Pubblicato il 12/03/24 da Luca Dedei

Splatoon 3: Torre dell’Ordine – Recensione

Nintendo si dà al Rogue-lite!
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Come secondo contenuto del Pass di Espansione di Splatoon 3, negli scorsi giorni è stata resa disponibile la Torre dell’Ordine, una nuova modalità giocatore singolo per il titolo di casa Nintendo.

Splatoon Torre dell’Ordine – Si svegli, Agente 8

In questo DLC riprendiamo i panni di Otto, protagonista della OctoExpansion di Splatoon 2, e viviamo le vicende intorno al duo delle Tenta Cool, Alga e Nori, circa in parallelo agli avvenimenti del Ritorno dei Mammiferiani, trama principale di Splatoon 3.

Dirigendoci verso Piazza Coloropoli infatti, finiamo casualmente catapultati in una versione alternativa di essa, più deserta e, soprattutto, tranquilla. Una volta selezionata l’estetica del nostro personaggio, che per ragioni di trama è limitata unicamente alle opzioni della razza octoling, troviamo Alga trasformata in un drone che, da quel momento, ci farà da compagna nell’esplorazione di una strana torre al centro della piazza.

Tra i modi in cui Alga in forma di drone può aiutarci, c’è la possibilità di planare. Utile per muoverci in maniera strategica o fuggire dai nemici.

Non andrò oltre con la narrazione di questo contenuto per non fare troppi spoiler, ma quello che c’è da sapere è che si tratta di un incipit per introdurci alla Torre dell’Ordine, ovvero una scalata in cui ogni piano ci metterà alla prova con diverse sfide in quella che è in tutto e per tutto una modalità rogue-lite.

Ogni volta che falliremo un assalto, dovremo ricominciare dal primo piano, ma, con le sfide rimescolate casualmente. In nostro aiuto abbiamo la possibilità di selezionare tra tre sfide per ogni piano e come ricompensa riceveremo dei chip in grado di offrirci diversi potenziamenti, che variano tra supporto (come una ricarica di inchiostro più veloce), potenza, fortuna (per far cadere dei drop utili ai nemici come per armature o acceleratori dell’indicatore speciale), gittata, praticità e potenziamenti per Alga Drone. Questi chip sono alla base dei nostri progressi, richiedendo quindi un buon equilibrio tra abilità di gioco, fortuna e giudizio per riuscire a creare build utili al completamento della torre. Infine, avremo anche la raccolta della valuta Norilir, che ci darà modo di usufruire dei distributori per potenziarci o cambiare arma secondaria e speciale.

Con i chip colorati possiamo tentare approcci diversi in maniera tale da rendere unica ogni scalata e, fidatevi, vale la pena sperimentare!

Una volta completata la prima scalata che fa da tutorial, sbloccheremo la possibilità di cambiare arma, tramite l’utilizzo di speciali Tavolette che rispecchiano l’anima di diversi personaggi, e la meccanica di hacking che ci offrirà potenziamenti permanenti (ecco perché Rogue-lite e non Rogue-like) in cambio delle perle che riceveremo come ricompensa per ogni assalto alla Torre, in questo modo aprendo il vero cuore di un gameplay dall’esperienza di gioco single player virtualmente infinita, a costo però forse di qualche passo indietro nel resto…

Buone fondamenta, ma costruzione scarna.

La Torre dell’Ordine di Splatoon 3 offre un’esperienza nuova per i giocatori, prendendo in prestito alcune meccaniche e situazioni delle precedenti Modalità Eroe della serie sono riusciti a trovare un modo ottimale per adattare il gameplay al genere Rogue-lite… l’unico problema è che si tratta unicamente di questo.

Tutto il lato narrativo gira completamente intorno al dare un senso a questa ciclo di sfide, che iniziano presto anche a diventare ripetitive, data la scarsa quantità di contenuti effettivi. Escluso il boss finale, sono solo tre i boss che si possono trovare nei piani centrali e dopo 5 o 6 assalti si è già potuto vedere circa tutte le sfide almeno una volta. Per non parlare del fatto che una volta sbloccato l’hacking la difficoltà di questo DLC cala a picco, diventando di una facilità allarmante per chi vuole puntare al completamento totale.

Completamento che non solo è molto ripetitivo, per i motivi sopracitati, ma non offrirà neanche alcuna ricompensa importante né a livello pratico né di trama, con quest’ultima tutta schiacciata nel primo assalto “vero” (dopo il tutorial) e poi veramente poco approfondita in quelli successivi, con qualche dialoghetto qua e là la qui importanza è misera.

Piano piano che proseguiremo con le diverse tavolette, potremo aprire gli sportelli di questo strano armadietto che ci forniranno altre tavolette, perle o delle pagine del “Diario di Nori” che, nonostante la bellissima estetica, in realtà approfondiscono ben poco la narrativa generale.

In conclusione quindi, la Torre dell’Ordine possiede delle ottime basi per essere una buona e molto divertente modalità Single Player, con delle musiche e un’estetica di qualità, marchio di fabbrica della serie ormai, ma la quantità di contenuti e approfondimenti è così scarna che, facendo i dovuti paragoni (che arrivano per forza alla mente dato che si pone come un sequel diretto con anche gli stessi personaggi) i pareri rischiano presto di crollare sotto l’ombra del suo predecessore OctoExpansion.

Se siete però curiosi di vedere in azione questo DLC senza alcun tipo di spoiler, potete dare un’occhiata alle prime ore di gioco provate in live-stream su YouTube.

  • Ottima alternativa single player
  • Sfide abbastanza divertenti
  • Dialoghi simpatici

 

  • Poca quantità di contenuti per un gameplay a ciclo
  • Trama poco approfondita
  • Difficoltà forse troppo bassa.

 

Kimer - Biografia

Un semplice Nessuno, videogiocatore di periferia. Nato durante la Bizarre Summer e cresciuto nella provincia di Milano in una relazione praticamente simbiotica con i videogiochi.

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