è chi invece grida al miracolo piangendo lacrime di sangue come la statua della madonna.

Io mi sono avvicinato a Rebirth con un approccio più morbido, sicuramente curioso di vedere cosa mi attendeva nella seconda parte di questo viaggio, ma mantenendo una certa pacatezza nell’estraniare il mio parere al mondo, almeno fino a che non sono riuscito a sedermi davanti alla tv per quell’oretta esplorativa che si è trasformata in una sessione di cinque ore dove ne volevo solo ancora…totalmente assuefatto.

red XIII
Red fautore di grandi verità in Final Fantasy: Rebirth

Dove eravamo rimasti?

Andiamo con ordine e partiamo poco dopo i fatti accaduti in Final Fantasy 7 Remake, con i nostri eroi che ascoltano Cloud raccontare di cosa ha portato l’ex Soldier Sephirot alla sua attuale follia mostrandoci avvenimenti di 5 anni prima nella città di Kalm, proprio dove si trovano ora i nostri protagonisti; e grazie a questo flashback possiamo vedere Tifa vestita da Cowgirl alcuni avvenimenti chiave che porteranno i nostri eroi ad esplorare un mondo vastissimo, attraversando due continenti e raggiungendo in fine la capitale dimenticata degli antichi, luogo di una delle scene più devastanti che la storia videoludica ricordi, e che rese nel 1997 Final Fantasy 7 un icona.
Potete dunque smettere di trattenere il fiato, perché in Rebirth sono presenti tutti i momenti chiave della sua controparte originale, minigiochi inclusi: C’è il Gold Saucer e il suo appuntamento notturno, c’è la parata di Junon, ci sono le bellissime spiagge di Costa del Sol e tutto quel che ci si aspetta da un remake, ma ci sono anche alcune deviazioni di trama che sicuramente potrebbero indispettire tutti i personaggi citati nell’ introduzione; ma d’altronde il team Kitase e Nojima (le menti creative dietro a FF7 e al suo remake) avevano detto che sarebbe successo, e sinceramente a me va bene cosi, se avessi voluto giocare il titolo originale avrei inserito il disco nella playstation, o avrei utilizzato gli altri mille modi disponibili per tornare al 97, ma i ricordi possono convivere tranquillamente con questa nuova versione del gioco…

Ma quindi questo Final Fantasy  Rebirth è migliore dell’originale? e questa è una domanda stupida?

Lo è perché le tecnologie sono cambiate e di conseguenza la grafica ne ha giovato, regalandoci un impianto scenografico di altissimo livello, fin dal primo scorcio fuori da Kalm passando alle bellezze di Cosmo Canyon o alle spiagge di Costa del Sol, è impossibile rimanere indifferente ai paesaggi che possiamo esplorare, come è impossibile non sorridere alle battute tra Tifa e Aerith, e alla saggezza di Red XIII; la mimica facciale, i modelli dei personaggi primari e secondari sono di una qualità unica e l’immersività che Final Fantasy: Rebirth regala è rara, sono pochi i giochi degli ultimi anni che possono vantare una simile qualità grafica e di trama, e sfido chiunque a non sciogliersi davanti a un sorriso di Tifa, o ad empatizzare con un Nanaki pensieroso.

Ovviamente essendo un Jrpg con una forte componente action abbiamo a disposizione i due standard ormai collaudati su PS5, ovvero qualità grafica, che regala modelli più dettagliati, effetti particellari e luci dinamiche; oppure performance, con i suoi 60 frame e qualche compromesso. Passando all’esplorazione vera e propria, avrete a disposizione due interi continenti da visitare, che sia via mare con il fidato Tiny Bronco o a dorso di Chocobo le esplorazioni e le attività disponibili sono davvero tantissime e estremamente varie, e faranno la felicità di completisti e platinatori; sono nuovamente presenti gli incarichi secondari indispensabili per conoscere meglio il cast dei personaggi di Final Fantasy:Rebirth regalando backstory che in alcuni casi vi strapperanno più di una lacrima, come raccogliere i fiori per la piccola Chloe assieme ad Aerith, giusto per citarne una.

Le quest secondarie inoltre influenzeranno le affinità con i membri del Party che a seconda del grado di simpatia provata per Cloud vi permetteranno di poter assistere a determinate scene o eventi, ovviamente anche i mini giochi sono tornati e tra le tante attività presenti, il gioco di Carte “Regina Rossa” e le Gare dei Chocobo sono sicuramente due ottimi esempi di come si possano inserire dei passatempi perfettamente fedeli alla trama e al mondo di gioco, senza spezzare l’immersività, anzi, il gioco vi permette davvero di poter progredire nel modo che preferite, anche solo concentrandosi sulla storia principale e recuperare tutto il resto in un secondo momento, e in questo Final Fantasy:Rebirth è veramente il perfetto esempio di come scrivere un gioco che si adatta perfettamente al ritmo del giocatore, e credetemi, non è cosa da poco.

Party and Chocobo
il nostro nuovo mezzo di trasporto!

 Il Combat system di Remake ha nuove cartucce da sparare

L’ottimo sistema di combattimento di Remake torna anche in Rebirth, diventando ancora più variegato e interessante, infatti oltre a magie e evocazioni ora troviamo le Azioni Sinergiche, mosse  spettacolari che è possibile eseguire insieme ad un compagno di squadra attivo in combattimento mentre il leader è in parata; questa nuova opzione non solo vi permette di riempire la vostra barra ATB molto velocemente, ma permette anche di effettuare attacchi o difese essenziali nei combattimenti più complicati, perché premere solo il tasto di attacco incessantemente vi porterà a una morte prematura, forse ancora più facilmente che nel capitolo precedente.

Le abilità Sinergiche invece, letali e di grande effetto saranno accessibili riempiendo la barra omonima a suon di magie e abilità e per sbloccarle dovrete ricorrere a speciali manuali di combattimento dedicati a ciascun membro del party, sparsi tra le librerie di Gaia, e calcolando quanto siano potenti e utili negli scontri, credetemi, cercare questi libri non vi peserà affatto.

Ovviamente non sbloccherete solo queste mosse ma tutta una serie di nuove abilità e miglioramenti ( percentuale di danno, hp, Mp, etc…) in quella che ricorda la sferografia di quel Final Fantasy X citato all’inizio dell’articolo, sottolineando ancora una volta come gli elementi da gioco di ruolo siano ben presenti e radicati in Final Fantasy: Rebirth, al contrario di quello che dice molta gente.

Tifa Mini
Incredibile come sia Adorabile anche cosi

Ascoltando le voci del pianeta

La musica è una componente decisamente importante in Final Fantasy, e ancora una volta, Mitsuto Suzuki e Masashi Hamauzu ci regalano delle tracce di una bellezza disarmante, “Ahead on Our Way ci accoglie all’arrivo a Kalm come un caldo abbraccio, e “No Promises To Keep”, composta per questa occasione da Nobuo Uematsu e cantata Loren Allred arriverà direttamente al vostro cuore, ricordandovi ancora una volta perché i videogiochi sono uno dei media più potenti mai creati; in termini di doppiaggio sia il giapponese che l’inglese mantengono un cast decisamente azzeccato, ma per scrupolo va fatto notare che l’adattamento inglese si prende molte libertà e quindi i sottotitoli nella nostra lingua spesso hanno delle discrepanze, essendo basati sul giapponese.

Final Fantasy VII Rebirth è l’esempio di come si fa un remake

In questa lunga, per i miei standard soprattutto, recensione, non posso dire di aver trovato problemi nel gioco che mi abbiano fatto storcere il naso, a voler essere per forza puntigliosi forse alcune texture negli ambienti potevano essere migliori, ma è davvero una piccolezza; tutto, dal comparto tecnico, alla storia, al sonoro e al Combat System sono stati seguiti con cura Maniacale, tracciando un nuovo standard per la saga di Final Fantasy tutta, senza remore, perché ora che il livello è stato alzato cosi tanto, mi aspetto una cura simile non solo per quello che sarà il finale di questo immenso lavoro ma anche per i nuovi titoli a venire, e scegliere di non giocarlo perché troppo presi dalla nostalgia potrebbe essere uno sbaglio; certo i puristi potrebbero storcere il naso per alcune scelte nella trama, ma io vi invito ad abbracciare a mentre aperta questo nuovo titolo, e credetemi, sarà impossibile rimanerne delusi.

  • Graficamente imponente
  • Tanta Esplorazione
  • Combat System profondo
  • Storia impressionante

 

  • quale minigioco risulta noiosetto
  • alcune piccole sbavature grafiche

Vi lascio il Link al video del nostro Fedro di Two Times Nerd, se dopo la lettura voleste farvi due risate 😀

 

Cathoderay - Biografia

Pare che io sia l'entropia videoludica.

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