Pubblicato il 13/04/15 da Neko Polpo

Superati i trentamila visitatori per il PLAY di Modena

Niente fumetti, ma solo le mille sfaccettature del gioco per il PLAY di Modena, una fiera che è partita nel 1985 con il nome di ModCon e che si è evoluta fino a diventare l’evento ludico più importante sul suolo italiano. Più di trentamila persone di tutte le età hanno infatti partecipato al Festival del Gioco, circondati da giochi da tavolo, di ruolo, dal vivo, storici e anche digitali. Noi di Pixel Flood l’abbiamo girata, osservata e vissuta in questo weekend.

Tra le cose che ci hanno colpito, c’è sicuramente la nuova presenza di Rimini Escape, gioco in cui un gruppo di persone dovrà fuggire da una stanza piena di enigmi. Un attività già diffusa negli Stati Uniti, che prende ispirazioni dalle avventure grafiche e dalle Escape Room nello specifico (se state leggendo questo articolo è solo perché sono riuscito ad uscirne).

Parlando della zona videoludica, le postazioni per i tornei di League of Legends, Dota 2, Starcraft 2 e World of Tanks facevano compagnia ai più immersivi Star Citizen e Racecraft, del team italiano Vae Victis. Ma i videogiochi non si fermano qui, e non sorprende la presenza di Giochi Uniti e del gioco da tavolo di The Witcher, di imminente uscita (di cui abbiamo già recensito la versione digitale e non vediamo l’ora di provate quella analogica in maniera approfondita), insieme ad altri importanti nomi dell’editoria ludica italiana come Asterion, Ghenos Games, Red Glove e Cranio Creations. Un evento che raccoglie insieme sia i nomi già affermati da tempo, sia i nomi in crescita del gioco da tavolo e di ruolo.

PLAY The Witcher 3
Il gioco da tavolo di The Witcher, edito da Giochi Uniti.

Numerosi tavoli di dimostrazioni erano disponibili per gli editori del gioco di ruolo moderno di Coyote Press, Dreamlord Press e Narrattiva, vicini a sistemi di gioco più tradizionali come Numenera, Savage Worlds, i regolamenti di Limana Umanita, i giochi di Mini G4m3s StudioUrban Heroes. Oltre al gioco di ruolo da tavolo, è obbligatorio segnalare la presenza delle realtà di gioco di ruolo dal vivo con realtà tradizionali del calibro di Camarilla Italia, Cybermasters e GRVItalia, oltre al baluardo dei freeform nell’area del Salotto del Freeform.

Ma l’evento non presenta solo giochi fini a sé stessi: l’area PLAY Research, curata da Maresa BertoloEnnio BilanciniFrancesca CorradoAndrea Ligabue, vuole essere il punto di partenza per un associazione incentrata sulla promozione, divulgazione e ricerca sul gioco e la teoria dei giochi. Lo spazio ha presentato anche alcuni progetti di tesi del corso di Game Design del Politecnico di Milano e prototipi di altri autori.

PLAY si è riconfermato un evento sul gioco a 360°, racchiudendo una volta all’anno giocatori di ogni tipologia ed età: un baluardo che diffonde la cultura ludica all’interno di una nazione che purtroppo vede ancora troppo spesso il gioco come un “attività infantile”. Questo evento è un passo avanti, e il numero di visitatori conferma che la direzione è quella giusta. Non possiamo quindi che attendere l’edizione 2016.

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