Pubblicato il 14/08/15 da Samuel Castagnetti

Warhammer 40k Inquisitor Martyr Anteprima Gamescom 2015

Da qualche lustro sono appassionato dell’universo Warhammer, infatti colleziono miniature fin da giovane età, e periodicamente torna arrembante quella strana e pedante necessità di giocare a un videogioco di Warhammer 40k uscito bene. Purtroppo il mondo vuole che solo Dawn of War, Dawn of War 2 e Spacemarine siano ciambelle uscite tutto sommato con il buco, e nessuno dei tre va a cadere nei generi che rientrano nelle mie grazie al 100%. In tutto questo spunta fuori Inquisitor Martyr, ovviamente incentrato sugli Inquisitori dell’universo 40k. Ma che cos’è Inquisitor Martyr? È un action rpg simile agli hack and slash alla Diablo, diciamo un Van Helsing passato da uno warp storm (sono giochi entrambi in sviluppo presso Neocore)

Ora mettiamo le mani al bolter e purghiamo qualche eretico.
Inquisitor Martyr a prima vista e primo approccio, con muose alla mano, a me non è piaciuto moltissimo, ma  ricordiamo sempre che si tratta di una versione pre-alpha del titolo e che quindi c’è ampio spazio di miglioramento. Onestamente Inquisitor farà sicuramente sentire la sua voce nel genere, ma diciamo che non ha i polmoni per poter urlare forte abbastanza da sbancare. Generalmente il gioco è carino e divertente, comprende una campagna singleplayer, una modalità sandbox votata al co-op e ad una simpatica modalità PvP.
La campagna singleplayer si spiega da sola, mentre la modalità sandbox comprenderà un universo in costante evoluzione e cambiamento, nel quale si potrà giocare in co-op con i propri amici, e una modalità PvP simile a The mighty quest for the epic loot, dove si dovranno approntare le difese della propria fortezza e raidare quelle altrui.
Il titolo di Neocore offre molte features e per questo rimane sicuramente di molto interesse per tutti i fan di Warhammer 40k, però, come detto precedentemente altri aspetti del titolo al momento non brillano, in primis i valori di produzione, che risultano un po’ sotto il livello che un gioco sull’universo 40k meriterebbe, anche se di certo ben più alti rispetto a quelli ai quali i giocatori di videogame sul Quarantamila sono abituati (eccetto i tre titoli sopracitati).
In conclusione, Inquisitor sembra un bel progetto, con ampi margini di miglioramento, ma diciamo che è pi il gioco 40k di cui abbiamo bisogno piu’ che il gioco 40k che meritiamo.

Rednek - Biografia

C'e' poco da dire, chi non sceglie Charmander come starter chiede arroganza, chi fa l'ingegnere su Guns of Icarus chiede arroganza, i programmatori di Asmandez pretendono che l'arroganza si abbatta su di loro. Non ho detto nulla di me stesso o forse, perche' mi arrogo il diritto di non farlo.