Pubblicato il 28/11/16 da Jacopo Ambaglio

Roccat Skeltr – Telefono chiama, tastiera risponde

Roccat è tanta roba, e ok. Sì, dico “tanta roba” perché “ehi, parliamo di cose da gamers, siamo gggiovani e parliamo gggiovane“. Vi abbiamo già snocciolato la Razer Blackwidow X Chroma che woah, capiamoci, è un nome talmente altisonante che apri il link e tipo ti si scioglie la faccia come se bevessi dal Graal sbagliato.

La Roccat Skeltr è molto diversa. Con questo non voglio dire che sia meglio o peggio, è semplicemente diversa, nel vero senso della parola, ed è proprio per questo che è così interessante; sempre per questo, quando mi è capitata sotto gli occhi cercando qualche “tastiera con un sacco di lucette” (sì, lo dico senza alcuna vergogna! Adoro le cose piene di lucette!), l’unica mia reazione sono stati occhioni luccicanti e un “OMMIODDIO, LA VOGLIO”. Fu così che Babbo Natale Roccat ce la mandò e fu così che mi rese un bimbo estremamente felice perché sì, è piena di lucette e perché sì, questa tastiera è una bomba. Ok, calma, per essere una bomba è una bomba, ma è una bomba atomica o semplice dinamite? Questo dipende da cosa vi serve.

Massiccia e lucettosa, fa la sua figura.
Massiccia e “lucettosa”, fa la sua figura.

Eppure la prima cosa che salta all’occhio non è il design o quel qualcosa che la rende unica. La prima cosa che salta all’occhio è la combinazione “tastiera a membrana + prezzo”. Centosettanta euro per una tastiera non meccanica? Può sembrare strano al primo impatto, ma basta addentrarsi tra le features che offre per capire che siamo davanti a una periferica unica nel suo genere, ed è proprio con queste nuove funzionalità che Roccat spera di giustificare un prezzo riservato, solitamente, alle tastiere meccaniche da gaming di fascia alta.

La Skeltr si presenta in modo abbastanza classico, con un design che non si discosta troppo dalle tastiere che siamo abituati a vedere in tutte le case, tranne che per 5 tasti macro sulla sinistra, 3 tasti (T1, T2, T3) sotto la barra spaziatrice e 2 canali alle estremità illuminate da 4 led ai quali potremo cambiare colore, che vanno a creare un bell’effetto “astronave” guardando la periferica nella sua interezza. La parte alta della scocca riguarda proprio le funzioni per le quali questa recensione avrà un buon numero di parole: due tasti in alto a sinistra dedicati alle funzionalità telefoniche, due tasti in alto a destra dedicati alla connettività bluetooth e alla messaggistica, un canale rivestito in gomma ben evidente, 2 entrate jack per microfono e cuffie, un’altra entrata audio dedicata al telefono e una porta usb per farci un po’ quello che volete, ma vedremo che anche lei è pensata più che altro per le funzionalità relative al vostro smartphone. A tutto questo va aggiunto un poggiapolsi removibile con un “ROCCAT” accompagnato dal logo in rilievo che si presenta davvero bene.

Lights everywhere.
Lights everywhere.

La tastiera si collega al PC tramite ben 4 cavi (di ottima fattura): un cavo usb per l’alimentazione della tastiera, una seconda usb per alimentare la presa usb sul retro e i jack per le cuffie che verranno poi collegate direttamente alla tastiera stessa. Ora colleghiamo il telefono… Sì, a scriverlo sembra complicato, ma dopo qualche secondo di smarrimento risulta tutto abbastanza intuitivo. Dicevamo, colleghiamo il telefono: appoggiamolo nel canale gommato e colleghiamo il cavetto audio. Prima di procedere vorrei fare una precisazione: in questo passaggio entra in gioco la porta usb con la quale, come anticipato, potete farci un po’ quello che volete, ma, come fa intuire la cavetteria presente nella confezione, serve principalmente a sostituire il collegamento tra cellulare e PC. Per quanto riguarda il trasferimento di dati e immagini, l’ho trovato parecchio comodo; per quanto riguarda la ricarica, invece, non riesce a sostituire il normale caricabatterie a muro, ma mantiene bene il livello di batteria mentre lo usate insieme alla Skeltr.

Ecolla nel suo insieme.
Eccola nel suo insieme.

Bene, cosa possiamo fare ora? Stiamo giocando a qualcosa e ci arriva una telefonata… Boom, clicchiamo sul tastino con la cornetta e le cuffie switcheranno alla funzione telefono. Stiamo giocando e ci arriva un messaggio su Whatsapp, Telegram o MessengerBoom, tastino in alto a destra e la tastiera scriverà sul cellulare invece che sullo schermo. Potremo “semplicemente” fare tutto ciò senza neanche toccare il telefono. Non ho ancora trovato un’app che non sia compatibile con la feature di scrittura su cellulare, e prendere appunti sui giochi con la pressione di un semplice tasto è davvero comodo.

ROCCAT Swarm è il pannello di controllo che ci permette di gestire tutte queste cosine e molto altro: la velocità di ripetizione dei tasti, il ritardo, persino l’effetto sonoro che restituirà la vostra uscita audio alla pressione (questa sì, è una tamarrata al 100%, ma è parecchio divertente) e ovviamente i colori dei led con una svariata scelta di effetti, ma non è presente l’illuminazione differenziata per ogni tasto; la scelta di effetto/colore influenzerà tutta la tastiera. La versione del software su cellulare invece ci permette di fare altre svariate cose: trasformare il telefono in un telecomando per video e musica, cambiare velocità, luminosità ed effetto dei led della tastiera e tenere sotto controllo talmente tante cose (temperatura, flusso dati, ecc.) che vi invito a dare un’occhiata alla galleria dove vi metterò ogni screenshot fatto direttamente dal mio P9 così da non dovervi elencare tutto. L’app ROCCAT Swarm scansionerà persino i giochi che avete installato sul PC per avviarli con un semplice tocco, ma ho notato che non funziona con i software installati tramite Origin e Battle.net.

ROCCAT Swarm può sembrare complicato, ma in realtà è abbastanza intuitivo.
ROCCAT Swarm può sembrare complicato, ma in realtà è abbastanza intuitivo.

Cosa possiamo dire, per concludere? A questo prezzo, se cercate una tastiera esclusivamente per il gaming, ovviamente vi indirizzerei su una meccanica, ma se cercate qualcosa di nuovo e vi attirano queste interazioni tastiera/smartphone è assolutamente imperdibile. ROCCAT Swarm non è il software più intuitivo del mondo, ma è seguito e in continuo aggiornamento, così come l’app a lui correlata, e dopo un po’ di smanettamento avrete davvero tutto sotto controllo, dalla creazione di macro personalizzate allo switch rapidissimo tra i profili che avrete creato per ogni gioco. La comodità nella scrittura è innegabile, i tasti rispondono benissimo, l’illuminazione è perfetta e le incisioni dei caratteri sono davvero curate. Il layout americano può lasciare inizialmente storditi, ma devo dire che mi ci sono abituato davvero in due o tre giorni senza aver mai avuto esperienze precedenti.
Vi lascio con una gallery per esplorare tutte le sue funzioni!

premi-skeltr

  • Confortevole
  • Solida e di ottima fattura
  • Eccezionale connettività con lo smartphone

 

  • Abbastanza costosa per una membrana
  • Niente layout italiano

Ipah - Biografia

Aspetta, faccio la presentazione standard da recensore navigato. Cresciuto coi videogiochi che quando ho cominciato io proprio levati, si giocava a Pong coi sassi. L'abilità videoludica di Faker unita al senso critico di Matt Preston.

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