Pubblicato il 04/04/23 da Ciro Muso Acanfora

The Last of Us Part I – L’Ennesimo Porting Misero

 
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Arrivati nel 2023, con due episodi da molteplici milioni di copie vendute e una serie TV che ha ammaliato l’intero pubblico che ancora non conosceva le avventure di Joel ed Ellie, credo che The Last of Us non abbia bisogno di presentazioni.
Il fenomeno di culto che nel 2013 è stato rilasciato da Naughty Dog è sempre stato uno dei titoli più amati dal mondo videoludico e il team statunitense ha deciso solo qualche mese fa di rilasciare una versione migliorata a livello grafico su PS5, per poi ampliare l’offerta (per la prima volta) con una release in versione PC, uscita pochi giorni fa.

Il 28 Marzo 2023 The Last of Us: Part I è diventato disponibile su Steam, con un risultato… decisamente inaspettato. La maggioranza delle recensioni sulla piattaforma di Valve sono negative, la maggior parte delle quali lamentano gravi problematiche che spaziano da glitch grafici a veri e propri problemi critici che portano a numerosi crash consecutivi del gioco.

The Last of Us: Part I – Mouse alla mano

Queste sono le specifiche del PC sul quale abbiamo testato il gioco:
CPU: Intel I9 12900KF
GPU: Geforce RTX 4070TI
MOBO: Asus Prime H670-Plus D4
RAM: Corsair 4x8GB DDR4 3000MHz
Memoria: M2 Samsung 960 EVO 250GB

Nonostante sia un computer di tutto rispetto il gioco ha faticato non poco sotto diversi punti di vista, a partire dal lunghissimo tempo necessario a consentire il pre-caricamento degli shaders che ha richiesto all’incirca 40 minuti di attesa prima di poter iniziare a giocare (a onor del vero non è necessario completare il caricamento, ma fidatevi che il vostro computer vi sarà grato).

I problemi iniziano sin dai primi momenti di gameplay, andando a mostrare una particolare vibrazione della telecamera quando mossa tramite mouse, che andrà a rendere leggermente fastidioso il gameplay anche a framerate elevati.
Per quanto riguarda la qualità grafica c’è da dire che il gioco si mostra in una veste di tutto rispetto: con un computer all’altezza del compito e i dettagli a “ultra” le cutscene e le scene di gameplay hanno una qualità decisamente invidiabile, nonostante siano abbastanza esose in termini di risorse (con il setup di cui sopra il gioco gira con una media di 70/80 FPS a 1440p).

Paradossalmente, impostando ogni singolo valore al minimo possibile, il gioco gira comunque a 70/80 FPS

L’ultimo dettaglio da far notare è la decisione di rimanere fedeli all’opera originale piuttosto che alla serie TV, più recente e sempre diretta dal creatore del gioco, Neil Druckmann. Alcuni personaggi e avvenimenti sono infatti molto diversi rispetto al gioco del 2013, che è stata la base sulla quale si fonda questa nuova versione (comprensibilmente, considerando che deriva dalla versione PS5 rilasciata tempo prima della serie TV).

The Last of Us: Part I – Vale la pena?

Nonostante gli sviluppatori abbiano già aggiornato il gioco, nel giro di pochi giorni, con due patch diverse mirate a migliorare la situazione, questa risulta tutto meno che rosea al momento. Il gameplay, la trama, la soundtrack… gli elementi dell’opera originale rimangono di qualità sopraffina, ma l’unica parte che avrebbe davvero dovuto essere migliorata è purtroppo carente. Come ultimamente ci capita di ripete troppo spesso, speriamo che le patch post-lancio possano migliorare la situazione.

Muso - Biografia

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