Pubblicato il 10/12/15 da Jacopo Ambaglio

Just Cause 3

Nulla si crea, tutto esplode
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Avalanche Studios torna con la terza avventura di Rico Rodriguez, questa volta alle prese con la liberazione di Medici, un arcipelago liberamente ispirato al Mediterraneo, seviziato dal dittatore Di Ravello. Eh sì… la trama è un po’ tutta qua. Non è certo il punto di forza di questo titolo, insieme alle sue missioni principali, che nel 90% dei casi saranno delle escort… No, non quelle escort lì, escort nel senso di dover scortare convogli, treni, barche e aerei della resistenza.

Mare con imbarcazione al centro
WRYYYYY!

Approfitto di questo volo sul mare per parlare subito degli spostamenti e per tormentarvi l’anima con una piccola riflessione personale: in Just Cause 3 il viaggio rapido è molto limitato (sarà disponibile solo se trovete dei bengala con i quali farvi venire a prendere da un elicottero), per il resto toccherà spostarsi grazie al paracadute, il rampino e la tuta alare. È molto comodo, per carità, e dopo poche ore imparerete a maneggiare tutto alla perfezione, riuscendovi a spostare molto più velocemente di qualsiasi veicolo terrestre o acquatico, e qui scatta appunto la mia riflessione.
Questo è lo stesso identico difetto che mi si è parato davanti in Saints Row IV: è abbastanza inutile che mi metti migliaia di veicoli da rubare se poi mi dai un metodo di spostamento a piedi di così tanto superiore rispetto a qualsiasi suddetto veicolo. Possiamo certamente dire che questo titolo abbia TONNELLATE E TONNELLATE di auto e barche, ma che le useremo davvero ben poco.
Bene, superato lo scoglio delle mie pare mentali passiamo a quello che tutti volevate: tamarraggine, esplosioni, esplorazione, esplosioni, cose da rompere, esplosioni.

Il protagonista corre verso il giocatore, allontanandosi da una gigantesca esplosione.
BOOM!

Quando non saremo impegnati a scortare qualche convoglio, dovremo liberare i vari paesini e le basi militari di Medici dall’influenza di Di Ravello, facendo saltare in aria cartelloni, antenne, silos, trasformatori energetici e varie altre cose utili alla propaganda e alla potenza offensiva del dittatore.
La mappa, però, è immensa e molti di questi avamposti non satanno segnalati in alcun modo, idem per le strutture da distruggere all’interno degli stessi, e capiterà spesso di dover girovagare ore a cercare l’ultimo, maledetto aggeggio da far esplodere. Domanda: era necessario? Risposta: no.
Just Cause 3 è un titolo con una mappa mastodontica ricca di collezionabili e posti da scoprire, ma, in fin dei conti, non essendoci alcun tipo di interazione con gli edifici e non esistendo in alcun modo l’esplorazione interna degli stessi (eccezion fatta per le basi militari più grosse), dubito fortemente ci fosse il bisogno di far perdere così tanto tempo al giocatore in un singolo luogo. Se poi è il trasformatore a mancarvi, facilmente confondibile con i container sparpagliati un po’ ovunque, auguri.
Resta il fatto che le esplosioni sono una goduria visiva e il titolo non è certo avaro di mezzi per provocarle. Oltre alle classiche bocche da fuoco ci si potrà affidare al rampino magnetico, utilissimo se si vuol far schiantare un bel barile esplosivo contro un silos. O il silos addoso al barile esplosivo. O un soldato addosso al silos. O un silos addosso… Vabbè, avete capito.

Il nostro protagonista imbraccia un'arma puntata contro edifici in fiamme ed esplosioni, nella notte.
Just Cause 3 inizia così. Fate voi.

Non di sola gloria però vive il liberatore di popoli oppressi. Conquistando un avamposto visualizzeremo delle sfide in giro per la mappa: potranno essere corse con un particolare veicolo, lanci con la tuta alare passando in mezzo a cerchi sospesi in aria o semplice distruzione con un’arma predefinita che ci verrà splendidamente fornita con proiettili infiniti.
A seconda del punteggio con il quale completeremo queste sfide verremo premiati con un certo numero di ingranaggi, che andranno a sbloccare svariati potenziamenti per il nostro arsenale di base. C’è da precisare che non è nulla di indispensabile al fine del completamento del gioco, in un titolo che si rivelerà di per sé fin troppo facilotto, ma è roba godibilissima dal punto di vista tamarristico.

Di Ravello in uniforme bianca e cappello si scalda le mani su un barile in fiamme, come nel peggio ghetto.
Ed ecco il nostro nemico giurato.

Anche per quanto riguarda i personaggi abbiamo luci ed ombre non indifferenti: che Nico Rodriguez sia uscito direttamente da un film d’azione americano di serie B già si sapeva, e non si stanca di ricordarcelo ogni minuto con battute del calibro di “siete in riserva, stronzi” (alla distruzione di un silos di carburante) o con un “chi ha spento la luce? Io.” (all’esplosione di un generatore nemico). Si poteva però gestire in modo un pochino diverso Di Ravello, secondo me.
Nelle battute iniziali di gioco è la cattiveria impersonificata: è talmente cattivo da risultare comico (i file audio che troveremo come collezionabili sparsi sulla mappa, con riferimenti alla sua ascesa al potere, ce lo confermeranno), per poi calare in questo aspetto diventando un “villain” un pochino più classico proseguendo con la trama. Purtroppo, però, la sua indole iniziale farà sicuramente storcere il naso a chi arriva da titoli come Far Cry 4 e Borderlands 2, contenenti cattivi del calibro di Pagan Min e Jack il Bello, contro i quali il carisma di Di Ravello non riesce assolutamente a reggere.
Altra cosa a non reggere molto per quanto riguarda i personaggi sono i modelli umani non proprio convincenti, immersi però in un’ambientazione molto gradevole dal punto di vista dell’impatto visivo, per non parlare, ci mancherebbe, delle esplosioni, che sono assolutamente da 10 pieno.

In conclusione, Just Cause 3 è un titolo che rispecchia assolutamente la Medici in cui è ambientato: ampia, luminosa, ma con enormi montagne che proiettano enormi ombre. Il suo periodo di uscita sul mercato, inoltre, lo aiuta ben poco vista la concorrenza spietata di questo 2015 sull’ormai abusato campo degli open world, basta citare Grand Theft Auto 5 su PC e console next gen, The Witcher 3 e il nuovo capitolo di Assassin’s Creed.
Insomma, da avere se si è fan sfegatati di Just Cause 2, ma per quanto riguarda questa tipologia di gioco più in generale, beh, la scelta è davvero troppo ampia. Se siete interessati lo potete trovare qui in versione fisica o su Steam.

JUST CAUSE 3 Premi: boom oro, kaboom oro.

 


 

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Ipah - Biografia

Aspetta, faccio la presentazione standard da recensore navigato. Cresciuto coi videogiochi che quando ho cominciato io proprio levati, si giocava a Pong coi sassi. L'abilità videoludica di Faker unita al senso critico di Matt Preston.

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