Pubblicato il 02/05/15 da Cathoderay

White Night: out of the white into the black

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Ci sono notti senza stelle, notti di un buio profondo, proprio come questa.

Molto spesso quando sento parlare di survival horror  penso a che cosa mi manca dei primi giochi del genere. L’inquietudine di fondo che domina la partita, l’esitazione nell’aprire una porta, l’esplorazione che vince la paura di andare avanti dal punto sicuro appena raggiunto. Attualmente il genere è concepito come qualcosa che debba vagamente infastidire il giocatore con dei mostri mentre lui avanza come un carrarmato crivellando ogni cosa gli si para davanti, White night irrompe sulla scena cercando di rimettere le cose al loro posto, armato solo di una scatola di fiammiferi.

White Night
Deep into that darkness peering…

In una notte di pioggia scura come il catrame il protagonista ha un incidente e, credendo di aver investito una donna, sterza e si schianta. Trascinandosi fuori dall’auto con la mano sul fianco per il dolore, l’uomo barcolla fino a una casa li vicino cercando aiuto. È cosi che inizia la vicenda portante di White Night, un tentativo disperato di trovare aiuto in una casa disabitata che porterà invece alla scoperta di una verità sepolta da troppo tempo nella magione. White Night torna alle origini della specie, quell’Alone In The Dark che tanto aveva dato al genere nei suoi anni più embrionali, omaggiandolo in alcune meccaniche e utilizzando semplici giochi di luce e ombra riuscirà a turbare più di un giocatore, nella semplicità delle sue scelte.

White Night
…long I stood there wondering…

Come vedete dalle immagini il gioco è interamente creato in monocromia, dove il nero la fa da padrone e la luce è angolo di salvezza, letteralmente. Le bellissime luci dinamiche e le scelte di illuminazione detteranno il vostro cammino nella villa mentre cercate un aiuto che non è così facile da trovare: mentre esaminate minuziosamente i numerosi scritti sparsi per la casa vi renderete infatti conto di esser capitati nel luogo di un delitto, e qualcuno o qualcosa si aggira ancora nella casa, cercando vendetta.

Il titolo di OSome Studio punta tutto sulla parte narrativa e sulle sue meccaniche: dimenticatevi forsennate sparatorie e cadaveri ammucchiati sulla vostra strada, qui il vero nemico è il buio che vi circonda e quello che vi si nasconde dentro. Un buio che potrete spezzare solo con i fiammiferi che troverete all’interno della casa e che tenderanno a finire se usati con poco criterio, mentre cercate disperatamente di riattivare la corrente in una delle stanze, per rendere la vostra ricerca meno complicata.

white night
…fearing…

Le inquadrature che tagliano volutamente gli angoli e le prese dall’alto sono un altro segno distintivo di White Night, scelta che il team ha volutamente utilizzato per creare più tensione e per far pensare due volte al giocatore se girare l’angolo accendendo l’ultimo fiammifero della scorta. Indiscutibilmente è la tensione nervosa a farla da padrone in questo titolo: nonostante spesso ci si prenda il tempo di leggere tutto quello che troviamo e di risolvere piccoli enigmi, la vostra mente saprà che c’è sempre qualcosa nascosto nel buio, un oscura presenza da battere con l’ingegno e non con armi da fuoco, come succede in quasi tutti gli altri esponenti moderni del genere.

Dal lato tecnico White Night lascia sbalorditi: i ragazzi di OSome studio hanno scelto uno stile particolare e ci hanno costruito il gioco sopra, letteralmente. Le luci dinamiche all’interno della casa la fanno da padrone e il comparto sonoro è sempre all’altezza delle aspettative, mai invasivo ma di sicuro effetto narrativo, contribuendo anche lui a creare un atmosfera di gioco perfetta sotto tutti i punti di vista. Purtroppo qualche difettuccio nel titolo è presente: finita la storia difficilmente riprenderete in mano il gioco, se non forse per cercare qualche testo lasciato indietro durante l’esplorazione, a cui si ggiunge il sistema di movimento un po’ legnoso e i salvataggi che si possono effettuare solo dopo aver “sbloccato” le poltrone nelle varie zone della casa.

White Night
…doubting…

In definitiva non posso che consigliare White Night a chiunque abbia voglia di qualcosa dal sapore antico. Un plauso a Activision che ha deciso di distribuire il gioco vedendoci davvero lungo e permettendogli di arrivare anche sulle console. Potete recuperare il gioco sullo store Steam per 14,99€ (in sconto fino al 4 maggio a soli 9,89€) e, se ancora non siete convinti, potete scoprirne di più sullo sviluppo del gioco leggendo l’intervista al team di sviluppo, pubblicata sempre su queste pagine.

White Night Premi

Cathoderay - Biografia

Pare che io sia l'entropia videoludica.

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