Odio questo gioco.
I Kaplan, una famiglia di tre persone, Dan, scrittore, Linda, pittrice, e Tommy, il loro unico figlio, vanno ad abitare per l’estate in una casa tra un bosco e una scogliera. I due adulti tentano di avere successo con le loro opere, in parte riuscendovi, mentre il bambino sta spesso da solo a elemosinare l’attenzione dei genitori. La casa è infestata da un fantasma che interferisce con la vita di dei nuovi inquilini: ne esplora le memorie, estrapola i loro desideri e decide della loro sorte sussurrando loro come comportarsi mentre dormono.
Nel nostro caso ci sono vari finali differenti, ma ho avuto la forza di raggiungerne solo due perché a un certo punto mi è venuta un’ansia terribile.
È come l’eterno ritorno dell’uguale: le solite tre persone in una casa chiusa al mondo, con i loro soliti obiettivi, paure, doveri e desideri, e il giocatore, nei panni del fantasma, devi decidere come devono vivere e in cosa devono fallire o riuscire. I presupposti delle situazioni si ripetono ogni volta identici, e tu, barcamenandoti tra quel che è giusto emotivamente e quel che è necessario per ciascuno dei tre inquilini, tenterai di non deludere nessuno né di far colare a picco la famiglia.
La priorità di Dan è il suo libro, ma se Linda vuole ricostruire il loro matrimonio e Tommy vorrebbe un padre più presente, che si fa? Linda vorrebbe tornare a dipingere a tempo pieno, ma se Tommy ha bisogno di cambiare scuola e ambiente per risolvere i suoi problemi di apprendimento, che si fa? Tommy avrebbe bisogno di aiuto da parte di entrambi i genitori, ma se loro si dedicano a lui come possono lavorare al meglio sulle loro opere e guadagnare qualcosa?
Siccome tutto questo non mette abbastanza pressione, ci sono gli extra: i suoceri vengono a fare visita alla famiglia e nello stesso giorno dovrebbero presentarsi anche degli amici di Dan per andare a pescare e un amico (l’unico) di Tommy per trascorrere un po’ di tempo a giocare. Chi favorire in quel caso? Se i suoceri si indispongono son guai e privare Tommy della possibilità di interagire con un coetaneo è anche peggio, ma Dan perderebbe preziosi consigli per portare avanti il suo romanzo… E che fare se la nonna di Linda muore e proprio il giorno del funerale c’è la lettura delle bozze del romanzo? Ogni tanto si hanno sprazzi di buonsenso: è estate, perché non trascorrere del tempo accampati nel bosco, tutti insieme? Sì, facciamolo! Ma la cosa finisce lì, poi ognuno torna alle sue preoccupazioni e solo ogni tanto passa in mente ai due adulti che hanno un figlio.
Quel che davvero non mi ha fatto digerire il gioco, però, è il fatto che sia il giocatore a doversi fare in 4 per il benessere di Tommy, affiancato virtualmente dalla maestra del bambino, Mrs Mcmillan, e dallo psicologo, Dr. Donald Samuels, che attraverso delle lettere esortano i due genitori a seguire il piccolo almeno per un paio d’ore al giorno la mattina, mentre Linda e Dan son tutti presi dalle loro preoccupazioni in un certo modo futili ed egoistiche.
Per me non si è trattato solo della gestione di una famiglia in crisi, bensì del fatto che tu, giocatore, debba occuparti del figlio altrui SPERANDO di aiutarlo mentre ai genitori in un modo o nell’altro andrà bene (o tra di loro o nella carriera) NONOSTANTE le tue scelte e la loro negligenza.
C’è un certo squilibrio e un’enorme ingiustizia in tutto questo, e il gioco è capace di farteli pesare togliendoti la possibilità concreta di assumere un ruolo positivo nella vita dei tre inquilini.
Ecco, alla fine ho sentito di aver fallito nell’impresa di rendere i Kaplan felici come famiglia e singolarmente soddisfatti delle loro vite, anche se alcuni dei loro obiettivi sono andati a buon fine. Da questo punto di vista, mi è sembrato non avere senso che tu, fantasma, non abbia voce in capitolo nonostante il gioco ti costringa a darti da fare per loro, anche perché non sembra che i tre inquilini imparino a vivere meglio dopo questa esperienza.
Forse è perchè ho letto i libri sbagliati, ma questo gioco è stato davvero una delusione perchè un’intera famiglia è privata della speranza di un concreto miglioramento nelle relazioni interne, nonostante i Kaplan restino da soli in una casa isolata per quasi tre mesi e abbiamo infinite occasioni per iniziare un percorso in questa direzione.
[toggle_box title=”Episodi precedenti” width=”Width of toggle box”]
- Papo & Yo
- Proteus
- The Stanley Parable
- Gone Home
- The Inner World
- To The Moon
- Little Inferno
- Ru-Pam
- Dear Esther
- Superbrothers: Sword & Sworcery EP
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