Un grandissimo periodo per gli amanti dei survival, a distanza di pochi giorni dall’uscita di Palworld, un altro gioco survival si affaccia sul mercato: Enshrouded, sviluppato e distribuito da Keen Games che nonostante sia ancora in versione early-access è già nelle top vendite di Steam, sarà all’altezza delle aspettative?
Indice
Alzati, creatura della Fiamma
In un mondo di stampo fantasy ormai corrotto dall’abuso dell’Elisir, una sostanza dalle grandi proprietà magiche, il giocatore interpreterà un costrutto dalle sembianze umane, una creatura della Fiamma, in grado di sopravvivere nel mondo ormai devastato di Enshrouded.
Dopo la creazione del personaggio tramite un editor molto semplice e non troppo dettagliato, utilizzando il nostro avatar, risvegliatosi dopo un sonno lungo centinaia di anni, dovremo trovare una cura per il Regno della valle ardente, sovrastato da un manto di Nebbia causato dall’abuso di Elisir da parte degli uomini; all’interno della Nebbia si nascondono nemici non morti, belve soprannaturali e materiali rari.
La narrazione avviene per lo più tramite note sparse per il mondo di gioco, diari che ti raccontano di specifici eventi accaduti nel passato del mondo di gioco e arricchita grazie alla narrazione ambientale ben studiata dal team di sviluppo che riescono a coinvolgere il giocatore. Lo stampo decadente del mondo di gioco si nota fin dal primo momento, con la presenza di templi e costruzioni ormai fatiscenti e piene di ragnatele, i pochi sopravvissuti si danno al banditismo, con avamposti e trappole pronte a prendere di sorpresa i poveri malcapitati che cercano solo un riparo.

Il mondo è il mio parco giochi
Il gameplay di Enshrouded prende spunto da più titoli, un sistema di costruzione e crafting simile a quello di Valheim ma intrecciato da un buon albero delle abilità che possiamo trovare in molti titoli GDR, potendo specializzare il nostro personaggio nei più classici archetipi del genere: Guerriero, Ranger, Mago, Curatore e così via, grazie a punti abilità che si acquisiscono salendo di livello. Con questa funzione si potranno anche formare veri e propri party, grazie alla possibilità di poter aprire il proprio mondo di gioco ad altri giocatori, invitandoli per superare insieme le sfide più difficili.
Ciò che mi ha davvero colpito del gameplay è la sua immediatezza, grazie anche a missioni tutorial ben strutturate si riesce a comprendere lo scheletro del gioco dopo poco tempo e dopo la consueta raccolta di legna, rametti e pietra si è già in grado di costruire una prima abitazione di tutto rispetto, dotata d’illuminazione e comfort di tutti i tipi. Il sistema di costruzione mette a disposizione del giocatore sia progetti prefabbricati sia da la possibilità di poter costruire un cubo alla volta ciò che si vuole, potendo dar spazio alla lato architettonico che risiede in ognuno di noi.
La raccolta di materiale e il sistema di interazione con il mondo, realizzato tramite tecnologia Voxel, permette un’interazione senza precedenti, potendo modificare ogni singola parte del suolo calpestabile conservando comunque una certa credibilità di tipo fisico dando l’opportunità al giocatore più creativo di poter fare di tutto, dal creare una scala circolare per salire su una montagna, fino al creare la trappola più ingegnosa
Come ogni buon survival che si rispetti, l’esplorazione è parte fondamentale dell’esperienza. Una volta presa confidenza con il sistema di costruzione e di crafting, si potrà partire per l’esplorazione del Regno della Valle ardente, che in generale mi sento di promuovere, grazie anche alla densità dei punti di interesse sparsi per la mappa di gioco e i misteri che questi celano. Capita di trovare chiese, ormai abbandonate, che nelle loro profondità nascondono armi o materiali rari.
Il picco dell’esplorazione lo si raggiunge quando ci si addentra nelle zone avvolte dalla Nebbia, il nostro personaggio potrà sopravvivere solo per pochi minuti avvolto dalla Nebbia, costringendo il giocatore ad esplorazioni veloci oppure a dover distruggere il Nucleo da cui si genera questa misteriosa sostanza per liberare la zona ed esplorarla tranquillamente, solitamente i nuclei sono protetti da boss, dungeon oppure da puzzle ambientali.

Interessante la presenza anche di NPC da recuperare per la mappa, personaggi ancora addormentati in cripte presenti nel gioco che potranno essere evocati nei nostri rifugi per usufruire dei loro servigi: dal fabbro, con il quale potrai creare equipaggiamento avanzato, oltre che un rampino e un aliante per migliorare l’esplorazione, fino all’alchimista che sbloccherà oggetti magici.
Una scelta coraggiosa degli sviluppatori è stata anche eliminare qualsivoglia tipo di indicatore di fame, sete o sonno, cibarsi, bere o dormire serviranno solamente a fornire bonus passivi al personaggio, aumentandone la stamina, gli HP o altre statistiche.
Anche il combattimento risulta piuttosto curato, grazie ad un sistema di lock-on simil Dark Souls e la possibilità di colpire, schivare e lanciare incantesimi si può uscire anche dalle situazioni più intricate.
Comparto tecnico, dannato comparto tecnico
Come spesso accade, giochi di questo tipo vengono lanciati sotto forma di early-access con i relativi problemi. Purtroppo durante tutto il mio provato, il gioco ha sofferto di stuttering e di crash, non risolvendo il problema nemmeno selezionando la modalità massime prestazioni. Nonostante ciò, il livello di dettaglio è abbastanza soddisfacente, con un grafica che regala un gran bel colpo d’occhio e un’illuminazione che fa bene il suo lavoro, esplorare le lande avvolte dalla Nebbia è risultato tutto sommato divertente.

Enshrouded – Conclusione
Enshrouded è un survival molto rilassante che cerca di migliorare una formula ormai già consolidata negli anni, con le sue scelte coraggiose e un bel mix con meccaniche GDR è sulla buona strada per farsi amare anche da chi il genere survival non lo sopporta. Peccato per i problemi tecnici ancora da risolvere per i ragazzi di Keen Games.
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