Pubblicato il 09/05/23 da Jacopo Ambaglio

Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp – Recensione

Ripulire il GBA facendolo davvero bene
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Oggi parliamo di Advance Wars 1+2: Reboot Camp, il remake dei classici giochi per Game Boy Advance, Advance Wars e Advance Wars 2: Black Hole Rising. Da fan del genere (e giocatore dei capitoli originali) ho accolto abbastanza piacevolmente la notizia di queste remastered affidate a WayForward, casa dal nome non così altisonante, le cui opere più famose sono forse la serie di Shantae e la remastered di Ducktales (?). Dubbi? Certo, ce n’erano, ma sono stati spazzati via nel giro di 15 minuti di gioco.
C’è da aggiungere che, se vi ricordate, quando era già tutto pronto per il lancio è scoppiata la guerra in Ucraina e c’è stato l’ultimo grande posticipo del titolo che, vista l’ambientazione, sarebbe uscito in un periodo davvero infelice.

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A long time ago

“Le schermaglie tra i due paesi confinanti, Orange Star e Blue Moon, sembravano relegate al passato. Almeno fino al giorno in cui Blue Moon non ha deciso di sferrare un attacco senza preavviso. Tu guiderai gli ufficiali comandanti di Orange Star (Andy, Max e Sami) alla difesa del loro territorio.”

La trama di Advance Wars è sostanzialmente tutta qui: una guerra cominciata in difesa che si allargherà man mano che proseguiremo con le missioni, coinvolgendo altri eserciti, in una storyline molto lineare nel primo capitolo che si va poi a dipanare leggermente in Black Hole Rising.
Con Advance Wars, Intelligent Systems ha voluto un po’ alleggerire e semplificare l’esperienza fatta con la loro saga più famosa, Fire Emblem, ma attenzione, alleggerire e semplificare facendolo bene, non banalizzando. Sebbene le unità (tolti distanza di spostamento e rapporti di forza/debolezza tra loro) siano infatti tutte molto simili, è il design delle mappe a donare una profondità strategica non indifferente, grazie a barriere naturali, punti strategici da conquistare e diversi tipi di copertura da tenere in considerazione mentre si sposta ogni truppa. Per il resto, siamo davanti ad uno strategico a turni molto classico nel quale muoveremo tutte le nostre truppe una volta, per poi lasciare spazio ai movimenti del nemico, un turno ciascuno.
Non sono state aggiunte nuove meccaniche al gameplay né sono state aggiunte nuove unità: Advance Wars 1+2: Reboot Camp da questo punto di vista è 1:1 con i 2 titoli originali, cosa che andrebbe anche bene visto che la sua forza stava anche nella sua semplicità. Ma a questo punto si sarebbe potuto inserire nel progetto anche Advance Wars: Dual Strike dove effettivamente si era vista qualche novità in più (capisco la difficoltà di convertire da ds, comunque).

Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp – 3d, anime, fastforward

Parlando di grafica, il lavoro fatto da WayForward è spaventoso, altro che ripulitura dei vecchi assetsReboot Camp è stato rifatto in 3d da zero e il mantenimento del fascino dei capitoli originali rasenta la perfezione, con qualche aggiunta davvero gradita come le cutscene in stile anime all’attivazione dell’abilità speciale dell’ufficiale in comando dell’esercito.
Ecco, colgo l’occasione delle cutscene sulle abilità per fare una precisazione: bellissime la prima, la seconda, magari anche la terza volta che le vedete, ma dalla quarta in poi già vorreste skipparle, cosa che non potrete fare, a differenza degli spostamenti delle truppe e delle animazioni di battaglia, fortunatamente velocizzabili e saltabili.

Ma di novità non ce ne sono proprio? Certamente sì.
La sala grafica è probabilmente la chicca più interessante del pacchetto: un vero e proprio editor di scenari per creare da zero la propria missione e giocarla contro altri giocatori sia in locale che online.
Oltre alla sala grafica e all’ovvia campagna, abbiamo anche “sfida” e “battaglia”, rispettivamente delle mappe predefinite dove ci si può sfidare con gli amici e una serie di scenari alla ricerca del punteggio più alto. Nota di merito va alla modalità hotseat con la possibilità di sfidarsi in multiplayer usando una sola Nintendo Switch, passandola di mano alla fine del proprio turno, possibilmente senza farsi sbirciare il posizionamento delle truppe nascoste da un’eventuale fog of war.

  • Ottima remastered
  • L'editor è una grande new entry
  • Fascino degli originali mantenuto e migliorato

 

  • Già che c'eravamo ci sarebbe stato bene Dual Strike

Ipah - Biografia

Aspetta, faccio la presentazione standard da recensore navigato. Cresciuto coi videogiochi che quando ho cominciato io proprio levati, si giocava a Pong coi sassi. L'abilità videoludica di Faker unita al senso critico di Matt Preston.

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