Pubblicato il 25/01/24 da Barbarossa

Rising Lords – Recensione

Medioevo in scatola (digitale)
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Rising Lords – Medioevo, esagoni e strategia

È finalmente da poco uscito dal suo periodo di Early Access Rising Lords, gioco indie sviluppato dallo studio Argonwood e pubblicato da Deck13 e Whispergames. Rising Lords è un gioco di strategia a turni ambientato nel periodo del Medioevo, dove vestiremo i panni di un giovane nobile che cerca di farsi valere nonostante la giovane età in un mondo spietato. Tutto questo viene presentato ai giocatori con lo stile tipico delle miniature medioevali, che si prestano molto al tipo di gioco che Rising Lords promette di essere. Tutto questo, però, con il twist dell’aggiunta di meccaniche prese direttamente dal mondo dei giochi da tavolo, come la gestione di un mazzo di carte associato alle proprie armate e il posizionamento su mappa esagonale.
Rising Lords, quindi, pare essere la somma di Medioevo, esagoni e strategia. Andiamo a vedere se gli addendi funzionano bene insieme!

Meglio non trovarsi nella linea di carica dei cavalieri!

Gameplay e comparto tecnico – Meccaniche solide, contorni spigolosi

Da grande amante di giochi 4X mi sono immediatamente trovato a mio agio con le meccaniche presentate da Rising Lords. Il mio consiglio è, ovviamente, quello di giocare lo scenario di tutorial, che agisce anche da preambolo della storia che, nonostante sia piuttosto banale e già sentita, è abbastanza godibile. La storia vi verrà servita su un piatto di muri di testo, ma vista anche la natura un po’ analogica del gioco, non dovrebbe essere un problema per i giocatori che si approcciano al titolo.

Rising Lords offre una profonda parte di gestione risorse e truppe, dandovi la possibilità di poter controllare tutte le informazioni grazie ad un efficace sistema di tooltip a schermo che, grazie solo al passaggio del mouse su una voce, aprirà una piccola finestra con dettagli aggiuntivi: questo genere di attenzioni al giocatore, in giochi di questa complessità, è incredibilmente apprezzata, specialmente agli inizi del proprio percorso. Raccogliere risorse e aumentare la popolazione vi darà accesso alla gestione di un vostro esercito che sarà formato da diverse tipologie di unità (da semplice popolano a cavaliere) che potrete dividere in squadroni, a seconda della battaglia che state per intraprendere. Da notare bene, però, che la creazione delle unità è limitata non solo dalla popolazione effettiva delle vostre città, ma anche dal numero di armi di un determinato tipo che avete creato… immagino che anche solo questo dato vi possa far intravedere quanto può essere profonda la tana del Bianconiglio.
Per coloro che non hanno intenzione di investire tempo nel seguire la gestione delle città potrete sfruttare il convenientissimo bottone “Auto-governo” che distribuirà per voi le razioni e doserà la tassazione dei vostri abitanti in base alle necessità, permettendovi di concentrarvi, magari, su come trasformare un particolare esagono di terreno in area coltivabile o in zona per l’allevamento.

Gestire un esercito richiede molte risorse

Non solo di gestione risorse vive il videogiocatore: in Rising Lords, infatti, una parte fondamentale del titolo sta nel saper gestire i combattimenti. La mappa esagonale, di forte ispirazione analogica, facilmente si presta a comprendere in maniera immediata il posizionamento, lo spostamento e l’interazione delle truppe. I vari terreni presenti sul campo di battaglia vi daranno vantaggi o svantaggi a seconda delle unità che vi posizionerete sopra, aggiungendo un livello di profondità tattica e strategica. A questo layer si aggiunge la gestione del mazzo di carte che avrete creato e destinato al vostro esercito. Attraverso il dispendio di punti esperienza, infatti, potrete creare dei mazzi di carte con delle azioni specifiche che vi permetteranno di guadagnare vantaggio in determinate situazioni. Starà quindi a voi capire come costruire il mazzo per le diverse situazioni che potreste venire ad incontrare: in caso di assedio, ad esempio, potreste preferire aggiungere carte che vi permettono di oltrepassare le palizzate mentre, al contrario, per una battaglia in campo aperto, potreste preferire carte che aumentano la priorità delle vostre armate per riuscire ad attaccare per primi. È piuttosto facile notare come ci siano moltissime scelte possibili e che ognuna di queste scelta è significativa per la riuscita dei vostro obiettivi.

Dal punto di vista grafico, Rising Lords non può ricadere nei canoni di valutazione classici: la sua direzione artistica è molto forte e conferisce al titolo un’aria molto medioevale, grazie alle sue illustrazioni miniate e ben dettagliate, anche se con animazioni molto limitate. Lo stile del gioco rimane, secondo me, uno dei suoi più forti punti di forza. Comparto audio piuttosto in linea con le aspettative, con una colonna sonora medioevale ed effetti sonori appena sopra la sufficienza.

Nonostante le sue meccaniche solide, Rising Lords ha anche dei contorni piuttosto spigolosi come la storia che, come vi anticipavo, non è particolarmente ispirata o gli indiscriminati picchi di difficoltà che la storia vi porta ad affrontare, quando anche sarete riusciti a gestire al meglio le vostre città.

Rising Lords – In cerca della Nobiltà

In definitiva, Rising Lords è un po’ come il suo protagonista: giovane, un po’ acerbo, in cerca della Nobilità, ma con tanta voglia di fare. È indubbio che chi ha sviluppato questo titolo l’abbia fatto con estrema passione e dedizione, vista anche la profondità del system design… ma purtroppo c’è bisogno di ancora un po’ di tempo prima che Rising Lords possa veramente brillare e prendere la corona. Ma sono una persona paziente, che vi consiglia di assicurarvi questo titolo se siete appassionati del genere o del periodo storico perché rimarrete sicuramente colpiti.

See you, Game Cowboys!

  • Direzione artistica azzeccatissima
  • Profondità tutta da scoprire

 

  • Storia poco ispirata
  • Story mode un po' sbilanciata

Barbarossa - Biografia

Game designer, ha un pallino per il gaming in tutte le sue forme: analogica e digitale. Non volendosi permettere di prediligere una tipologia sull'altra, accumula board games sugli scaffali di casa e video games negli hard disk.

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