Pubblicato il 10/11/25 da Jacopo Ambaglio

Football manager 2026 – recensione

Football Manager torna dall'anno sabbatico.
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Prima lo slittamento a primavera 2025, poi la cancellazione definitiva: l’annunciato passaggio a Unity di Football Manager è passato per una strada turbolenta, costringendo gli sviluppatori a prendersi un anno di pausa per passare direttamente al ventiseiesimo capitolo.
Un anno di pausa che più che portare grandi rivoluzioni al “core” del più famoso manageriale in circolazione ha più che altro visto un restyling completo di tutte le interfacce e, ovviamente, dei giocatori in campo, ma non in tutto ha centrato pienamente il bersaglio.

Football manager 2026 – Il passaggio a Unity

Football manager 2026 - unity

Lo sappiamo bene di star parlando di un gioco che fa della parte manageriale il suo fulcro, ma inutile nascondersi dietro un dito: una delle feature più attese del nuovo capitolo era il restyle grafico delle partite che finalmente si lascia alle spalle il goffo e datato motore grafico interno per appoggiarsi a Unity.
La situazione è migliorata? Beh, certo, ci mancherebbe. È migliorata di tanto? …Eh.
Nessuno penso si aspettasse le animazioni di EA FC, per carità, ma bisogna dire che dopo un anno di pausa qualcosina in più ce la si aspettava eccome. Certo, ora guardarsi la partita da tutte le angolazioni disponibili non solo è più piacevole, ma aiuta anche visivamente a capire come sta girando la squadra, chi sale troppo e chi troppo poco, come si inseriscono quelli senza palla, come si comporta chi la palla ce l’ha tra i piedi, ma le animazioni sono ancora parecchio incerte, gli stadi si assomigliano un po’ tutti e sui volti dei giocatori meglio stendere un velo.

L’interfaccia è stata ridisegnata in maniera abbastanza coraggiosa e moderna e sembra venire molto incontro a un approccio “touch”…anche troppo. Le prime ore di gioco le ho passate a perdermi con il mouse tra tasti che inizialmente sembrano molto intuitivi, ma che con le nuove sistemazioni fanno perdere ancora più click di prima per raggiungere determinate finestre. Fortunatamente un mini tutorial abbastanza esaustivo, che inizialmente parte sostanzialmente a ogni pressione del mouse, aiuta sia i neofiti che i veterani a prendere mano con la disposizione rivista. Col passare delle ore di gioco infatti… la situazione non migliora. 
È grave per un gioco che si basa sui menù. Dalle partite ci si aspettava un vero salto che non c’è stato? Va beh, pace, ma dopo 2 anni non ti puoi presentare con un UI del genere, trasformando il tuo principale punto di forza nel tuo peggior difetto.

Le vere novità

Anche sul fronte novità forse ci si sarebbe aspettato qualcosa in più, visto che sono sostanzialmente due: il calcio femminile e i moduli situazionali.
Del calcio femminile può fregarvene qualcosa come anche no, ma è sicuramente un’aggiunta divertente per intraprendere una carriera alternativa. Ottimo però com’è stata gestita l’aggiunta visto che si sta parlando di ben 14 campionati da 11 nazioni.
I moduli situazionali sono qualcosa che invece era attesissimo da anni… a dirla tutta è una di quelle cose che faceva strano non avere già da prima. Finalmente si potranno gestire 2 moduli contemporaneamente: un modulo in possesso palla e un modulo quando si deve difendere: insomma si potrà passare da un 4231 a un 352 a seconda di essere o no in possesso palla obbligando l’allenatore virtuale, anche in chiave mercato, a cercare inserimenti multiruolo per la squadra.

Ah, scusate, c’è anche una terza novità: le licenze. C’è tutta la serie B, c’è tutta la Premier, c’è tutta la LIGA, ma mancano Atalanta, Inter, Napoli, Milan e Lazio, cioè, capite che per un giocatore italiano non siamo proprio nel god tier.
Ok che la community di Football Manager è poderosa e questa situazione durerà un nanosecondo, ma non stiamo recensendo la community.

Football manager 26 squadra

Rivoluzione è una parola abusata.

Football Manager 2026 arriva sul mercato come un capitolo di transizione che doveva essere una rivoluzione.
Chiariamoci, il gioiellino di Sports Interactive rimane profondo e stratificato. Le aggiunte, seppur poche, sono di qualità: i moduli situazionali sono un vero passo avanti (in ritardissimo) e l’integrazione del calcio femminile è ben realizzata, ma è impossibile ignorare le due grandi, enormi ombre.
Il passaggio a Unity non è davvero quello che la community sperava. È un compitino, molto lontano da ciò che due anni di sviluppo lasciavano presagire e parlare di “bello e fluido” fa ancora sorridere.
La cosa più grave resta l’involuzione dell’interfaccia. In un titolo dove si passa il 90% del tempo a navigare tra statistiche, mail e schede giocatori, rendere questa navigazione più lenta, macchinosa e meno intuitiva è un errore quasi imperdonabile. L’estetica moderna non giustifica la perdita di funzionalità e immediatezza.
In conclusione va bene, facciamo finta che sia un capitolo di transizione, una prova per il motore grafico e vediamo come si evolverà la parte visiva con i prossimi anni, ma l’UI è da sistemare subito, c’è poco da dire.

  • Un passetto avanti grafico c'è stato...
  • le 2 novità sono molto gradite

 

  • ...Ma dopo 2 anni ci si aspettava di più
  • UI imperdonabile

Ipah - Biografia

Aspetta, faccio la presentazione standard da recensore navigato. Cresciuto coi videogiochi che quando ho cominciato io proprio levati, si giocava a Pong coi sassi. L'abilità videoludica di Faker unita al senso critico di Matt Preston.

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