Pubblicato il 28/09/17 da Neko Polpo

Distrust – Feel the Cold Embrace

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Versione recensita

La versione recensita è quella Steam per PC.

Requisiti hardware

MINIMI:

  • OS: Windows® 7, 8, 10
  • Processor:  Intel Core i3 560 3.33GHz o superiore
  • Memory: 4 GB RAM
  • Graphics: GeForce 9600 GT / Radeon HD 3870 (512 MB)
  • DirectX: Versione 9.0c
  • Storage: 2 GB di spazio disponibile
  • Sound Card:  DirectX compatible

CONSIGLIATI:

  • OS: Windows® 7, 8, 10
  • Processor: Intel Core i5 2.6 GHz o superiore
  • Memory: 4 GB di RAM
  • Graphics: GeForce GTX 460 / Radeon HD 6850 (1GB)
  • DirectX: Versione 11
  • Storage: 2 GB di spazio disponibile
  • Sound Card: DirectX compatible

Configurazione usata

  • OS: Windows 10 x64
  • Processor: AMD FX-8350 @4.2ghz / 1920×1080@60hz
  • Memory: 16 GB RAM
  • Graphics: SAPPHIRE NITRO Radeon™ R9 380X 4GB

Immaginate di trovarvi su un elicottero diretto verso una base di ricerca sperduta nell’Artico, a causa di una chiamata d’emergenza da una base di ricerca scientifica sperimentale posizionata nella regione. Il clima è rigido e adatto a contenere i danni di esperimenti pericolosi, i protocolli di sicurezza sono ferrei e il personale è addestrato; nonostante ciò, qualcosa è andato storto. Il team di recupero di cui fate parte è pronto a tutto… Tranne a quello che accadrà a breve: una luce globulare abbagliante compare nel bel mezzo del veicolo e poi… Nulla.

Vi risvegliate tra i rottami dell’elicottero appena schiantatosi, assieme ai pochi superstiti dello sfortunato volo, e ora la vostra vita dipenderà dalle vostre abilità decisionali, di ricerca e di sopravvivenza: benvenuti nell’ostile mondo artico di Distrust.

Non vi piacerebbe una bella vacanza in una base segreta nell’Artico? Eccovi serviti!

Distrust è un survival rogue-like dove il giocatore è chiamato a far proseguire nel complesso scientifico incriminato un party di 2 o 3 persone (a seconda della modalità di gioco e dall’unlock di alcuni achievement), sia soddisfando i loro bisogni che aprendo le varie porte (ognuna collegata ad un diverso puzzle) che permetteranno al vostro party di spingersi più in profondità nel campo base, fino alla pericolosa Area #6.

Il gioco offre svariati personaggi (15 per la precisione, di cui 3 immediatamente disponibili), ognuno caratterizzato da abilità, equipaggiamento di partenza e skill uniche, le qualì faranno sì che sia possibile personalizzare l’esperienza di gioco a seconda delle vostre preferenze. Inoltre, il gioco offre due differenti modalità: la prima, denominata Adventure, è più semplice e più indicata per coloro che non sono alla ricerca di una sfida ma vogliono godersi la storia; la Challenge Mode invece offre una sfida più estrema per gli amanti del survival più nudo e crudo.

Il titolo made in Cheerdealers, come da tradizione roguelite, genera i livelli in maniera procedurale: ogni run sarà differente dalle altre, in quanto gli edifici che verranno piazzati in una determinata area, suddivisi per tipologia (dormitori, laboratori scientifici, armerie, eccetera), cambieranno ad ogni nuova partita, obbligandoci ad adattare il nostro piano di sopravvivenza al mutevole ambiente glaciale della base scientifica. A complicare ulteriormente le cose, all’avvio della partita saremo praticamente privi di qualsivoglia equipaggiamento, e saremo così obbligati ad improvvisare, raccogliendo cibo, benzina per i gruppi elettrogeni, armi, utensili e combustibile vario sul momento, esplorando i vari padiglioni che compongono il complesso.

Le anomalie sono fuori controllo… S.T.A.L.K.E.R, is that you?

Ma perché cercare delle provviste, vi chiederete voi? Ebbene, ogni personaggio, come in ogni survival che si rispetti, ha un certo numero di valori da tenere sotto controllo: temperatura corporea (Heat),  Stamina, sazietà (Satiety), barra della salute. Durante le nostre avventure all’interno delle aree della base dovremo tenere sempre sotto controllo queste quattro barre per evitare che un personaggio si affatichi troppo durante l’esplorazione, arrivando inevitabilmente prima al coma, poi alla morte.
Di conseguenza, se il vostro personaggio ha bassa Stamina fareste meglio a trovare al più presto un letto su cui farlo dormire, al riparo, se necessario. Una volta terminato il suo meritato riposo, sarà in grado di avventurarsi nuovamente nell’ambiente artico che lo circonda… A patto di riuscire a sopravvivere alle anomalie che inevitabilmente saranno apparse sulla mappa.

Infatti, come se le condizioni estreme e la scarsità di risorse non fossero abbastanza, ogni volta che riposerete attirerete un’anomalia (ricordate la luce sferica che ha fatto precipitare l’elicottero?) che vi darà la caccia, assorbendo la vostra energia vitale.  Ogni tipo di anomalia possiede una debolezza, che, se sfruttata, la porterà alla distruzione… Oppure potete semplicemente sparargli contro. Ma vale la pena sprecare i vostri rari preziosi e proiettili, quando potrebbero servirvi più tardi?

Come ciliegina sulla torta, ogni volta che interagirete con gli elementi di gioco, appariranno regolarmente degli eventi casuali che potranno portarvi sia benefici, come ad esempio trovare quel grimaldello che tanto vi serviva proprio in quel momento, che eventi negativi, ad esempio tagliarsi con i bordi affilati della stufa mentre la alimentavate con della legna. Questi piccoli incidenti rendono lo status quo del vostro party costantemente appeso a un filo, e dovrete essere sempre pronti a tutto per evitare l’accumularsi di queste problematiche ed entrare così in un circolo vizioso di eventi che termineranno con un game over.

Per stavolta mi è andata bene, ma giocare con il fato a volte può essere letale.

Nonostante io non sia un cultore del genere survival, Distrust ha tutte le carte in regola per divertire anche un giocatore digiuno di giochi di questo genere: la continua pressione della gestione delle risorse obbliga ad un’attenta pianificazione riguardante sia come affrontare la mappa che la gestione delle risorse, premiando così la rapidità e l’efficienza che riuscirete a tirar fuori nella raccolta di provviste in questo ambiente ostile: il tempo è danaro e sprecarne nel tentare di aprire una porta col vostro grimaldello mentre la stufa sta per spegnersi e avete finito il combustibile potrebbe non essere una buona idea.

L’interfaccia grafica è minimale e funzionale allo scopo, con però alcune magagne in alcuni dettagli assenti che ritengo obbligatori per un titolo a visuale isometrica come Distrust: trovo molto fastidioso, ad esempio, il fatto che cliccare su un personaggio non lo selezioni come è standard negli RTS, MOBA e simili, obbligando il giocatore all’uso delle shortcut da tastiera.

A parte questi piccoli dettagli, Distrust è un gioco immediato e divertente, adatto ad una vasta gamma di giocatori: le due modalità di gioco offrono livelli di difficoltà adattabili alle esigenze dell’utilizzatore; il variegato roster di personaggi, la gestione delle risorse e, infine, l’elemento psicologico di follia che i vostri esploratori inevitabilmente contrarranno (gli sviluppatori non nascondono che il loro gioco è pesantemente ispirato al celebre film La Cosa) rendono Distrust un titolo indie divertente e immediato, che consiglio assolutamente.

The Thing Revised

  • Generazione procedurale usata a regola d'arte
  • Roster ampio
  • Gameplay immediato

 

  • UI non sempre all'altezza

NekoPolpo - Biografia

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