Pubblicato il 23/09/21 da Barbarossa

Assassin’s Creed Valhalla: L’Assedio di Parigi

Eivor dai cugini d'Oltralpe. Croce o delizia?
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L’Assedio di Parigi – Alla corte di Re Carlo il Grosso

Dopo un congruo tempo d’attesa dall’uscita del primo DLC, L’ira dei Druidi, Assassin’s Creed Valhalla viene rinvigorito da nuova linfa narrativa. Eivor, infatti, questa volta sarà chiamata (esatto: una lei, nel mio caso) a dirimere questioni spinose in terra francese. Parigi sarà la meta della nostra eroina, che si troverà al centro di un intreccio abbastanza interessante, tra giochi di potere e missioni per guadagnare stima e fiducia, il tutto alla corte di Re Carlo il Grosso. L’Assedio di Parigi avrà le carte in tavola per dimostrarsi un miglior contenuto rispetto a L’ira dei Druidi, o continuerà sulla stessa strada tracciata, rivelandosi l’ennesimo “more of the same”? Scopriamolo assieme!

Gameplay e comparto tecnico – Nulla di nuovo sotto il sole

Togliamoci subito dalla testa che L’Assedio di Parigi possa apportare modifiche di conto al gameplay. Ci sono, a dire la verità, delle aggiunte peculiari a questo DLC, come le missioni dei ribelli. Purtroppo, però, non sono altro che una variazione sul tema dei contratti di assassino che potrete ampiamente ricevere durante la storia principale. Con queste missioni secondarie, però, avrete la possibilità di guadagnare dei punti Infamia da spendere per migliorare l’efficacia delle bande di ribelli, appunto, che vi potranno aiutare nel vostro peregrinare nelle terre d’Oltralpe. Insomma… non c’è nulla di nuovo sotto il sole di Parigi.

Carlo il Grosso… Prima del “pasticciaccio brutto”.

La storia in sé, invece, non è scritta male, e ho gradito come il team di sviluppo di mamma Ubisoft sia riuscito a dare spessore ai vari nuovi personaggi che andranno a costellare la trama di conoscenze di Eivor, riuscendo così a rendere interessanti le missioni (altrimenti un po’ ripetitive) che dovremo portare a termine per completare la preparazione dell’assedio. Più interessante, invece, vedere come le nostre missioni secondarie, se portate a termine, avranno ripercussioni su come saremo in grado di eliminare i nostri obbiettivi, aggiungendo un livello di spettacolarità agli assassinii che compiremo.

Altro punto da non sottovalutare, a mio parere, è il fatto che Parigi non sarà l’unica città da visitare durante le nostre scorribande, ma potremo muoverci anche in altre zone della Francia, ovviamente non estese come i territori del gioco base ma che sicuramente ci terranno un po’ impegnati.

L’Assedio di Parigi – Buoni contenuti

In definitiva, Assassin’s Creed Valhalla: L’Assedio di Parigi ci offrirà fino a 15 ore di gioco che, per quanto non particolarmente innovative, sapranno tenerci interessati e ci faranno vivere delle belle avventure in terra francese. Se il secondo album è sempre il più difficile, nella vita di un artista (cit.), di sicuro questo secondo DLC ha fatto meglio del primo, offrendoci buoni contenuti e un ragguardevole tempo di gioco.

See you, Game Cowboys!

  • Aree esplorabili piuttosto estese
  • Storia interessante

 

  • Nessuna vera novità lato gameplay

Barbarossa - Biografia

Game designer, ha un pallino per il gaming in tutte le sue forme: analogica e digitale. Non volendosi permettere di prediligere una tipologia sull'altra, accumula board games sugli scaffali di casa e video games negli hard disk.

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