Pubblicato il 23/12/17 da Neko Polpo

Regali di Natale per videogiocatori e dove trovarli

Come ogni anno, il periodo natalizio è croce e delizia per un videogiocatore: tra i regali da fare – e soprattutto da farsi -, la scelta risulta più o meno infinita e durante gli acquisti può capitare di cadere vittima dell’indecisione: noi di Pixel, da buoni samaritani – o quasi – abbiamo deciso di stilare una pratica lista dei titoli che secondo noi andrebbero regalati ad occhi chiusi!

Riccardo Trillocco

Nel compilare questa lista di consigli sui regali di natale ho cercato di tenere conto di ogni tipologia di videogiocatore, dal super competitivo amante degli fps online a chi predilige la narrazione, fino al cultore degli open world in terza persona. Se il destinatario del vostro regalo invece dovesse essere un amante dello sport (o dei motori), potete optare tranquillamente per uno tra Fifa 18, Nba 2K18, Gran Turismo Sport o Forza Motorsport 7, tutti titoli molto validi.

Star Wars Battlefront 2
Loot boxes, microtransazioni, “EA brutta e cattiva”, “viva il single player”, “togliamo la licenza di Star Wars a Electronic Arts con una bella petizione”. Sicuramente vi sarà capitato, nei giorni a ridosso dell’uscita, di aver sentito una o più di queste lamentele riguardo allo sparatutto sviluppato da DICE, con l’aiuto di Criterion Games per quanto riguarda i veicoli e di Motive Studios per la campagna single player. Beh, dall’alto delle 127 ore trascorse sul primo episodio, e dopo un bel po’ di ore passate anche con il suo seguito, posso tranquillamente dirvi: “Ignoratele!”
Se amate Star Wars, o anche se solo vi intriga, e volete uno sparatutto leggero, longevo, tecnicamente eccezionale, con una modalità storia appagante e canonica all’interno dell’universo creato da George Lucas, e con delle battaglie spaziali semplicemente senza paragoni, fatelo vostro. Tanto più che, grazie alle lamentele di cui sopra, si trova a prezzi abbordabilissimi per qualsiasi piattaforma. Da non trascurare il fatto che tutti i DLC saranno gratuiti, a partire da quello su The Last Jedi, in arrivo il 13 dicembre, in contemporanea con l’uscita italiana della pellicola.

Se guidare degli AT-ST su Crait subito dopo aver visto il film non vi intriga, io getto la spugna.

Wolfenstein II: The New Colossus
Ammazzare nazisti, anche se solo virtualmente, è sempre un piacere. Lo è ancora di più se a farlo attraverso di noi è William B.J. Blazkowicz, perfetto protagonista di una saga nata nel 1992 grazie a id Software, ma attualissima ancora oggi, per merito dell’eccellente lavoro svolto dagli svedesi MachineGames. The New Colossus, a differenza del suo predecessore, il già eccellente The New Order, si svolge in un’america occupata dai nazisti, coadiuvati anche da membri del Ku Klux Klan. Sarà nostro compito liberarla, con l’aiuto di eccentrici esponenti della resistenza locale. Gunplay eccelso, grafica spaccamascella, violenza e ironia tarantiniane, Wolfenstein II: The New Colossus rappresenta il perfetto regalo di natale per gli amanti degli fps dediti al single player, che resteranno appagati da una storia raccontata in maniera esemplare, e da una buonissima longevità, complice anche un elevato fattore rigiocabilità.

Perfino il più fervente amante dei cani proverà piacere nel crivellarli di colpi in The New Colossus.

Horizon Zero Dawn: Complete Edition
La complete edition di Horizon Zero Dawn costituisce il modo migliore per portarvi a casa quello che, a mio parere, è uno dei migliori giochi del 2017. Oltre al gioco base, già di per se meritevole di acquisto, vi porterete a casa il dlc The Frozen Wilds, che va a integrarsi direttamente nel gioco principale, allungandone la longevità di una quindicina di ore.
Per chi non conoscesse il gioco di Guerrilla Games, siamo di fronte a un open world ambientato in una terra che, a causa di un evento traumatico (lo zero dawn del titolo), è rimasta in balia di alcune macchine, simili a giganteschi dinosauri. La protagonista, Aloy, dovrà far luce sull’evento che ha quasi portato all’estinzione della razza umana, oltre che sventare una nuova minaccia, la quale tenterà di utilizzare le suddette macchine per cercare di soggiogare la (poca) popolazione rimasta. Sistema di combattimento appagante e innovativo, una storyline che mi ha tenuto letteralmente incollato allo schermo, un comparto tecnico di un livello mai visto prima in un open world. Se tutto questo solletica il vostro palato videoludico, Horizon Zero Dawn: Complete Edition è decisamente il regalo che fa per voi.

Potrebbe sembrare un’immagine promozionale, ma è uno screenshot scattato in game.

Michele Adami

Nel mio paragrafo troverete solo giochi piuttosto economici, tuttavia in grado di riempire le giornate dei vostri amici con il vero Spirito del Natale. Perché, alla fine, cos’è il Natale se non il calore umano(ide), le luci a intermittenza e il desiderio improvviso di nascondersi in un bosco?

Octodad: Dadliest Catch (Young Horses, 2014)
Anche se, tra capre e medicina specialistica, il filone dei giochi comici basati su una fisica strampalata o su comandi assurdi ha prodotto perlopiù opere dimenticabili, per quello che mi riguarda avrà sempre il merito di averci fatto dono di un titolo capace di far sorridere e di scaldare davvero il cuore. In Octodad: Dadliest Catch vestiremo i viscidi panni di un polpo, nascosto ormai da molti anni nella società, e divideremo con lui l’insostenibile, esilarante, quotidiano timore di essere scoperto e, pertanto, di perdere la propria amata famiglia (completamente umana, ovviamente). Intriso dello stile artistico e dello spirito delle produzioni mainstream d’animazione, il gioco di Young Horses riesce a strappare diverse risate (soprattutto nella modalità co-op, in cui ci si divide i tentacoli da comandare) e, grazie alla sua ironia, a trasmettere un carico di buoni sentimenti e di momenti toccanti senza mai diventare stucchevole.

“Who’s that man with the three piece suit?”

Ode (Ubisoft Reflections, 2017)
Palle colorate, esplosioni di lucette, intense sensazioni positive… Ode sembra quasi la versione concettualizzata di un albero di Natale. O una versione un po’ meno concettualizzata del peyote. Uscito di recente, si tratta di uno di quei titoli dotati di un gameplay minimale, ma caratterizzati da una serie di intensi crescendo sensoriali in cui musica e immagini si uniscono formando un miscuglio omogeneo e pulsante di vita. Considerando anche la presenza di un bonus a tema natalizio, Ode è il regalo perfetto per il vostro amico che si commuove davanti a ogni video installazione, ma anche per quello che, ormai troppo vecchio per gli psichedelici, non sa proprio come arrivare alla fine delle feste. Ma poi, a pensarci bene, di solito si tratta dello stesso amico.

E non potete vederli ballare scatenati, purtroppo.

Firewatch (Camposanto, 2016)
Estate del 1989. Henry è uomo in crisi, la sua vita va a rotoli. Forse per cercare una fuga dai propri problemi, forse per tentare di rimettere assieme i pezzi, decide di andare a lavorare come guardaboschi nella Foresta Nazionale di Shoshone, in Wyoming. Delilah, il suo nuovo capo, comunica via radio con lui dalla sua postazione di osservazione, un puntino lontano sulle montagne. Senza mai vedersi, i due iniziano a investigare su alcuni inquietanti eventi accaduti anni prima nel parco, finendo per stringere uno strano legame a distanza. Direzione artistica superlativa, doppiaggio (in inglese) da manuale, narrativa piuttosto atipica nel panorama videoludico: Firewatch è il walking simulator perfetto per ogni misantropo che attende con ansia il disgelo e la fine dell’incubo natalizio.

Quei parenti di cui non ricordate il nome non potrebbero mai trovarvi, lassù.


Selene Greco

Sarò chiara e concisa: cosa c’è di meglio di un gioco da tavolo, che non sia la solita tombola, per allietare gli interminabili pranzi coi parenti senza passare per il Grinch della famiglia (a meno che non abbiate già deciso di seguire il consiglio di Michele)?

Carcassonne Big Box 2017
Quello che è ormai un classico dei giochi da tavolo giunge alla sesta grande, anzi grandissima, raccolta: sono infatti undici, le espansioni e mini-espansioni che affiancano il gioco base, il tutto racchiuso in una scatola le cui dimensioni rendono giustizia alla ghiottoneria del bottino.
Lo scopo di questo gioco, la cui semplicità delle regole ha ridipinto il modo di creare le proposte ludiche moderne, è l’aumentare i propri possedimenti (strade, città, campi e monasteri) per guadagnare più punti degli altri concorrenti, piazzando le tessere paesaggio e i meeple man mano che si svolge il proprio turno. Questo, sommariamente, è l’incipit da cui iniziare, a cui potrete aggiungere, attraverso il nutrito numero di espansioni, tutte le varianti a voi più gradite, aumentando la durata e la complessità di ogni singola partita.

La nuova veste grafica: lo stile praticamente invariato si colora di blu.

Carisma20

Perché non regalarsi un gioco da tavolo dalla durata contenuta per passare una serata piacevole con i vostri amici e parenti, invece di parlare del tempo che fa, di come va il lavoro, di com’è andato l’anno e “quando ti laurei”? Tutte quelle cose che vengono chieste da quei parenti che durante tutto il resto dell’anno non vedi mai, con domande che eviteresti volentieri e sorrisi di circostanza forzatissimi che ti farebbero desiderare di essere in qualsiasi altra parte in quel momento, qualunque andrebbe bene. Bello il nichilismo, eh?

Quindi, forza, perché non stupirli e rallegrare la serata tirando fuori la tua coloratissima scatola di Takenoko? Eh? Sì, ho trent’anni e gioco a questa roba… che tu avresti regalato a tua nipote di 7 anni massimo… Però non gioco solo con i panda, se può ridarmi un po’ di dignità ieri ho ucciso un drago nero…

Quand’è che arriva il 7 gennaio?

Clank!: A Deck-Building Adventure (2016 – edizione italiana Novembre 2017 Raven)

Forse il titolo che mi ha meglio sorpreso durante l’anno, Clank! ci mette nei panni di uno scassinatore nel tentativo di intrufolarsi nella tana di un drago e derubarlo di tutta quella robaccia inutile, dorata e scintillante di cui i noti lucertoloni amano circondarsi nell’immaginario collettivo fantasy, cercando di fare meno rumore possibile… O correndo come forsennati se preferite. Fino a 4 giocatori partono con un mazzo di dieci carte uguale per tutti i giocatori in cui sono incluse anche due carte Clank!+1, se ne pescano cinque e vanno giocate tutte in qualsiasi ordine si voglia. Una volta fatto, si passa il turno e si pescano altre 5 carte e così via, fino a terminare il mazzo, rimischiare gli scarti e cominciare da capo.
Essendo un Deck-builder, tramite l’acquisto di carte si può personalizzare il proprio mazzo. Per ogni Clank! ottenuto aggiungeremo un cubetto nell’apposito riquadro, e nel caso di attacco da parte del drago inseriremo tutti i cubetti presenti in un sacchetto e ne pescheremo alcuni che si tramuteranno in ferite per il malcapitato del colore corrispondente. Vince chi riesce ad uscire dal dungeon (se lo fate con le vostre gambe guadagnate ulteriori 20 punti, se venite salvati dagli abitanti vi accontentate di quanto accumulato) con un artefatto e il punteggio maggiore. Pronti a dare in pasto al drago i vostri rivali e non siate troppo avidi, bisogna capire quando è il momento di uscire evitando di rimetterci la pelle: tutti quei punti accumulati non serviranno a molto se sarete morti.

Dragon Castle (2017)

Gioco tutto italiano edito dalla Horrible Games, chiaramente ispirato al Mahjong, si presenta estremamente ricco nella componentistica con le 116 tessere in plastica pesante, recanti un motivo geometrico da un lato uguale per tutte le tessere (che evidenziano il retro) e dall’altro dei simboli “raccolti per seme”. Il set-up è decisamente breve, porta via 3 o 4 minuti a dispetto di quanto possa sembrare, e una volta assemblato il castello, a turno, ogni giocatore prende una tessera dal piano più alto e sceglie se prendere una tessera identica libera da qualsiasi altro piano, prendere un tetto o scartarla per ottenere un punto vittoria. Le tessere così prese vanno piazzate sulla propria plancia personale per costruire il proprio castello, e una volta affilate quattro o più tessere, queste vanno consolidate, ossia girate a faccia in giù, ottenendo punti e piazzando un tetto.
Nel momento in cui rimane solo un piano si sblocca un’ulteriore azione, evocare il drago che permette di ottenere due punti e decretare l’inizio dell’ultimo turno. Il titolo si presenta ottimo per la chiusura di una serata, raramente si supera la mezz’ora di partita, e sul tavolo fa davvero una bella figura permettendo di proporlo sia a giocatori occasionali che ad altri più navigati. Il gioco si spiega infatti in due minuti e chiunque può scegliere se coltivarsi il proprio orticello senza troppo badare al resto o se guardare cosa fanno gli altri e prendere tessere che a loro sarebbero utili per fare molti punti, in modo da negarglieli. La longevità è garantita dagli schemi del castello che potremo liberamente personalizzare. Da notificare che le tessere non sono però sufficienti per intavolare il solitario Mahjong. Peccato!

Samuel Castagnetti

Stardew Valley (2016)

Stardew Valley è uno di quei giochi i quali sono pieni di sofferenza e meccaniche mezze riuscite, ma che in qualche modo tengono in scacco il giocatore per ore, una sorta di incubo che non vuoi finisca mai. Fatta questa premessa posso spiegare al volo quello che è a tutti gli effetti questo gioco: il gioco di Concerned Ape è un open world con meccaniche RPG, incentrato sullo sviluppo della propria fattoria.
Stardew Valley, è ispirato i giochi della serie di Harvest Moon, ed al momento è giocabile solo in singleplayer. Ma allora perché dovrei consigliare un simulatore di fattoria? La risposta sta sia nella prima frase di questo piccolo trafiletto, e continua con i piani per il futuro, ovvero la prevista uscita della modalità multigiocatore cooperativa. Altri fattori che lo rendono un regalo di natale perfetto sono: il prezzo contenuto e un buon quantitativo di mods (non disponibili però sul workshop di Steam). Mi raccomando però, sempre un occhio al fatturato!

E si va a guardare in faccia gli dei del business…

Ipah

Beh non è difficile consigliare cosa comprarvi a Natale, se già non li avete presi all’uscita ci sono Nier, Horizon, Destiny 2… Giusto per essere meno banale mettiamo una chicca appena uscita, economicissima e che non può assolutamente deludere.

Okami HD (2017)

A neanche 20 euro vi portate via un capolavoro vero che farà felici i nostalgici e farà capire alle nuove generazioni cos’è una direzione artistica immortale.
Per salvare la donna amata, destinata in sacrificio al drago Orochi in modo da placarlo, il guerriero Nagi decide di sostituirsi a lei per porre fine definitivamente a quest’usanza inumana e, aiutato dal lupo bianco Shiranui, riesce a sigillarlo grazie alla magia Tsukuyomi. No, non è quello Tsukuyomi lì, non è l’occhio a girella, non fatemi alterare.
Il lupo muore nell’impresa, ma quando Susanoo libera per errore Orochi e questi ricomincia a seminare l’oscurità nel mondo, la dea Sakuya invoca Amaterasu, Dea del sole e reincarnazione di Shiranui per salvare nuovamente il pianeta. Insomma, impersoneremo il lupo Amaterasu.
Okami ha delle meccaniche che sono innovative ancora oggi che non vi starò a spiegare perché sto giusto scrivendo la recensione in questi giorni, nonostante sia una remastered di un gioco Playstation 2 ed è la dannata dimostrazione che un art direction fatta bene non invecchia mai e farà assolutamente felice chi lo riceverà a Natale… e se così non è picchiatelo fortissimo in testa con la custodia perché è EVIDENTE che se lo sta meritando.

Venite giù che vi spacco.

Cathoderay

Aiuto arriva il natale, bisogna fare dei regali! Cosa regalare…. Ma lo state chiedendo a noi? Seriamente??? Va bene….  Se avete letto fino a qui e non avete trovato nulla che vi abbia convinto, vi fornisco subito altre tre opzioni.

Wipeout Omega Collection (2017)

I giochi della serie per PS3 e PSVITA, tutti assieme, con la grafica ripulita e pompata per l’occasione, che altro dire? Un videogioco di guida splendido, veloce e pieno di modalità, pieno di luci ed effetti meravigliosi per bruciarvi le retine a natale con le persone che amate!

Pixelflood.it
Fidatevi, sarete solo felici di bruciarvi gli occhi.

Ruiner (2017)

Uno shooter dall’anima cyberpunk violento e pieno di stile, che cita i grandi capolavori letterari e lo spirito più cyber degli anni ’80, impreziositoda una colonna sonora pazzesca e da un gameplay divertente e impegnativo. Credo sia un must per chi cerca qualcosa di diverso, per essere tutti più distruttivi sotto natale.

pixelflood.it
Per un natale caldo e festoso!

Sonic Mania (2017)

Il gioco di Sonic più bello degli ultimi 10 anni, veloce e in 2d, tutto quello che volevate dal riccio blu di SEGA e che per anni non avete visto, ora sfreccia nuovamente sui vostri schermi per rendervi felici e per farvi dimenticare i titoli che di Sonic avevano solo il nome.

pixelflood.it
Vi basta per convincervi?

Ruka

Guilty Gear Xrd -REVELATOR-
Praticamente onnipresente nella mia lista di consigli, Guilty Gear Xrd -REVELATOR- è quello che chiunque si definisca un appassionato di picchiaduro dovrebbe giocare almeno una volta nella vita. Senza dilungarmi oltre, vi rimando qui, qui e qui.

Jack-O’ dispensa giustizia anche a Natale.

Divinity: Original Sin 2
Divinity: Original Sin 2 è stato un gioco capace di sorprendermi, in quanto non essendo un grande amante dei GDR occidentali, non vi riponevo grandi speranze. E invece, vuoi per un battle system a turni studiato nei minimi dettagli e dall’esuberante moltitudine di possibilità, vuoi per un comparto tecnico di tutto rispetto a cui fa da contorno una OST meravigliosa, vuoi per una longevità, già di per sé notevole, ampliata dalla possibilità di giocarsi tutta l’avventura con altri tre amici…. Ho finito per innamorarmene perdutamente.
Il regalo ideale per chi ama giocare di ruolo.

Una fireball nel punto giusto può scaldarvi il cuore. E non solo.

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