Pubblicato il 12/10/17 da Barbarossa

Fight of Gods – Non porgete l’altra guancia

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Quando vidi il trailer per la prima volta mi ricordo distintamente che mi dovettero richiudere la mascella a forza. Non era per la sua bellezza. Non era per lo stupore.
Era per lo sgomento.
Ero terrorizzato all’idea che qualcuno fosse riuscito a pubblicare un gioco del genere.
Sono cresciuto a suon di picchiaduro e ne ho giocati tanti, tantissimi… non importava il tema, la software house, lo stile di gioco. Finché si tratta di menare le mani, io ci sto e non dico mai di no.
Purtroppo (o per fortuna), questo è stato uno dei rarissimi casi in cui ho fatto veramente fatica ad accettare di dovermi mettere allo stick per doverlo recensire.

Lasciate che i ceffoni vengano a me…

Fight of Gods è un picchiaduro con modelli ed ambienti 3D ma che si sviluppa in 2D (quindi un fighting game nella sua accezione più classica) creato da Digital Crafter e pubblicato da PQube Limited, nel quale i giocatori vestiranno i panni di divinità di differenti Pantheon e che dovranno semplicemente picchiarsi come non ci fosse un domani.
Il gioco si trova in accesso anticipato quindi la mia anteprima/recensione è ovviamente, e me lo auguro vivamente, incline a diventare obsoleta nel momento in cui il gioco uscirà definitamente sul mercato nella sua versione completa anche se, date le premesse, potrebbero risparmiarsi questa fatica o ricostruire dalle fondamenta il sistema di gioco.
Non è la tematica ad avermi infastidito, anzi… per farsi due risate giocando con gli amici, Fight of Gods è assolutamente perfetto. Per coloro che non sono suscettibili sull’argomento, penso che sia particolarmente divertente poter utilizzare un Gesù armato di pezzi della Croce per poter far sentire, ad esempio, al caro vecchio Buddha, un po’ di sacrosanti schiaffoni “alla cristiana”. Il roster, infatti, che vede la presenza di 10 dei, ci darà la possibilità di far scontrare le principali divinità iconiche di varie religioni. Se ve lo stavate chiedendo… no, non ci sono nè Maometto, nè Allah.

Zeus contro Odino… Altissimi livelli. O forse no…

Ciò che più mi ha lasciato basito è la realizzazione tecnica del gioco. Tralasciando che si tratti di un gioco ancora in sviluppo, ci sono veramente delle problematiche macroscopiche che difficilmente potranno vedere soluzione. Animazioni legnose, input lag, input storage completamente casuale tolgono al gioco una delle caratteristiche principali richiesta in un picchiaduro: consistenza. Il gioco molto volte sembra addirittura randomico, con evidenti limiti anche a livello di gameplay, come la presenza di combo infinite, cambio di lato a fine animazione, juggle chains completamente inconsistenti.
Artisticamente il gioco non mi ha impressionato nella realizzazione dei modelli, dove le animazioni del volto sono state sacrificate, in alcuni casi, per l’animazione del seno delle procaci protagoniste. I fondali, allo stesso modo, mi hanno fatto abbastanza storcere il naso per le evidenti proporzioni sbagliate e la brutale scalatura delle grandezze per poter ospitare lo stage di combattimento.
In tutto questo, l’unico modo al momento di potersi scontrare con altri giocatori umani è attraverso il combattimento in locale. Multiplayer da remoto? Si vedrà…

Sif… la dea scosciata.

In conclusione, Fight of Gods rimane un gioco sufficientemente divertente se preso così, alla leggera, senza pretese e solo con la voglia di farsi due risate. Se cercate un picchiaduro che possa definirsi tale… vi prego, guardate altrove.

See you, Game Cowboys!

Anubi


Gesù


Picchiaduro?

  • Tema dissacrante che si sposa con il genere

 

  • Realizzazione tecnica scarsa

Barbarossa - Biografia

Game designer, ha un pallino per il gaming in tutte le sue forme: analogica e digitale. Non volendosi permettere di prediligere una tipologia sull'altra, accumula board games sugli scaffali di casa e video games negli hard disk.

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