Dopo Demon Slayer, giunge alla fine anche La locanda di Yuna con il capitolo 209.
Leggendo il manga italiano si era notato che la Locanda di Yuna si stava dirigendo verso la fine, ma mi sarei aspettato qualche capitolo in più visto il discreto successo.
Si nota un deciso cambio di strategia, negli ultimi anni, da parte della storica rivista Shonen nipponica, che non spinge più come prima allo sfinimento determinati prodotti che fanno registrare numeri alti.
L’abbiamo visto, appunto, con Demon Slayer, lo stiamo vedendo con La locanda di Yuna e lo vedremo tra pochissimo con l’ottimo Promised Neverland, del quale è stata già annunciata la fine.
Un cambio di rotta, lasciatemelo dire, da me ben accolto.
La locanda di Yuna
Ghost Inn tratta delle (dis)avventure di Kogarashi, un ragazzo dotato di grandi poteri spirituali che, nel suo peregrinare alla ricerca di una casa e un lavoro, si imbatte in una locanda un tempo rinomata per le sue terme.
Yuragi, la suddetta locanda, è a buon mercato a causa di uno spirito che la infesterebbe da tempo. Non c’è problema per Kogarashi, da sempre posseduto da una grande varierà di spiriti e che ha deciso di diventare un esorcista. A suon di pugni, con cui purifica gli spiriti intrappolati nel mondo reale.
Lo spirito in questrione è però una ragazza e Kogarashi non ha assolutamente intenzione di colpirla, ma anzi diventa suo amico e farà di tutto per aiutarla a risolvere le questioni in sospeso che la lasciano ancorata sulla terra.
Insieme alle altre bellissime abitanti della locanda:
- Saigiri la kunoichi stermina demoni
- Yaya l’ospitante dello spirito di un Dio gatto
- Nanko l’oni mangaka
- Chitose, la padrona di casa nonche spirito in grado di manipolare la fortuna
vivrà una vita che di tranquillo non ha proprio nulla.
Uno slice of life ecchi senza troppe pretese che mi stava divertentendo parecchio, sono abbastanza dispiaciuto.
P.S. La opening della locanda di Yuna di Luna Haruna spacca.