Di esperienze ludiche che mischiano Roguelike e Platform ne abbiamo viste parecchie ed è un genere che ultimamente ha trovato terreno fertile su Steam. Ho già parlato in passato di Vagante e intervistato gli sviluppatori, ora tocca a Catacomb Kids, un Platform Roguelike in Early Access che ci farà esplorare profondità generate proceduralmente.
La lore di gioco è particolarmente interessante: contrariamente ai classici giochi del genere, non impersoneremo avventurieri o eroi in cerca di fortuna, ma bambini. Ci saranno quelli “problematici” di cui la società fa a meno, da qui il nome della classe Bullo, che vengono quindi portati in questa fortezza sotterranea, banditi per sempre dalla comunità. Così come ci saranno gli asociali Poeti, in cerca di solitaria ispirazione nei cupi sotterranei dell’ambientazione. Queste per ora sono le uniche due classi disponibili nell’Early Access, ma nella versione finale ce ne saranno sei, i cui nomi non sono stati ancora annunciati. In termini di meccaniche, ogni classe ha un abilità speciale e unica: il Bullo potrà insultare i nemici per fomentarsi nella battaglia, mentre il Poeta potrà animare i libri di magia e utilizzarli come vere e proprie armi.
Similmente a Rogue Legacy, all’inizio della partita dovremo scegliere il nostro protagonista a partire da un piccolo roster generato casualmente, dove ognuno dei personaggi avrà pregi, difetti e un equipaggiamento iniziale. La scelta sta tutta al giocatore: meglio iniziare con un personaggio ben equipaggiato, ma che non sa nuotare e ha un pessimo metabolismo? Oppure con un personaggio con poca vita ma dalle innate abilità stealth? L’approccio in Catacomb Kids non è per forza “entra-massacra-esci” poiché i mostri non vi daranno esperienza, e l’unico modo di salire di livello è trovare e assorbire una sfera, presente in ogni piano del Dungeon. Assimilarla ci permetterà di far salire le nostre stats e di ottenere delle nuove abilità. Abilità che vi serviranno, poiché il combattimento all’interno di questo gioco è molto più complesso di quanto pensate. Non crediate di trovarvi di fronte ad un gioco che perdona: spesso e volentieri vi basteranno uno o due colpi per morire, ritrovandovi in compagnia del Permadeath. Azioni come schivare, parare e cercare di disarmare l’avversario possono salvarvi la vita, ma dovrete fare i conti con dei nemici che “giocano in casa”: l’AI non è stupida, conosce l’ambiente e sfrutterà le trappole per ostacolarvi e mettervi in difficoltà. Persino nemici normali come blob e pipistrelli possono mettervi in difficoltà con i loro pattern di attacco, per non parlare dei Grumbul, creature umanoidi dalla pelle verde che si dimostrano avversari temibili in quanto equipaggiati di tutto punto, e pronti ad usare anch’essi schivate e parate, oltre che rotolate e tentativi di disarmarvi. Lasciate loro un apertura nel combattimento, e l’apertura successiva sarà quella che la loro arma farà nel vostro corpo.
Poiché questa è un anteprima, non voglio riempirla di tecnicismi parlando del fatto che ogni arma ha delle combo di tasti che introducono elementi da picchiaduro in un gioco di questo tipo, o del fatto che è possibile aumentare il grado della propria classe parlando con gli npc, così come non voglio soffermarmi sul modo di scoprire che tipo di pozione abbiamo in mano e su altri dettagli di gameplay che potranno essere modificati nella versione finale del gioco. Vorrei invece concludere, affermando con assoluta certezza che nonostante l’Early Access, Catacomb Kids è già fighissimo. La frenesia del combattimento e la sua difficoltà lo rendono una sicura sfida anche per i giocatori più hardcore, e persino i giocatori da divano che amano sfidare gli amici possono divertirsi con la modalità Versus, che vede applicate le dinamiche del combattimento in un ambiente arena, uno contro uno. Non posso fare a meno di consigliarvi questo titolo, e di seguirlo da vicino nel suo percorso verso la release definitiva. Se volete metterci le mani fin da subito lo trovate a 15,99€ sullo store Steam, un prezzo un po’ più alto del solito per questo tipo di giochi, ma che mai come in questo caso è appropriato.