Super Bomberman R 2, ultima incarnazione di uno dei videogiochi che hanno fatto la storia, si presenta con una nuova veste grafica, nuove modalità e un’inedita campagna.
Sebbene il gioco porti una ventata di aria fresca alla saga, non manca qualche sbavatura sia tecnica sia, a mio parere, di game design che potrebbe andare a compromettere il pieno godimento di uno dei migliori giochi da giocare in locale di sempre.
Indice
La modalità storia – un universo da salvare
Come già ho anticipato, Super Bomberman R 2 presenta una modalità storia, tutta pensata per il single player. Questa campagna ha una duplice funzione: intrattenere il giocatore per un discreto numero di ore, ma soprattutto fungere da tutorial per spiegare le diverse meccaniche di gioco, spesso non troppo intuitive.
Per fortuna la trama in sé è piuttosto lineare, spiegata attraverso deliziose sezioni animate durante gli snodi principali e da nuvole di dialogo nelle parti più distensive.
Il giocatore interpreterà Bianco, il leader della famiglia dei Bomberman, ognuno caratterizzato da un colore unico a cui corrisponde un carattere altrettanto particolareggiato; Rosso, ad esempio, è il più focoso, che non vede l’ora di utilizzare le bombe come unica risoluzione dei problemi; così come Giallo, il fratello Bomberman più curioso e distratto che si caccerà spesso nei guai.
I fratelli Bomberman visiteranno diversi mondi che funzionano da livelli, il cui scopo è quello di trovare tutti gli Ellon, particolari esseri alieni dotati di capacità straordinarie e in grado di funzionare come fonte energetica per diverse apparecchiature, e sconfiggere i malvagi Lugion a furia di bombe.
L’esplorazione delle aree avviene in maniera piuttosto semplice, con una visuale dall’alto che favorisce la navigazione e la divisione in aree del determinato mondo da esplorare, ogni area avrà un numero più o meno elevato di Ellon nascosti in base alle dimensioni e forma della zona che stiamo visitando. Purtroppo una delle cose che convince meno è proprio la conformazione della mappa, essendo solo un’estensione all’ennesima potenza delle classiche mappe di Bomberman, mancando quel quid in più che avrebbe sicuramente giovato.
Sono molto piacevoli i diversi enigmi che il giocatore si troverà a risolvere per liberare gli Ellon, alcuni sicuramente più ispirati di altri, ma nel complesso piacevoli e forse la parte che più mi ha intrigato della storia. Infatti, purtroppo gli scontri con i Legion che si svolgono nella nuova modalità castello, di cui parleremo nel prossimo paragrafo, e gli scontri con i boss, mi sono sembrati un po’ deboli e poco soddisfacenti.
Gameplay e nuova modalità – Il castello è in pericolo
Super Bomberman R 2 presenta moltissime modalità di gioco, in grado di soddisfare i palati di una buona parte dei videogiocatori moderni, non abbandonando le storiche modalità di gioco della saga, disponibili sia online che in multigiocatore locale.
Tra le modalità più interessanti troviamo Battle 64, ispirata al genere battle royale, in cui l’ultimo giocatore a rimanere in piedi vince, ma soprattutto la neo-introdotta modalità Castello, focus principale del gameplay della campagna.
La modalità Castello infatti è la modalità che ho più avuto modo di provare, specie nelle mie sessioni online. Le regole della modalità sono semplici, vi è un difensore contro una squadra di attaccanti: il difensore dovrà proteggere gli scrigni, posti agli estremi della mappa, dagli attaccanti, ostacolandoli con le diverse trappole che si possono trovare nell’arena di gioco e con il piazzamento di bombe in punti strategici, o l’uso di armi speciali in grado di mettere in difficoltà gli attaccanti; Se allo scadere del tempo almeno uno scrigno è rimasto chiuso, la vittoria andrà al difensore. Viceversa, gli attaccanti dovranno raccogliere delle chiavi, una per scrigno, sparse per la mappa e arrivare poi agli scrigni, in modo da realizzare un punto e avvicinarsi al trionfo. Finiti gli scrigni, la vittoria andrà agli attaccanti.
Naturalmente, la modalità risulta estremamente caotica per via dell’ elevato numero di giocatori presenti a schermo, rendendo difficile capire cosa sta succedendo. Specie durante le prime partite si fa fatica a capire il perché della vittoria o della sconfitta; riuscendo a prendere cognizione dei movimenti e delle strategie solo dopo diverse sessioni di gioco.
Ho da fare una piccola parentesi per quanto riguarda la modalità Castello nella storia principale: infatti, se durante le partite online gli attaccanti giocano come unica squadra, per la campagna single player così non è. Purtroppo quando ci ritroveremo ad assaltare una fortezza dei Legion con i nostri fidati fratelli, se uno di questi, controllati dall’IA, arriva prima di noi allo scrigno sarà game-over. Una scelta che comprendo per via della natura di grande tutorial della storia principale, ma che proprio in funzione di quest’ultima sarebbe stata più coinvolgente se effettivamente i Bomberman collaborassero, così da far sentire anche il giocatore parte della colorata famiglia.
Molto interessante è anche l’editor dei livelli, che permette ai giocatori di creare da zero livelli da poter condividere con la community, uno strumento molto utile e intrattenente, con l’unica pecca di un’interfaccia poco intuitiva e tutorial poco esplicativi. Un tool che tornerà molto utile agli esperti del genere ma che per dei novizi può presentare qualche ostacolo.
Comparto tecnico – Non proprio una bomba
Al netto di un frame rate stabile sulla versione da me provata (Xbox Series X), non mi sento di promuovere in toto la grafica, che risulta scarna e priva di dettagli e dei caricamenti a volte lunghi, specie quando si riceve un game over.
Sebbene il gioco si caratterizza per la sua componente strategica, la mini mappa, quando presente, risulta poco intuitiva e difficile da seguire, specie nelle modalità con molti giocatori, spesso rendendo difficile capire cosa succede in game.
Una nota positiva è sicuramente la musica, capace di trasmetterti la giusta carica sia durante i momenti più esplosivi, sia durante le fasi esplorative della campagna. Mi è piaciuta anche la gestione della personalizzazione e del negozio in game, essendo la valuta di gioco facile da ottenere, in modo da poter utilizzare il Bomberman che più vi piace, vedendo anche qualche faccia conosciuta protagonista di altri videogiochi: Pyramid Head da Silent Hill o Snake da Metal Gear Solid, ad esempio.
Conclusioni – Il ritorno di un classico?
Tirando le somme Super Bomberman R 2 è un gioco che deve essere preso per il verso giusto, non è un gioco per tutti. Sicuramente è un gioco che apprezzerete se siete già appassionati di Bomberman, specie nelle modalità online troverete molteplici ore di divertimento, oltre che creare la vostra mappa e condividerla con il mondo. Tuttavia, per chi è nuovo del gioco e della tipologia potrebbe trovare non pochi ostacoli per la comprensione delle meccaniche, complici anche l’assenza di tutorial ben strutturati. Ma in generale anche Super Bomberman R 2, come i suoi predecessori, è uno di quei giochi che se giocato in compagnia, ancora meglio in locale, saprà regalarvi momenti di divertimento intenso.
|
|