Pubblicato il 24/03/15 da Neko Polpo

Global Game Jam 2015: Italia

Tra il 23 e il 25 gennaio, in molte città di tutto il mondo, si è tenuta la Global Game Jam, grande manifestazione videoludica incentrata sullo sviluppo di videogiochi attorno a un tema uguale per tutti. Quest’anno l’argomento scelto per l’evento è stato “What Do We Do Now?“, e i vari sviluppatori presenti all’evento si sono ingegnati per declinare questa idea di base in mille modi diversi. I nostri Honoo, Tracotanza e Gabriele hanno deciso di trattare alcuni dei titoli più interessanti tra quelli usciti dalla jam italiana, concentrandosi soprattutto sulle città di Milano, Roma Torino. Ecco a voi il risultato.

Ogni città, inoltre, sarà introdotta da un brano musicale “a tema”: per Milano abbiamo scelto un pezzo dei Baustelle, ovvero Un Romantico a Milano. Buon ascolto, e buona lettura!

Tango Legacy è un interessante esperimento sviluppato da un nutrito team, composto da Robert Di Lillo, Stefano Fiorentini, Valerio De Benedetto, Rene’ Giavazzi, Daniele Piscitello, Nazzareno Squadroni, con il contributo speciale di Francesco Ficarelli. Il gioco è ispirato a un film d’animazione del 1980, ovvero Tango, di Rybczyński: il cortometraggio del regista polacco era tutto costruito sull’idea di ripetizione, in quanto si trattava di una stratificazione di immagini nello stesso ambiente. Per essere più precisi, l’idea cardine del lavoro era quella dell’accumulo di azioni reiterate nella stessa stanza: si iniziava con un bambino intento a giocare con un pallone e si arrivava a dover seguire una vera e propria folla di personaggi in movimento. Ogni persona ripeteva sempre le stessa azioni, un po’ come in una GIF, ma questi gesti non incontravano mai quelli degli altri, creando di conseguenza una sinfonia visiva tutta basata sull’incastrare per “contrappunto” le varie “presenza domestiche”. Tango Legacy riprende questo concetto e chiede al giocatore di premere un solo tasto al momento giusto per far partire le azioni dei vari protagonisti, senza che questi arrivino a scontrarsi. È il videogiocatore, in questo modo, a “decidere” i ritmi di stratificazione di musica ed azioni, in un piccolo capolavoro di ripetizione ludica.

Tango Legacy -
Tango Legacy: essenziale nei comandi, sembra un titolo destinato a sbarcare sui dispositivi mobile.

La policefalia è un problema sottovalutato. Non è facile controllare un unico corpo se si possiedono due cervelli distinti, la non perfetta coordinazione rischia di rendere complicato anche il più semplice dei compiti. Immaginate di poter controllare solo la parte destra del vostro corpo, lasciando l’altra metà in balia di un’altra persona. Ogre Simulator 2015 ci mette proprio in quella situazione, più precisamente nei panni di un Orco a due teste (Borg e Oscar) intento ad eseguire i compiti lasciategli dalla moglie su un post-it. Semplici gesti di routine casalinga da portare a termine grazie all’uso di un solo controller, impugnato però da due giocatori diversi: rasarsi, affettare degli ortaggi, piantare dei chiodi, liberarsi di una zanzara. Seppur non si possa parlare di un gioco “pronto”, l’idea alla base, se sviluppata, potrebbe creare dinamiche cooperative interessanti. Potere provare Ogre Simulator 2015 a questo indirizzo.

Ogre Simulator 2015 - Le schermate fisse hanno permesso un livello di art design abbastanza alto, considerando la breve durata della manifestazione.
Ogre Simulator 2015: le schermate fisse hanno permesso un livello di art design abbastanza alto, considerando la breve durata della manifestazione.

Johnny ha un problema con la propria personalità, deve essere orribile essere un personaggio di un videogioco e non poter decidere cosa fare da se, deve essere ancora più orribile se a decidere per te vi sono 4 giocatori che controllano le tue 8 diverse personalità. In Classic Johnny 4 persone si sfidano per decidere chi deve influenzare di più la vita di quell’orribile persona che è Johnny. Il tutto con la gradevolissima pixel art di Skab ed un accompagnamento sonoro sempre più incalzante. Certo, dover collegare 4 controller xbox non è proprio comodo, ma in fondo nessuno ha la pretesa di considerare “finito” un gioco creato durante i pochi giorni della GGJ. Se l’interessante idea alla base del gioco non è bastata a convincervi che vale la pena di cliccare su download e provare, sappiate anche che la voce di Johnny è quella del nostro Rugerfred, che vi assicuriamo essere una brutta persona tanto quanto il protagonista del gioco.

Passiamo ora alla jam che si è svolta in quel di Roma: a introdurre i titoli più interessanti tra quelli usciti dall’evento romano ci pensa Non mordete le ali alla cicogna, dei Camillorè. “Tutti a Roma”!

F.A.Q. Book parte da premesse quanto mai bizzarre per costruire un’esperienza arcade votata all’ironia: il gioco richiede di improvvisarsi preti per redarguire masse distratte e portarle sulla via della rettitudine, sottraendole alle grinfie di Mefistofele. Il tutto avviene a una velocità sempre crescente, con una struttura di base semplice e capace di recuperare in maniera intelligente i “Quick Time Event“. Mentre si (s)corre tra le pagine della Bibbia alla ricerca di parole adatte a placare i “peccaminosi” desideri della folla, la mente ritorna inevitabilmente a Shenmue e a Dragon’s Lair, e riscopre il mondo dei QTE come un terreno troppo spesso sottovalutato e ignorato da molti. Un gioco incredibile, completato da ottimi effetti sonori e da una veste grafica sempre chiara, leggibile ed estremamente simpatica.

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F.A.Q. Book: sviluppato dal Team Chupacabra.

AS, sviluppato da Werto (già compositore per giochi quali Cosmogon, di dotKokott), è un titolo di cui è meglio parlare pochissimo, poiché agendo altrimenti si correrebbe il rischio di rovinare l’esperienza ai giocatori. AS è una sorta di “platform” 2D che non offre alcuna indicazione o tutorial, anzi: il gioco è un piccolo ambiente tratteggiato in una straordinaria pixel art e in cui si è liberi di sperimentare con il semplice e al tempo stesso “difficile” sistema di controllo, imparando il funzionamento delle meccaniche ludiche accumulando errori su errori. Una gemma straordinaria, graziata da una colonna sonora “ambientale” sorprendente.

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Il curioso protagonista di AS.

Ognuno di noi ha un sogno proibito, per molti è quello di defecare sulla testa di un piccione, perché di attacchi aerei da parte dei simpatici pennuti ne abbiamo ricevuti fin troppi, e fu così che quando alla GGJ hanno chiesto a fratello e sorella Di BartolomeoWhat do we do now?” loro hanno risposto “CACHIAMO IN TESTA AGLI UCCELLI“. Ecco a voi Poopfest, un simpatico gioco da 2 a 4 giocatori dove potrete sfidarvi con i vostri amici a lasciare ricordini l’un su l’altro, ogni giocatore impersona un pappagallo e devo colpire l’altro giocatore con i propri escrementi, ad aumentare il divertimento sta una corda che attacca i vari volatili fra di loro in modo da potesi ostacolare l’un l’altro con i movimenti. Inutile dire che potrebbe regalarvi qualche sana ora di divertimento con i vostri amici, considerato che vi sono già diverse modalità fra cui una cooperativa contro la malvagissima Cacatua.

Chi colpirà per primo?
Chi colpirà per primo?

Anche Don’t Fall Behind presenta due personaggi collegati da una fune che non permette loro di allontanarsi l’uno dall’altro. Scopo del gioco è catturare spiriti malvagi senza farsi catturare da loro. Un esperimento multiplayer in pixel art che si colloca tra Galapagoats e il succitato Poopfest, offrendo un sistema di controllo semplice ed efficace.

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Don’t Fall Behind.

Iniziamo a parlare della jam torinese, e lo facciamo ascoltando L’auto Targata “TO”, di Lucio Dalla.

Fra le secchiate di giochi della GGJ che ci è capitato di provare, non abbiamo potuto non notare il tentativo da parte dei vari team di creare nuovi modi per sperimentare l’interazione fra più persone, multiplayer pare essere diventata una parola chiave, e se a Milano vi è l’interessante esperimento di Ogre Simulator a dimostrarlo, fra i giochi torinesi molto interessante risulta essere Trust 2 Me. Il gioco dovrebbe essere giocato su due monitor differenti o con una barriera fisica fra una parte e l’altra dello schermo (anche se spero si trovino soluzioni alternative più efficaci e di semplice utilizzo), lo scopo è quello di far recuperare degli oggetti ad un robottino e per farlo uno dei due giocatori dovrà premere combinazioni di tasti che sono note solamente all’altro giocatore, il quale dovrà impegnarsi a comunicarle nel modo più efficace e veloce possibile. La vostra ragazza vi continua ad accusare che siete incapaci di comunicare? Dimostratele che si sbaglia grazie a Trust 2 Me!

Un immagine che spiega alla perfezione come giocare Trust 2 Me
Un immagine che spiega alla perfezione come giocare Trust 2 Me.

E se anche dopo la dimostrazione di intenti con Trust 2 Me non siete riusciti a convincere la vostra ragazza della vostra buon fede, beh, è ora di darsi ad un po’ di sana infedeltà coniugale grazie a Oh Cielo! Mio Marito! Un gioco dal gusto squisitamente italiano. Il simpatico gioco ci mette nei panni di un amante nel momento più pericoloso della sua vita, l’arrivo del marito cornificato, vostro scopo è quello di evitare di essere scoperti. Il tutto si svolgerà a turni e sia il marito che l’amante avranno un certo numero di punti azione a cui fare affidamento per muoversi dentro casa, aprire le porte o nascondersi dentro qualche oggetto particolare. Dedichiamo un applauso ed uno schiaffo in faccia a questi simpatici e bravi seduttori di mogli per quello che potrebbe essere un simpaticissimo e fresco puzzle game che potrebbe farci passare qualche ora con un bel sorriso stampato in faccia. (Pixel Flood non si assume alcuna responsabilità per danni a causa di mariti arrabbiati)

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Oh Cielo! Mio Marito!

Un altro interessante esperimento torinese è Protocol Nirvana, un’avventura testuale che fa riscoprire al giocatore il piacere di un’interazione “essenzializzata” e prettamente verbale, come ai tempi del grande Zork, o come nella “parodia” del genere contenuta nell’episodio Reality 2.0 di Sam & Max Season One. La grafica del gioco, materialmente costituita solamente da caratteri, va costruendosi nella mente del giocatore, come pura immaginazione delle azioni e degli ambienti descritti. [Nota tecnica: per giocare è necessario procurarsi la macchina virtuale Glulx]

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Protocol Nirvana.

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