Pubblicato il 21/02/23 da Sakurin

BLANC, La recensione

Una breve storia di amicizia e fiducia
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Fin dal primo annuncio ciò per cui Blanc ci aveva catturato era senz’altro la direzione artistica. Il gioco sviluppato da Casus Ludi e pubblicato da Gearbox infatti è interamente realizzato con uno stile grafico molto particolare che ricrea in 3D il tratto di una matita (il gioco è stato interamente disegnato a mano), anche per la palette di colori utilizzata che, come si evince anche dal logo, resta fissa sul bianco e nero.
Purtroppo però il bellissimo comparto stilistico non basta a far decollare il titolo, ma andiamo con ordine.

Dapprima diffidenti, i due protagonisti impareranno a collaborare e fidarsi l’uno dell’altro

TRAMA

Forse è proprio nella narrativa che troviamo la più grande pecca del gioco. Al titolo manca infatti quella profondità che invece abbiamo trovato per esempio in Rime. Qui non ci viene raccontata nessuna storia particolare, anche se si sente la volontà di mandare un messaggio che voglia sottolineare l’importanza dell’amicizia e della collaborazione per affrontare le situazioni. I due protagonisti, un cucciolo di lupo (rappresentato dal nero) e un cerbiatto (rappresentato dal bianco) si ritrovano allontanati dai rispettivi branchi nel rigido inverno in cui si svolge il gioco e , dapprima diffidenti l’uno dall’altro, si ritroveranno a dover collaborare per ritrovare i propri simili. L’avventura è divisa in 10 brevi capitoli, un viaggio di sola andata (il titolo purtroppo non offre variazioni o novità in caso di Nuovo gioco), che pongono il giocatore davanti a dei semplici enigmi ambientali e ad un’esplorazione del piccolo ma suggestivo mondo di gioco.
Nonostante la storia molto semplice e lineare, non mancherà comunque un coinvolgimento emotivo verso i personaggi che verrà ulteriormente sottolineato da una splendida colonna sonora.

GAMEPLAY

Il gioco non dà nessuna spiegazione particolare su cosa debba venir fatto e in che modo. Tutto è lasciato all’intuizione del giocatore, o forse meglio dire “dei giocatori”, al plurale, poiché il titolo è stato chiaramente creato per essere giocato anche in modalità cooperativa. Fin dai primi minuti di gioco, infatti, si capisce come Blanc si esprima al meglio in modalità multiplayer, anche se c’è la possibilità di giocarlo singolarmente. In single player, il controller sarà idealmente diviso in 2 lati (destra e sinistra) e ognuno controllerà uno dei 2 protagonisti. Giocato in coppia, invece, un giocatore si occuperà di guidare il lupetto e l’altro il cerbiatto.
I due protagonisti avranno pochi movimenti a loro disposizione: salto, galoppo e un tasto azione che varia tra i due. Il lupetto può usare i denti per tagliare corde o tirare oggetti, e grazie alla sua statura può arrivare in posti stretti e angusti, mentre il cerbiatto può spingere gli oggetti e fare da scaletta al lupetto, per permettergli di raggiungere luoghi a lui non accessibili.

Aiutandosi a vicenda, i due riusciranno a superare ogni ostacolo

COMPARTO TECNICO

Dal punto di vista strettamente tecnico, Blanc purtroppo non brilla particolarmente sotto diversi aspetti. Sebbene le brevi cutscene abbiamo un framerate settato sui 30fps, durante la partita si dimostra piuttosto altalenante, con picchi e cali poco giustificabili da un titolo che non punta neanche alla qualità grafica. Durante la nostra avventura, capiterà di dover interagire con IA che seguono o dipendono dai nostri movimenti che non sempre sono allineati in modo corretto ed efficace, col risultato troppo frequente di causare un po’ di frustrazione nella risoluzione di puzzle ambientali. Qualche problema anche sulla stabilità generale, che durante la nostra recensione ha causato alcuni arresti forzati nel mezzo della partita.
Spezziamo infine una lancia in favore della qualità del comparto sonoro, davvero ben integrato nel mondo di gioco, e che ci accompagna durante l’esplorazione con melodie da pianoforte e soli suoni e rumori naturali, un must per gli amanti del fattore asmr.

Alcuni puzzle potrebbero diventare frustranti per via di possibili bug di movimento

CONCLUSIONE

Blanc è un piccolo gioco con un grande potenziale. Sicuramente può essere apprezzato per il suo comparto artistico, ma non è da sottovalutare che il titolo, seppur breve e senza eclatanti colpi di scena, sappia intrattenere con una delicata compagnia lunga qualche ora, ed è sicuramente un gioco che vale la pena provare principalmente per la sua modalità cooperativa.

  • Comparto Stilistico suggestivo
  • Colonna Sonora coinvolgente
  • Da giocare Single Player con comandi 'splittati' o Coop Locale

 

  • Framerate altalenante
  • Qualche problema di ottimizzazione
  • Puzzle semplici ma a volte frustranti

Sakurin - Biografia

Laureata in Lingue Orientali e da sempre appassionata di tutto ciò che è Giappone. Nerd da una vita e gamer da ancora prima! Preferisce i jrpg, ma non disdegna giochi d'azione e picchiaduro.

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