Pubblicato il 19/12/16 da Neko Polpo

Game of the Year 2016 – Speciale

Il 2016 è stato un anno abbastanza intenso per il mondo videoludico. L’annuncio di Nintendo Switch, l’arrivo sul mercato delle nuove console high-end e soprattutto il debutto ufficiale della VR hanno stuzzicato le menti (ed i portafogli) dei giocatori di tutto il mondo. Come se non bastasse è stato anche un ottimo anno per quel che riguarda i titoli usciti, indifferentemente che si tratti di grossi blockbuster, nuove IP, sorprendenti indie o leggendari vaporware. Prima di affrontare un 2017 che si preannuncia altrettanto esaltante abbiamo deciso di riproporre la nostra canonica lista dei nostri tre personalissimi Game of the Year, conditi da un titolo bonus giocato (ma non necessariamente uscito) nell’ultimo anno. Non mancherà inoltre qualche imbucato dalla nostra sezione tabletop. Buona lettura!


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Aymeric

 

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Final Fantasy XV
Recensione

Sarò sincero: non gli avrei dato due soldi e, probabilmente, leggendo le recensioni dei vari colleghi nemmeno l’avrei comprato, ma una volta giocato me ne sono innamorato. Avrà le sue falle, non sarà l’Action RPG migliore di tutti i tempi, ma sono anni che non passo ore su un gioco come le ho passate su questo Final Fantasy. Complice anche la vita lavorativa che mi permette sessioni di gioco prolungate, ci ho speso ore di sonno procedendo con la main quest ma soprattutto viaggiando senza meta per scoprire cosa Eos avesse in serbo per me. Certo, alcune fasi non sono l’apoteosi del game design, ma per una manciata di ore sulle 60 giocate posso anche chiudere un occhio.

 

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Overwatch
Recensione

Di sicuro uno degli FPS che ho giocato di più in tutta la mia vita. Basti pensare che gli altri shooter che ho giocato così tanto sono stati il primissimo Doom e i tre Bioshock, e qui stiamo parlando di un FPS strettamente multiplayer online. Con le sue modalità, i suoi eroi, la cura del dettaglio tipica di Blizzard e soprattutto la lore che ci hanno costruito attorno, Overwatch è uno dei giochi che più mi han stregato durante l’anno, anche a livello di meta-gioco.

 

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Pokémon Sole & Luna
RecensioneSpeciale

Che Pokémon sia una delle mie passioni sin da quando ho varcato per la prima volta la soglia della prima media lo sanno un po’ tutti, ma c’è da dire che la serie, dai tempi della recente sesta generazione, aveva iniziato un po’ a deludermi. Pokémon Sole & Luna, al contrario, ha rimescolato le carte in tavola, portando sul mio New 3DS un mondo vivo, colorato, NUOVO. Via le palestre, via le meccaniche vetuste come le MN: questo episodio ha avuto il coraggio di fare il passo avanti che aspettavo da tempo e ha riacceso la mia voglia di saperne di più sul futuro della serie.

 

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*Bonus* Final Fantasy XIV: Heavensward *Bonus*
Trailer

Ho provato molti MMO nella mia vita da giocatore, passandoci mesi del mio prezioso tempo, ma nessuno mi ha mai tirato dentro quel vortice di perdizione e spesa costante in cui finiscono i giocatori canonici del genere. Non posso dire lo stesso di questo Final Fantasy, e il mio Nickname lo dimostra. Ho ripreso in mano il mio vecchio account (creato durante la beta su PS3 anni fa ormai), deciso di dargli una possibilità giocandoci con la mia ragazza e un amico e, niente, è diventato un rituale quotidiano. Il suo sistema di gestione personaggio, basato sul cambio della classe in base all’arma equipaggiata, è quello che mi ha convinto di più. Il non avere più la necessità di creare mille personaggi diversi per mille classi diverse ha agevolato la mia discesa verso l’oblio (e accorciato considerevolmente i tempi di attesa per entrare nei dungeon, potendo passare liberamente da DPS ad healer, ad esempio). Ora attendo con impazienza la patch di gennaio per procedere con la storia principale e poi via, si parte verso Ala Mhigo in estate.


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Cathoderay

 

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Final Fantasy XV
Recensione

Sono vecchio, proprio nelle sinapsi intendo, oltre che nel fisico. Odio i giochi a turni, i gdr giapponesi, di base odio i vari Final Fantasy e l’idea di leggermi pagine di dialoghi tra un ATB e l’altro sono una delle cose più vicine a spararmi in un piede esistenti al mondo. Poi, tra Gamescom e annunci vari, provo più volte l’ultimo capitolo di Square Enix in ambito di fantasie finali con le stesse aspettative di sopravvivenza di un dodo e con quel mezzo sorriso ogni volta che increspa il labbro del tipo “però non me lo aspettavo”. Esce il gioco, arriva in redazione e non ho ancora capito come sia possibile ma me ne innamoro. Rendiamoci conto che per me avere 20 ore di gioco ad un JRPG è più o meno come obbligarmi ad ascoltare del jazz per più di un’ora: siamo vicini al miracolo. Final Fantasy XV non è privo di difetti ma è fresco, cerca davvero di staccarsi dagli altri giochi della serie e di conquistare il cuore di chi non si è mai approcciato a questa saga; il mood del viaggio, gli amici, le cose belle e quelle brutte si incastrano perfettamente, nonostante alcuni momenti di panico nella sceneggiatura.

 

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Dark Souls 3
Recensione

Terzo capitolo del gioco del male ma che in realtà è il gioco dell’amore vero di From Software, che decide di dire basta buttando dentro un quantitativo di feels, citazioni e lacrime assortite da tutti i giochi precedenti della saga, compresi Demon Souls e Bloodborne. Bello complesso e di ampio respiro, Dark Souls 3 è una sfida meravigliosa per ogni giocatore che si rispetti. Non giocarlo è crimine puro e nessuno dovrebbe privarsi di una cosa cosi bella, videoludicamente parlando. Qualche difettuccio dietro l’angolo c’è, complice un frame rate ancora ballerino sulle console ed un DLC intensissimo ma davvero molto corto, ma nonostante questo vi esorto ad andare a salvare la fiamma. Non siate tizzoni codardi! Dopotutto la morte in Dark Souls è solo parte del viaggio, del viaggio e del viaggio.

 

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Uncharted 4
Recensione

La fine di un ladro è un bellissimo viaggio che, con il suo ritmo terribilmente incalzante, rappresenta un degno finale per una serie come Uncharted (almeno per ora). Parla di perdita e di rassegnazione, ma anche di come un uomo debba essere se stesso fino alla fine. Nathan Drake raggiunge il Dottor Jones come simbolo di avventura per eccellenza nel mio personale immaginario: affronta ogni avventura senza mai guardarsi indietro, nonostante questo comporti sacrifici e perdite per arrivare al tesoro bramato da sempre, e lo fa a pistole spianate e con quel sorriso sornione che anche noi vorremmo avere sempre stampato in faccia. Se arrivati a leggere qui non vi sentite convinti, sappiate che Uncharted 4, oltre ad essere un ottimo action con una bella trama, è uno dei giochi con la grafica più bella che ho visto durante questo 2016, fattore che sulla console di casa Sony non guasta mai.

 

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*Bonus* Starcraft 2 – Legacy of the Void *Bonus*
Recensione

Il terzo capitolo di Starcraft 2 chiude il cerchio. Lo fa in un modo meraviglioso e fantastico, facendo solcare una lacrima solitaria sul volto dei giocatori che hanno affrontato tutte e 3 le campagne dell’RTS di Blizzard. Personalmente trovo che le campagne di Starcraft 2 siano già un motivo più che sufficiente per giocare questo bellissimo strategico, se ci aggiungiamo poi la storia che si porta dietro, le tante modalità multiplayer ed i personaggi di un certo spessore non posso che consigliare di giocarvi la storia tutta di un fiato e poi lanciarvi nel multiplayer. Anima immortale di un genere che sta sparendo.


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Dan

 

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Final Fantasy XV
Recensione

Si, è un gioco menomato. È un gioco stravolto da anni di produzione lenta e ponderosa, a cui sono stati strappati di dosso i temi della Fabula Nova Crystallis (lasciando buchi mostruosi), ma nonostante tutto è un titolo tecnicamente superbo. Togliete la storia, e godetevi le corse sui Chocobo, le lotte contro mostri enormi, gli attacchi combinati. Prendete Final Fantasy XV ed immaginate come sarà il remake di Final Fantasy VII. Manca poco.

 

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Dark Souls 3
Recensione

Primo dei Souls in esclusiva per le console di nuova generazione, Dark Souls 3 conclude degnamente la saga con una serie di ambientazioni e boss fight memorabili (sfatando il mito che i nemici umanoidi siano noiosi): dal Nameless King alla Soul of Cinder, da Archdragon Peak alla Boreal Valley, Dark Souls 3 rappresenta l’apice “scenografico” della serie.

 

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Attack on Titan: Wings of Freedom
Recensione

Diversi personaggi, stats, level up, equipaggiamenti e creazione di oggetti. Azione perfettamente bilanciata fra adrenalina e tattica.  In un momento in cui il manga prende una piega più riflessiva approfondendo la lore e l’ambientazione a suon di mindfuck (mentre l’anime ancora non si vede all’orizzonte), Wings of Freedom è -il- gioco di Attack on Titan che stavamo aspettando per ritornare alle origini della serie, sfoderare lame rotanti e mordersi le mani.

 

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*Bonus* Chrono Trigger: Crimson Echoes *Bonus*
Pagina Wikipedia

Una delle gioie dell’emulazione sono le traduzioni di prodotti mai arrivati in lingua inglese (come Mother 3) e le ROMhack. Chrimson Echoes è una ROMhack di Chrono Trigger, e rappresenta l’ambizioso tentativo di colmare il divario fra gli eventi del gioco principale e del suo seguito spirituale Chrono Cross. Riprendere le gesta di Chrono, Marle, Magus e tutti gli altri è stato per me un grande piacere.


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Daniele Di Rubbo

 

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The Forgotten
Pagina Kickstarter

Questo larp americano ci mette per alcune ore (la durata della partita varia a seconda della modalità di gioco) nei panni di alcuni civili che tentano di sopravvivere a forza di stenti durante una guerra che sta dilaniando il loro Paese. Se vi sembra semplicemente la versione dal vivo di This War of Mine è perché quel videogioco è una delle sue fonti di ispirazioni fondamentali. È molto basato sull’atmosfera e ha anche una colonna sonora dedicata da mettere su mentre si gioca. Insomma: da provare!

 

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Lovecraftesque
Pagina Kickstarter

Chi è appassionato di giochi di ruolo e di storie d’orrore-weird, come quelle scritte da Howard Phillips Lovecraft, non ha molti giochi tra cui pescare che permettano d’immergersi davvero quel tipo di vicende. Invece Lovecraftesque è esattamente ciò che quegli appassionati aspettavano da anni: ci permette di giocare le atmosfere, i protagonisti e gli archi narrativi che i giochi sui Miti di Cthulhu ci hanno sempre promesso.

 

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Undying
Pagina Kickstarter

Di giochi di ruolo sui vampiri ce ne sono a tonnellate. Tuttavia, Undying è il primo che mi abbia stupito per come riesce a raggiungere esattamente i suoi obiettivi dichiarati. Si tratta di un gioco diceless in cui si interpretano dei Predatori immortali che lottano attraverso i secoli per affermare il proprio Status e mantenere la propria Umanità. Se vi sa di già visto, credetemi: non avete mai visto qualcosa di fatto tanto bene!

 

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*Bonus* Sweet Agatha *Bonus*
Pagina RPGGEEK

Questo gioco di ruolo per due giocatori dai toni post-moderni è stato introvabile per anni, a causa delle copie esaurite e dei costi di produzione proibitivi (era tutto stampato su carta fotografica di alta qualità!). Uno dei giocatori vestirà i panni del protagonista nella sua ricerca della Dolce Agatha, una donna incantevole e struggente al tempo stesso, scomparsa dalla sua vita lasciando un vuoto incolmabile. Passerete una sera cercando di arrivare a capo del mistero che avvolge Agatha e, forse, scoprirete anche qual è il mistero che avvolge voi stessi.


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Edoardo Fusco

 

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Inside
Recensione

Sorpresa del 2016, il successore spirituale di Limbo ha reso giustizia surclassando l’opera prima dei Playdead senza stravolgerne le meccaniche di base ma giocando su altri aspetti: il level design e l’atmosfera. Ormai va di moda “non raccontare” storie nel mondo dei videogiochi e Inside fa proprio questo: vi mette davanti a scenari incredibili, vi fa subodorare qualche stralcio di storia e quando siete arrivati alla fine, contenti ma anche scioccati e provati, vi da il calcio nello stomaco finale. Capolavoro dalla breve durata, ma dall’intensità incredibile.

 

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Fire Emblem: Fates
Trailer

Dopo Fire Emblem: Awakening era difficile poter fare di meglio in campo strategico, sul portatile di casa Nintendo, eppure Intelligent System ce l’ha fatta. Ha saputo infatti confezionare un doppio capitolo che prende sagacemente i punti forti di tutta la produzione precedente e la modernizza, con un setting diverso (soprattutto nella campagna Birtright), alcune nuove meccaniche e una personalizzazione che permette a qualunque tipo di giocatore di avvicinarvisi. Tra Conquest, Birthright e Revelation, che mostrano tre diverse facce dello stesso conflitto, ci troviamo di sicuro davanti al più longevo, meglio realizzato e coinvolgente capitolo della saga.

 

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Odin Sphere: Leifthrasir
Recensione

Remake dell’omonimo titolo per PS2 del 2008, Leifthrasir costituisce una versione riveduta e corretta di un gioco che già in molti ritenevano un capolavoro. Non solo la grafica in HD rende giustizia ad un comparto artistico ispirato, ma anche il combat system migliorato rende questa versione uno dei migliori action/JRPG degli ultimi anni. Cinque storie per altrettanti personaggi, ispirate alla mitologia nordica, racconteranno di come i nostri eroi dovranno scongiurare la minaccia del Ragnarok tra splendidi panorami, enormi boss e, perché no, qualche sontuoso banchetto improvvisato. Forse uno dei JRPG più originali di sempre, riproposto in maniera grandiosa.

 

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*Bonus* Ori and the Blind Forest: Definitive Edition *Bonus*
Recensione

Gioco dell’Anno 2015 per Xbox One, Ori & the Blind Forest è stato ripubblicato nel 2016 in edizione definitiva, migliorando le sue già incredibili qualità. Una storia semplice e funzionale, dei controlli ben calibrati e una presentazione audio-video incredibile fanno da contorno ad un metroidvania moderno ma che non nasconde le sue influenze, senza rimanere invischiato nel citazionismo. Bello, bello, bello!


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Honoo5

 

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The Witness
Recensione

I mesi trascorsi dall’uscita di The Witness hanno sicuramente appannato quelli che sono i ricordi scaturiti dalla sua esperienza di gioco, rendendo questa mia preferenza paradossalmente la meno di pancia delle quattro. Però, cercando di fare un attimo mente locale, è innegabile non riconoscere alla creatura di Jonathan Blow un suo doveroso spazio all’interno del listone dei Game of the Year. Un titolo straordinario, non solo per il gioco in sé, un puzzle game che progressivamente si trasforma in un’avventura grazie ad una semplice idea di design (i pannelli) espansa all’inverosimile durante le ore di gioco, ma anche per tutto quel senso di partecipazione che ne è scaturito da una community decisa a svelare tutti gli intricati segreti nascosti tra le nature multi-stagionali dell’isola. Una bellezza ludica e sensoriale che dura, con implacabile continuità, dall’inizio alla fine, sfociando in un post-game davvero geniale ma a cui mi sono dovuto arrendere perché troppo difficile per i miei gusti. Imperdibile.

 

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Devil Daggers
Trailer

Mentre gli horror stanno vivendo una nuova giovinezza grazie all’accoppiata youtuber & VR, Devil Daggers riesce a strappare il mio personalissimo primato tra i titoli più intensi del 2016, pur non facendo direttamente parte di quel genere. Sicuramente il gameplay frenetico ed avvincente fa la sua parte, però la cosa che mi è rimasta di più è l’atmosfera infernale creata magistralmente dal team Sorath, fatta di creature scheletriche low poly unite ad effetti sonori sinistri davvero terrificanti, soprattutto quanto l’arena di gioco si fa molto affollata. Poi, per ragioni che non riesco meccanicamente a decifrare, è uno di quei giochi che è del tutto esente da frustrazione, quindi pericolosissimo in termini di sessioni di gioco più lunghe del dovuto.

 

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Red Rope: Dont’ Fall Behind
Intervista

Normalmente la regola imporrebbe d’inserire titoli che si sono già portati a termine, ma per la geniale intuizione del team Yonder ho deciso di fare un’eccezione. Se leggete le nostre pagine digitali (davvero?) saprete che sono rimasto incantato dall’idea alla base di questo gioco sin dalla mia primissima prova – allo Svilupparty 2014 – e da allora non sono più riuscito a togliermela dalla testa. Un’ossessione ingigantita dal fatto che non ho attualmente i mezzi per poter godere dell’intera esperienza di gioco: un secondo giocatore. Red Rope è infatti un’avventura bidimensionale, uno Zelda incattivito da una severità e da una lore alla Dark Souls, ma con il twist di essere anche un gioco cooperativo in cui i due giocatori devono superare i mostri disseminati per i dungeon sfruttando la fune che li tiene legati assieme. Come detto non ho una visione d’insieme del titolo, lungo ed impegnativo a detta degli sviluppatori, ma mi sento comunque di consigliarvelo in quanto rappresenta uno stile di multiplayer che non avevo mai visto altrove, soprattutto per il grado di coordinazione che è richiesto anche per superare le schermate più banali. Rimane la possibilità di giocarlo da solo controllando entrambi i personaggi, ma non vi consiglierei di approcciare Red Rope in questo modo poiché perderebbe gran parte del suo fascino.

 

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*Bonus* Assetto Corsa *Bonus*
Trailer

Sedermi negli abitacoli virtuali di Assetto Corsa è stata un’esperienza rivelatrice. Nonostante sia appassionato di giochi corsistici sin dalle mie primissime pressioni sui joypad, mi sono sempre tenuto a debita distanza dai simulatori duri e puri, probabilmente perché ero troppo piccolo quando ho provato ad approcciarli o forse perché non avevo mai trovato un sistema di guida in grado di farmi percepire con efficacia il feeling dell’asfalto, permettendomi così di “esprimermi” al meglio. Dopo le ore spese a perfezionare i pendoli su DIRT Rally, l’arrivo su console del titolo di Kunos Simulazioni ha sancito definitivamente la mia pace videoludica con i simulatori di corse, offrendomi un’esperienza di guida letteralmente commovente. Assetto Corsa è un titolo pieno di difetti e scarno per quanto concerne le modalità di gioco, ma pad alla mano (volante, ancora meglio) non ha proprio rivali.


Jacopo Ipah

Ipah

 

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Titanfall 2
Recensione

Non gioco seriamente ad un FPS multiplayer nudo e crudo da un po’… E per “un po’” intendo da Counter Strike 1.6, per dire… Mio Dio, la vecchiaia. Partite lunghe poco più di 10 minuti, velocissimo, divertente, caotico, fa incazzare in maniera esagerata, ma diverte allo stesso modo. Mi sta portando via quasi tutto il mio tempo libero rubandolo persino al post end game di Final Fantasy XV. Non ha il successo che merita… sarà perché averlo fatto uscire sulla scia di Overwatch, tra Battlefield 1 e Call of Duty Infinite Warfare e alle porte di Final Fantasy XV non è stata proprio un’idea di marketing geniale? Eh, mi sa.

 

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Final Fantasy XV
Recensione

Divorato. Di difetti ne ha, è innegabile, ma è dal nono capitolo che non mi divertivo così con la mia saga preferita. Senza fare spoiler, il Capitolo dell’Anello è un omicidio del gameplay, con così tante cose sbagliate che non saprei da dove cominciare, ma bisogna dire che è solo un’ora e mezza circa infilata verso la fine di un ottimo titolo che ha come unica colpa il dover trascinare lo scomodo blasone della saga di Final Fantasy.

 

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Senran Kagura Estival Versus
Recensione

Sono passati mesi da quando recensii Senran Kagura Estival Versus, ma è ovvio come un capolavoro del genere ti rimanga incastonato nel cuore come una splendida poesia. Di parole ne ho già spese abbastanza nella recensione, ma lasciatemi dire che se vi piacciono i musou e non gli date una possibilità siete pazzi. Sono un fiero possessore della versione Ps4, ma appena uscirà su PC mi troverete anche lì, ovviamente.

 

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*Bonus* Grand Theft Auto V *Bonus*
Recensione

Anche di questo ho parlato abbondantemente, ma mi sono dedicato seriamente alla sua parte online solo quest’anno, e non so bene quante ore mi abbia portato via. Patch dopo patch, DLC gratuiti dopo DLC gratuiti si è riempito davvero di un sacco di cose da fare e Rockstar non sta facendo altro che continuare a spingere un gioco già stellare. L’ultimo DLC è uscito proprio in questi giorni, a riprova che non siamo assolutamente davanti a un gioco morto, anzi.


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LoCharmone

 

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Bravely Second: End Layer
Trailer

Si tratta del seguito di Bravely Default, ambientato a Luxendarc a due anni di distanza del predecessore. Vivremo le avventure di Yew, Magnolia, Tiz ed Edea, cercando di recuperare la papessa Agnés rapita dal Kaiser Oblivion. Il battle system a turni viene portato ad un altro livello con la possibilità di anticipare o ritardare azioni per i turni successivi, e con la bellezza di 30 classi disponibili ogni giorno scopriremo strategie nuove da mettere in pratica in preparazione dei combattimenti più ardui. A mio parere è uno dei migliori giochi usciti sulla portatile Nintendo, che fortunatamente non si porta dietro i difetti della trama presenti nel suo predecessore. Se non siete ancora convinti, trovate una demo sul Nintendo eShop che chiarirà i vostri dubbi.

 

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Dragon Quest VII: Frammenti di un Mondo Dimenticato
Trailer

È il remake di Dragon Quest VII, uscito per Playstation nel lontano 2000, anche se per l’Europa non è che un Dragon Quest totalmente nuovo, in quanto l’originale non è mai stato pubblicato nel nostro continente. E a dirla tutta, è un miracolo che sia stato localizzato, in quanto la serie di JRPG di Square Enix non è tra le più popolari qui. In questo capitolo il nostro eroe, figlio di un pescatore di Baia Sardina, si ritroverà a far riapparire le isole che compongono il suo mondo d’origine, che si credeva essere fino a poco prima composto solamente dalla sua isola di provenienza e dall’oceano. Se siete in cerca di un JRPG vecchio stile, uno di quelli da una centinaia di ore di gioco, non perdete tempo e recuperatelo!

 

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Pokémon Sole & Luna
RecensioneSpeciale

In seguito al successo di Pokémon Go, la saga dei mostri tascabili sembra aver rivisto la luce di vent’anni fa, ed ha ancora una volta dimostrato di sapersi rinnovare. Sole & Luna introducono 81 nuovi Pokémon e rinnovano alcuni esemplari degli originali 151 mediante le forme Alola, il risultato dell’adattamento di una specie in un bioma differente. Nelle nostre avventure di Alola non dovremo sfidare delle Palestre ma affrontare il Giro delle Isole, che si concluderà poi con la nascita di una nuovissima Lega Pokémon. Con una storia più profonda del solito (ma comunque nei suoi limiti) ed una maggiore focalizzazione sull’esplorazione, Pokémon Sole & Luna sono a parer mio i migliori titoli della serie ad oggi.

 

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*Bonus* Hyrule Warriors: Legends *Bonus*
Recensione

In quanto port di un titolo già uscito nel 2014 per Wii U, ho voluto contarlo come bonus. Questa versione deluxe del musou a tema The Legend of Zelda non è molto giocabile, tra il limitato framerate del Nintendo 3DS originale e la grandezza dello schermo, ma la possibilità di giocarlo ovunque l’ha reso un ottimo passatempo per i viaggi in pullman. Quantomeno finché l’analogico non si è rotto…


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Luigi Briganti

 

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Pozioni Esplosive
Recensione

Uscito in occasione della scorsa Modena Play, questo campione di incassi edito da Ghenos, vincitore del Gioco dell’Anno 2016 a Lucca Comics & Games, è un vero e proprio gioiellino per famiglie. Sfruttando una meccanica che ricorda molto la famosissima app per cellulari Candy Crush, in Pozioni Esplosive dovremo completare le nostre pozioni raccogliendo gli ingredienti (delle bellissime biglie di vetro) da un dispenser: se due o più biglie dello stesso colore si toccano, innescano la reazione esplosiva e allora potremo raccoglierle. Quando avremo biglie a sufficienza per completare le nostre pozioni, queste potranno essere utilizzate per innescare simpaticissimi effetti, come rubare gli ingredienti dalla riserva altrui, prendere ingredienti aggiuntivi dal dispenser, usare i propri ingredienti come jolly e via dicendo. A fine partita, chi avrà ottenuto il punteggio maggiore dalla somma dei punti forniti dalle pozioni sarà incoronato “allievo più bravo” dall’alchimista.

 

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Star Wars Rebellion
Pagina ufficiale

Edito in Italia da Asterion Press, Star Wars Rebellion è il remake tabletop dell’omonimo e vecchio gioco di strategia della Lucas Arts, datato 1998. In Star Wars Rebellion da 2 a 4 giocatori prenderanno le parti dell’Alleanza Ribelle o dell’Impero Galattico e si sfideranno nella conquista della galassia. Lo scopo dell’Impero è di scoprire e distruggere la base ribelle, mentre quello dell’Alleanza è di sopravvivere per il numero prestabilito di turni senza farsi scoprire. Il gioco risulta un mix tra varie esperienze: troviamo lo strategico, il gestionale di risorse, il combattimento, tutto concentrato in un giocone che – anche giocandoci in due (numero ottimale) – dura non meno di tre ore a partita.

 

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Scythe
Pagina ufficiale

Altro titolo Ghenos di fascia alta, Scythe è un mix tra gestionale, strategico a obiettivi e wargame, in cui da 2 a 5 giocatori – o un giocatore singolo, nella modalità Automa – si sfideranno per prendere il controllo di una regione dell’Europa dell’Est subito dopo una Grande Guerra alternativa, dove le maggiori potenze europee (Rusviet, Impero di Sassonia, Polania, Nordici e Crimea) sono dotate di potentissime macchine da guerra denominate Mech. Il gioco procede per il completamento di alcuni obiettivi che vanno dal produrre tutti e 4 i Mech a disposizione, ad essere la fazione con il maggior livello di potenza militare, all’aver completato uno dei due obiettivi distribuiti segretamente ad inizio partita e così via. La partita termina quando il primo giocatore ha piazzato la sesta stellina che sta ad indicare il completamento di sei obiettivi comuni. A quel punto, si contano i punti e chi ne ha di più vince, aggiudicandosi il titolo di maggiore potenza della regione. Molto interessanti le meccaniche delle azioni, che pur essendo uguali per tutti, sono disposte in combinazioni differenti da fazione a fazione, rendendo così il gioco più vario e rigiocabile. Scritto da Jamey Stegmaier e illustrato divinamente da Jakub Rozalski.

 

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*Bonus* Seasons *Bonus*
Pagina ufficiale

Edito da Asterion Press, Seasons è forse uno dei titoli più rigiocabili del panorama ludico attuale. I giocatori vestiranno i panni di maghi che si sfideranno nel torneo delle stagioni, della durata di tre anni, in cui dovranno dimostrare di essere gli incantatori più potenti evocando famigli e arricchendosi di oggetti magici che amplificheranno la propria potenza. Entrambi questi elementi di gioco sono carte che i giocatori avranno in mano e che potranno giocare durante la partita turno dopo turno – scanditi come passaggio dei mesi delle varie “stagioni” che danno il nome al gioco – pagando il corrispettivo costo in energie (acqua, terra, fuoco e aria) o cristalli (i punti vittoria finali). Alla fine della partita, il giocatore con il maggior numero di cristalli sarà proclamato miglior mago del torneo. Il gioco prevede due espansioni: Enchanted Kingdoms e Path of Destiny. Seasons è giocabile gratuitamente anche online e in italiano – con tanto di espansioni – tramite il portale Boardgame Arena.


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Nevozord

 

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No Man’s Sky
Recensione

Estremamente pompato da Sony e Hello Games, atteso spasmodicamente da una buona fetta di pubblico, dopo vari slittamenti No Man’s Sky esce come gioco (incompleto): promesse non mantenute + comunicazione disastrosa = il pubblico inferocito non perdona e si prepara alla lapidazione. Sotto una tempesta costante di me… lma, Sean Murphy e compagnia pubblicano, dopo mesi di silenzio, il Foundation Update che ridà un minimo di linfa a un gioco da molti creduto morto. Quello di cui né il pubblico né Sony sono consapevoli è che quest’opera non si fonda sul divertimento videoludico ortodosso, ma sull’esplorazione, sulla solitudine, sul senso di meraviglia, del sublime, dell’infinito e dell’infinitesimo. Non è importante la meta, ma il cammino. Non per tutti, non per molti ma per pochissimi.

 

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Pokémon GO
Speciale

Niantic continua nel solco di Ingress e fa uscire di casa e macinare Km a bambini e adulti altrimenti parcheggiati davanti al televisore/schermo/trappola mortale. Diventato in pochi giorni un fenomeno di costume nell’estate 2016, Pokémon Go ritorna alla grande con l’arrivo della seconda generazione di bestiacce digitali proprio in questi giorni. E quasi sicuramente ne vedremo delle belle anche nel 2017 e negli anni a venire.

 

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Super Mario Maker
Recensione

Forse non si è ancora capito che amo la Nintendo. Ebbene, AMO Nintendo e comprerò Switch a scatola chiusa, ve lo dico. Questo amore incondizionato nasce dal grande coraggio che questa casa giapponese ha nell’osare e nello sperimentare: a volte va male, mentre altre volte – come in questo caso – va bene. Nella saga dell’italico idraulico pensavamo di averle viste tutte, e invece no. Super Mario Maker sorprende critica e pubblico e diventa un successo tale da ricevere un port su 3DS a distanza di un anno dall’uscita su Wii U. Da giocare e rigiocare, creando livelli pazzeschi e mettendosi alla prova con quelli realizzati dalla community.

 

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*Bonus* Nintendo Classic Mini: NES *Bonus*
Trailer

Se c’è una cosa che ODIO sull’internet è il concetto di meme, ma in questo caso faccio un’eccezione. No, per la cronaca non mi sento affatto vecchio. Sappiamo benissimo che quella di Nintendo è un’operazione non esente da pecche (cavo dei controller corto, numero di giochi caricati non espandibile) attuata forse per ammortizzare il flop della Wii U, ma pronta ad accontentare l’esigenza nostalgica e logica di molti gamer, giovani e meno giovani, che vogliono fare a meno di livelli tutorial e guide strategiche, bensì accendere il macinino ed essere subito catapultati nell’azione di giochi immediati e accattivanti, ormai miti dei videogames. Giocare a Dr. Mario e dominare alla grande dopo anni di inattività non ha prezzo. E chi dice: “Sì, vabbè, ma emulo 40000 giochi di 60 console gratis sul MAME!!11!oneelevenichi” si faccia bastare questa risposta: l’acquirente del NES 2016 possiede un aggeggino che recupera un console-design tuttora insuperato, e scusate se è poco.


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Nicola De Bellis

 

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Doom
Trailer

Gunplay eccellente, level design curato al millesimo, campagna lunga e variegata, musica straordinaria, editor di livelli. Doom è la dimostrazione che, mettendo assieme un gruppo di persone con passione per il genere, ispirazione e voglia di fare, è assolutamente possibile produrre un FPS che evochi lo spirito old-school e lo rinnovi allo stesso tempo, unendolo alla production value di un gioco tripla A. Doom non è solo il miglior gioco che mi sia capitato tra le mani quest’anno, è una scintilla di speranza per un genere che credevo assassinato da Call of Duty dieci anni fa.

 

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Shadow Tactics: Blades of the Shogun
Recensione

Freschissimo di release, non ha ancora fatto in tempo ad asciugarsi la mia saliva di dosso. È riuscito nell’impresa di resuscitare ed innovare, allo stesso tempo, il genere che Commandos si è lasciato dietro un decennio fa, senza tagli ne in produzione, ne in contenuti. Shadow Tactics non è solo un eccellente RTS tattico, è una piacevolissima sorpresa e lo sleeper hit dell’anno.

 

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Dragon’s Dogma: Dark Arisen
RecensioneSpeciale

Scommetto che ve eravate dimenticati che il port su PC di Dragon’s Dogma è uscito a gennaio, eh? Io no ed ho continuato a giocarci nel corso dell’intero anno. Okay, forse mettere in lista il port di un gioco uscito nel 2012 è un po’ imbrogliare, ma in ogni caso, il fantastico action RPG di Capcom merita la nomina per il suo sistema di combattimento, il level design, la quantità di contenuti e l’aver tenuto incollato allo schermo me e tre quarti delle persone che conosco.

 

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*Bonus* Overwatch *Bonus*
Recensione

Non me la sento di nominare Overwatch tra i giochi dell’anno, Activision-Blizzard sembra più impegnata a spizzicare soldi dai giocatori, frustrandoli con un sistema di casse dal drop ridicolmente basso, più che lavorare su bilanciamento e contenuti. Tra la release a ritmo letargico di nuove mappe ed i personaggi ridicolmente sbilanciati, che creano un meta-game competitivo incentrato su soli quattro personaggi, potenzialmente tossico e fastidioso anche in partite giocate per divertirsi, Overwatch ha parecchia strada da fare prima di diventare materiale da e-sport o da Game of the Year. Detto ciò, ci ho comunque sprecato gli ultimi cinque mesi della mia vita, ogni sera dalle 22 precise in poi, e per questo si becca una menzione d’onore. Ma non si adagi sugli allori, che lo tengo d’occhio.


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RickyAll

 

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Dishonored 2
Recensione

L’ultima fatica di Arkane Studios dovrebbe finire su tutti i manuali di game developing nel capitolo: “Come si fa un buon More of the Same”. Stesso gameplay, stesso personaggio (forse…)… Ma gioco fantastico. Son bastati un paio di ritocchi ai controlli ed ai poteri, una nuova viscida creatura pronta a nutrirsi dei cadaveri che vi lascierete dietro ed avete un gioco che vi terrà incollati sullo schermo per parecchio, soprattutto se adorate lo stealth ed il singolare stile artistico che noi in redazione abbiamo battezzato whalepunk. Ha solo 3 controindicazioni: lo stradannatissimo Denuvo, la stradannatissima ottimizzazione inesistente su PC (l’ultima patch piuttosto che migliorare la situazione cali di framerate mi fa crashare il gioco in maniera del tutto casuale…) e se per caso foste entomofobici non pensate nemmeno lontanamente di avvicinarvi questo gioco.

 

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Darkest Dungeon
Recensione

Ruin has come to our family… Morte, botte, dungeon crawling, loot, Lovecraft, narratore con la voce sexy, cosa si può desiderare di più? Per quanto mi riguarda è l’indie dell’anno. Questo, signori miei, è come un roguelite dovrebbe essere, altro che le porcherie che a volte (purtroppo) escono fuori da Greenlight. Non adatto ai deboli di cuore e a coloro che si attaccano troppo ai propri personaggi.

 

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Civilization VI
Recensione

Il ritorno in grande stile della saga che ha consacrato Sid Meier, Civilization VI è tutto quello che il capitolo passato avrebbe dovuto essere sin dalla sua release, piuttosto che essere sistemato a suon di espansioni. Dato l’enorme successo commerciale che ha avuto, mi aspetto un’espansione anche per il sesto capitolo molto a breve. Gli amanti degli strategici a turni dovrebbero comprarlo ad occhi chiusi.

 

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*Bonus* Pillars of Eternity *Bonus*
Trailer

“Ah, il figlio di Bhaal si è risvegliato! È tempo di… Aspetta questo è un altro gioco. Colta la citazione? Scherzi a parte: Obsidian è riuscita nell’impresa, resuscitando un genere quasi del tutto deceduto (commercialmente parlando) e tirandone fuori un capolavoro. Chiunque abbia giocato a Baldur’s Gate & Co. DEVE possederlo. Ah, quasi dimenticavo: grazie al cielo Pillars of Eternity non si basa più su AD&D 2e come i suoi predecessori spiritualiper fortuna. Il solo pensare all’acronimo THAC0 mi mette la pelle d’oca.


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Rugerfred

 

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VA-11 Hall-A: Cyberpunk Bartender Action
Trailer

Troppo spesso abbiamo a che fare con giochi dallo storywriting scialbo, dialoghi spenti, e character design approssimativo. Il gioco sviluppato da Sukeban Games risolve il problema alla radice con personaggi intriganti, un ottimo ritmo narrativo, e una colonna sonora spettacolare.

 

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SHENZHEN I/O
Trailer

Il nuovo gioco Zachtronics, uscito praticamente senza essere annunciato, sorprende come sempre. Qualità altissima e puzzle open-ended lo rendono sicuramente il gioco migliore per la vostra mente di questo anno.

 

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Ladykiller in a Bind
Trailer

Finalmente un gioco che affronta l’argomento sesso in maniera brillante. Il nuovo gioco di Christine Love, le sue scelte ramificate e il suo sistema di dialogo che permette al giocatore di far sterzare il mood della conversazione la rendono una delle visual novel più moderne.

 

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*Bonus* Warframe *Bonus*
Trailer

Dopo aver speso una dozzina di ore con la Closed Beta nel lontano 2013, non l’ho più toccato. Finché questo autunno Steam mi ha avvisato di un aggiornamento corposo: The War Within. Gli ho dato un altro tentativo e, diamine, la dozzina di ore spese tre anni fa si è trasformata in 250+ ore. Il lore di gioco è una perla tutta da scoprire.


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Ruka

 

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Overwatch
Recensione

Poteva forse mancare il gioco dell’anno da questa lista? Invece di ripetere quanto già ampiamente scritto nella recensione e limitarmi a consigliarvi il titolo per le sue meccaniche, direi che personalmente gli assegno una posizione sul podio per il supporto costante che riceve da mamma Blizzard. A distanza qualche mese dal rilascio infatti, il titolo può vantare un discreto numero di personaggi,mappe e modalità aggiuntive che ne arricchiscono i contenuti e giustificano un prezzo che in precedenza veniva ritenuto proibitivo. Come direbbe D.Va….GG!

 

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VA-11 Hall-A: A Cyberpunk Bartender Action
Trailer

Non sono mai stato un amante delle visual novel: senza nulla togliere al genere, quando si tratta di leggere preferisco di lunga il cartaceo al digitale e ciò si riflette sul mio repertorio videoludico che può vantare ben poche di queste avventure testuali. VA-11 Hall-A è però l’eccezione che conferma la regola e nei panni di Jill, una barista dai tratti molto particolari, avremo il compito di servire drink agli assetati e pittoreschi personaggi che varcheranno la soglia del bar, piccolo angolo di paradiso in un mondo distopico oppresso dalle megacorporazioni. Attraverso le bibite servite (da preparare attraverso un simpatico minigioco che spezza sapientemente tra un dialogo e l’altro), cambierà la reazione del cliente di turno e con essa parte della storia che purtroppo prima o poi finisce. Time to mix drinks and change lives.

 

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Owlboy
Recensione

Frutto di dieci lunghi anni impiegati nel perfezionamento della pixel art, il titolo di D-Pad Studio si è pian piano ritagliato una sua fetta di appassionati grazie alla cura certosina impiegata nella sua realizzazione: munito di un comparto audiovisivo eccezionale, l’esperienza tiene incollati allo schermo grazie al carisma sprigionato dal suo muto protagonista e dall’empatia che irrimediabilmente viene a formarsi nel giocatore. Se la direzione artistica è uno dei punti forti del titolo, il gameplay non è da meno, grazie all’ottimo level design enfatizzante la capacità di volare di Otus e degli amici che può portarsi dietro, utili tanto a far piazza pulita degli avversari, quanto nella risoluzione degli enigmi ambientali Zelda-like. Che aspettate a spiccare il volo?

 

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*Bonus* Guilty Gear Xrd -REVELATOR- *Bonus*
Trailer

Ultima revisione del tamarrissimo picchiaduro di Arc System Works, REVELATOR porta con sé un sacco di novità, sopperendo alle mancanze di SIGN: si parte da un roster di personaggi ampliato con volti noti e new entry, passando per una modalità tutorial completamente rivista al fine di andare incontro a chi non mastica pane e picchiaduro, finendo con una marea di contenuti tra artwork, skin, musica ed elementi per il Digital Figure Mode. Non un picchiaduro per tutti, ma quello più appagante se se ne riescono a padroneggiare le meccaniche. E qual miglior modo per passare il Natale, se non quello di malmenarsi allegramente con i propri amici?


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Samuel Castagnetti

 

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Dark Souls 3
Recensione

Conclusione (?) degna della saga, mette una pezza alle sviste del secondo capitolo, e va ad integrarsi organicamente in un universo narrativo molto delicato e complesso nella gestione. Porta sicuramente un sistema di combattimento molto valido al banco, anche se migliorabile, e offre un buon monte ore di gioco da affrontare per il giocatore. Il miglioramento grafico non va a guastare in un mercato, quello giapponese, che spesso ne ha più che bisogno. Merita sicuramente uno posto nella mia top 3 del 2016.

 

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Planet Coaster
Recensione

Degnissimo erede della serie di Roller Coaster Tycoon, va a dare senso alla vita di chi da tempo aspettava un nuovo titolo di genere. Frontier oltre che a dare un revamp attuale al genere utilizza anche perfettamente i mezzi a disposizione attualmente, con la geniale integrazione del workshop che va ad offrire un toolset unico e in continua espansione a disposizione del giocatore, in modo tale da poter veramente realizzare il parco tematico dei propri sogni.

 

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Titanfall 2
Recensione

Tirato fuori dal ripostiglio in cui è stato cacciato a forza da EA, Titanfall 2 è sicuramente uno degli shooter più divertenti dell’anno. La campagna è divertente e ben realizzata, il multiplayer vola come un giovane forestiero che con un abile colpo di mano deruba Battlefield 1 e COD Infinite Warfare del divertimento, o almeno così è per chi gli ha dato la sua più che degna chance e siamo in pochi ad averlo fatto. Con giustezza il titolo di Respawn merita il suo posto nei miei tre giochi del 2016 se non altro perché risolve le problematiche del primo capitolo, poi oh ci sono i mecha arroganti che si menano.

 

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*Bonus* Stellaris *Bonus*
Trailer

Strategico di casa Paradox, si ambienta nello spazio, andando sulla falsa riga di Endless Space o Master of Orion. Mi ha saziato la necessità di Endless Space 2 e continua a farlo nei miei momenti di debolezza, realizzato molto bene, diverte e ha dei settaggi che rendono le partite non solo diverse tra loro ma anche interessanti. Il supporto del Workshop aiuta a customizzare la propria esperienza di gioco in molti modi, nel senso che per esempio io mi avvalgo delle mod legate a Warhammer 40k, e quindi giù di exterminatus per tutta la galassia. Insomma un titolo adatto agli amanti degli strategici sci-fi, che offre flessibilità e divertimento per un buon numero di ore.


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Sara Porello

 

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Pokémon Go
Speciale

L’ha provato anche chi i videogiochi li ha sempre schifati, anche chi ai Pokémon non si è mai interessato, ne hanno parlato i giornali e i TG e fatti bizzarri durante la ricerca dei Pokémon sono accaduti ovunque. A poco a poco l’interesse è scemato, ma Pokémon Go rimane uno dei fenomeni videoludici – e di costume! – di questo 2016. Un gioco non privo di difetti, che tuttavia Niantic cerca di correggere con aggiornamenti costanti e novità che tengano vivo l’interesse dei giocatori. Un gioco che, sfruttando la realtà aumentata geolocalizzata, porta il giocatore fuori da casa, in giro “per il mondo” e che realizza il sogno d’infanzia di molti, quello di diventare Pokéallenatori! Insomma, un 2016 all’insegna del Gotta Catch’em All!

 

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Bear With Me: Episodio 1
Recensione

Un semplice punta-e-clicca senza pretese, poche ore di gioco in attesa degli episodi successivi, che Exordium Games pubblicherà nei prossimi mesi. Eppure funziona. Sarà per quell’atmosfera sospesa tra noir e humor; sarà per l’inedito punto di vista narrativo con cui si tratta il passaggio dall’età infantile a quella adolescenziale; sarà per la grafica minimal ma d’effetto… Bear With Me è una piccola chicca indie nell’universo videoludico, in cui la storia, in parte plasmata dalle scelte del giocatore, ti cattura fin dal primo istante. Provare per credere.

 

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The Metronomicon
Recensione

Allegro, divertente, coloratissimo. The Metronomicon è un gioco musicale analogo, come gameplay, a un DDR da tastiera; a questo aspetto, però, mescola elementi tipici da GDR:, il party, le abilità, le statistiche, la storia dai toni epici. Abilità manuale, senso del ritmo e capacità tattiche: una formula innovativa per passare ore di scanzonato divertimento, facendo “ballare” le dita a ritmo di dance.

 

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*Bonus* Final Fantasy XIV: Heavensward *Bonus*
Trailer

Passano gli anni, ma il titolo targato Square Enix rimane uno dei migliori MMORPG in circolazione, e, in generale, un gioco di altissimo livello. Una grafica di ottima qualità, una storia in continua evoluzione. Negli anni, a contenuti “standard” (nuovi dungeon, nuove aree, nuove classi) si sono affiancati aspetti di gameplay sempre diversi e innovativi: il sistema di housing, il Gold Saucer coi suoi minigame, e molto altro. E poi, quest’anno, il produttore Naoki Yoshida ha finalmente annunciato la notizia che tutti i fan aspettavano: è in arrivo Stormblood, la terza grande espansione del gioco! Avete tempo fino all’estate 2017 per rimettervi in pari col gioco, prima di continuare l’avventura a Eorzea!


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Tracotanza

 

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Titanfall 2
Recensione

Titanfall 2 è assolutamente il mio Goty di quest’anno, è bello, fresco, divertente e sicuramente uno dei migliori FPS che abbia mai giocato. La campagna è innovativa, veloce e piena di bellezza, capace di farti scendere più di qualche lacrima virile e farti innamorare seriamente di un Titan. Il multiplayer è immenso, veloce e pieno di carattere. Ed è stato capace di annullare il mio interesse verso qualsiasi altro gioco online e continuerà a convogliare su di se la mia attenzione per molto, moltissimo tempo.

 

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XCOM 2
Recensione

Ovviamente, quando scriviamo questi articoli, vien facile ricordarsi i giochi usciti a fine anno, ma stavolta è impossibile dimenticarsi di XCOM 2. Il gioco di Firaxis è riuscito a migliorare se stesso, rendersi perfetto e superare gran parte dei difetti che accompagnavano il suo predecessore. Anche qui c’è una storia splendida ed una bella carica emotiva, sopratutto se masochisticamente cercate di ricreare vostri compagni e amici fra le vostre truppe. I turni non sono mai stati così belli.

 

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Overwatch
Recensione

Non c’è niente da fare, il multiplayer di Blizzard è veramente splendido. Forte di personaggi ben caratterizzati, di una modalità di gioco sempre divertente e di novità che vengono aggiunte praticamente ogni mese. Per non parlare del fatto che giocato con amici è probabilmente la cosa più divertente di sempre, anche per chi ama incredibilmente il competitivo sfrenato. Questo è sopratutto l’anno di Overwatch, e se continua così, lo saranno anche gli anni che verranno.

 

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*Bonus* Tropico *Bonus*
Trailer

L’anno scorso vi consigliai Zeno Clash, nel mio tentativo di darvi qualcosa che fosse in linea con i tempi che stavamo vivendo. Dato l’andazzo di questo 2016 avrei potuto consigliarvi una roba tipo Emergency, ma dato che l’ultima reincarnazione del titolo non pare poi questo gran gioco, vi direi di rigiocarvi un Tropico a caso, quello che vi piace di più. Giusto per ricordarsi che non è mai possibile fare tutti felici.

NekoPolpo - Biografia